Sabati del Moog: doppio appuntamento questa settimana al circolo di vicolo Padenna a Ravenna

Nel prossimo weekend I Sabati del Moog raddopiano gli appuntamenti dedicati alla cultura. Infatti la rassegna curata da Ivano Mazzani negli spazi del Moog, in vicolo Padenna 5 a Ravenna, ospita due speciali incontri, in programma venerdì 7 e sabato 8 febbraio, dedicati a teatro, cinema, scrittura e soprattutto ai grandi artisti.

Venerdì 7 febbraio, alle 18, è la nota attrice e regista Elena Bucci, fondatrice della compagnia Le Belle Bandiere, a raccontare al pubblico le Autobiografie di ignoti attraverso il dialogo con il giornalista e critico teatrale Iacopo Gardelli.

Autobiografie di ignoti è l’ultimo capitolo di un progetto su improvvisazione e comunicazione tra le arti, nel quale Elena Bucci affronta la sfida della creazione di un racconto che scivoli dalla poesia all’improvvisazione, dal racconto al canto, dalla danza al piccolo gesto quotidiano. A partire dall’osservazione dello scorrere delle vite in un luogo apparentemente neutro e casuale come un bar, nello spettacolo si intersecano l’autobiografia dell’autrice, quella di personaggi che ha incontrato nella sua terra di Romagna, quella di tante persone che ha conosciuto o sfiorato, le invenzioni e le storie che loro le hanno ispirato, la parola poetica di Pessoa e l’ispirazione alla multiforme visione di Virginia Woolf.

Attrice, regista e autrice, Elena Bucci ha fatto parte della compagnia di Leo de Berardinis partecipando a molti spettacoli, da Re Lear ad Amleto, da Totò principe di Danimarca a Il ritorno di Scaramouche. Fonda con Marco Sgrosso la compagnia Le Belle Bandiere per la quale crea progetti e spettacoli spaziando da scritture originali a drammaturgie classiche e contemporanee. Tra i suoi riconoscimenti ricordiamo: il Premio Hystrio-ANCT 2017, il Premio Eleonora Duse 2016, il Premio Ubu 2016 come migliore attrice protagonista (per i progetti da lei creati) e il Premio Ubu 2000 come attrice non protagonista, mentre con la compagnia vince il Premio ETI Olimpici del Teatro 2007, il Premio Hystrio Altre Muse 2007, il Premio Viviani e il Premio Scenari Pagani. Ha diretto un grande numero di spettacoli, portando la sua arte nei teatri di tutta Italia. Inoltre è stata docente presso Università di Bologna, Accademia Nico Pepe, Paolo Grassi di Milano, Arboreto di Mondaino, Teatro Stabile di Torino, Napoli Teatro Festival.

Iacopo Gardelli (Ravenna, 1990) laureato in filosofia, si occupa di scrittura, giornalismo e critica teatrale, collaborando con giornali locali e riviste e tenendo corsi all’Università Bosi-Maramotti. Tra le sue pubblicazioni, la raccolta Tre dialoghi (Sbc, 2010), Coro a sei voci (2014) e il romanzo teatrale La città sfinge. Rilettura in tre atti della novella di Nastagio (Edizioni del Girasole, 2014).
Assieme a Lorenzo Carpinelli, nel 2016 mette in scena il monologo Santa Europa Defensora, di cui è autore; L’ultimo primitivo. Vita orfica di Dino Campana (2018), scritto con Elia Tazzari; e La tecnologia va in vacanza (2018). Nel 2017 scrive il testo Scenderemo nel gorgo muti per il progetto “Dante in carcere”, che vede in scena i detenuti della casa circondariale di Ravenna e i ragazzi del Liceo classico “Dante Alighieri”. Nel 2018 vince il premio regionale “Il racconto in 10 righe” e il premio nazionale di critica teatrale Lettera 22 come miglior critico under 30. Nel 2019 scrive, per la regia di Lorenzo Carpinelli, Vite da niente. Cronache dall’economia digitale, che vede in scena 15 ragazzi under 30.

Sabato 8 febbraio, sempre alle 18, il Moog ospita una “Conversazione sul ruolo dell’intellettuale e dell’artista nel secolo del capitalismo selvaggio” condotta dal regista e filmaker Gerardo Lamattina e dallo scrittore Tahar Lamri.

In questo dialogo i protagonisti tenteranno una serissima riflessione a due voci, sullo sfruttamento e sulla prostituzione intellettuale e fisica, spaziando dai social alle nuove forme di lavoro salariale.

Gerardo Lamattina è un regista cinematografico appassionato di tecnologia, nuovi media, storia e critica dei social. E’ autore di documentari con una particolare attenzione al sociale. Ha diretto e interpretato diversi cortometraggi in superotto partecipando a numerosi festival nazionali ed internazionali (tra i più importanti: Torino giovani, Kurtz film Festival di Amburgo, Munich International Short Film Festival, Arcipelago, Corto Imola festival, Sacher festival). Il cortometraggio Boccaperta ha vinto il premio per la migliore sceneggiatura al concorso video di Montecatini. Tra i suoi ultimi lavori la docufiction Alma story con protagonista Moni Ovadia, il documentario Falling sulla storia vera di Laura Rampini, la prima e unica paracadutista al mondo in carrozzina, il suo primo lungometraggio Cimitero azzurro (2017) e il documentario Il drago della Romagna (2019) che racconta la strana storia della diffusione endemica in Romagna del gioco cinese del Mah Jong.

Tahar Lamri (Algeri, 1958) è uno scrittore algerino naturalizzato italiano. Dopo aver concluso gli studi in Legge in Libia, lavora come traduttore presso il consolato francese a Bengasi e si trasferisce in seguito in Francia. Dal 1986 vive a Ravenna, dove partecipa a numerose attività culturali riguardanti letteratura straniera e letteratura d’immigrazione. La sua molteplice attività artistica si è concretizzata in particolare nella produzione di un videoracconto dal titolo “La casa dei Tuareg”, presentato al teatro Rasi di Ravenna nella narrazione teatrale Wolf o le elecubrazioni di un kazoo. Nel 1995 vince il premio della sezione narrativa del concorso letterario Eks&Tra con il racconto “Solo allora sono certo potrò capire”. Ha collaborato con “I Metissage” e Teresa De Sio per il cd “metissage”, con il pezzo La ballata di Riva (SOS Razzismo – il manifesto1997). Lo spettacolo “Il pellegrinaggio della voce” è stato presentato nel 2001 a Santarcangelo di Romagna nell’ambito della rassegna “Eirene”. Dal 2005 partecipa al progetto europeo “And The City Spoke”, assieme a scrittori e attori provenienti da diverse città europee. Collabora inoltre con Ravenna Teatro, scrivendo narrazioni teatrali per bambini e adulti e organizza con l’associazione culturale Insieme per l’Algeria “Le vie dei venti” e il Festival delle Culture “L’essenza della presenza”. Ha scritto e pubblicato diversi racconti ed è membro della redazione del periodico semestrale “Città Meticcia”.

L’ingresso a entrambi gli appuntamenti è gratuito.