Maurizio Tarantino: stiamo rimodulando l’offerta culturale, le Celebrazioni Dantesche sono confermate

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La cultura non si ferma è leit motiv del Ministro Dario Franceschini e dell’Assessore regionale Mauro Felicori. E anche a Ravenna è così. Però, per forza di cose è costretta a rallentare o a cambiare le carte in tavola. Ne parliamo con Maurizio Tarantino, Dirigente del Settore Cultura del Comune di Ravenna.

“Sì, non ci fermiamo, però siamo costretti a rivoluzionare i palinsesti – dice Tarantino – Tutto quello che era stato programmato in aprile è stato spostato in avanti. E a breve ci apprestiamo a fare la stessa cosa con gli eventi di maggio. Poi vedremo eventualmente per giugno. Molte cose sono state spostate già in autunno. Ma anche così, c’è poi il rischio che in autunno ci sia un sovraccarico di eventi, iniziative, manifestazioni. Dobbiamo fare attenzione.”

Fra le cose destinate ad essere sacrificate c’è la Notte d’Oro di Primavera, che doveva tenersi il 18 aprile, mentre la grande mostra del Mar dedicata a Paolo Roversi che doveva aprirsi a breve, sempre in aprile, al Mar, come si sa è stata già spostata in autunno, si terrà dal 10 ottobre 2020 al 10 gennaio 2021. Una delle due mostre dedicate a Dante per inaugurare le celebrazioni del Settimo Centenario è stata spostata alla primavera 2021 sempre al Mar: si tratta di “Dante. Gli occhi e la mente. Un’epopea popolare” a cura di Giuseppe Antonelli (questa doveva aprirsi in un primo tempo in ottobre).

“È un momento di grande incertezza. – dice Maurizio Tarantino – stiamo riprogrammando e rimodulando molte delle proposte. Alcune cose le abbiamo già ri-calendarizzate, per altre ci stiamo lavorando. Le strutture culturali come la Biblioteca Classense o il Mar sono chiuse al pubblico mentre quasi tutto il personale continua a lavorare con lo smart working mentre gli altri adottano le dovute misure di sicurezza.”

“Per quanto riguarda le celebrazioni del Settimo Centenario Dantesco invece non c’è alcun cambiamento di programma. – conclude Tarantino – Tutto prenderà il via il 5 settembre con il grande concerto del Maestro Riccardo Muti. Anche per la promozione del cartellone degli eventi e delle celebrazioni non ci siamo fermati, ma ci siamo messi in attesa, abbiamo preso qualche settimana di tempo: comunicare e promuovere ora queste cose significa fare un buco nell’acqua. Le persone stanno pensando a tutt’altro. Stiamo ragionando sul come ripartire per cogliere l’attimo giusto alla fine di questa fase più acuta dell’emergenza.”

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