Inaugura “Omonima”, prima personale di R.R. (Marco Campana) alla Galleria Pallavicini di Ravenna

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Inaugura giovedì 18 giugno e resterà visitabile fino al 5 luglio la prima personale di R.R. (Marco Campana), Omonima, alla Galleria Pallavicini 22 a Ravenna.

I quadri esposti sono del 2019 e del 2020 e sono stati eseguiti usando squadre che strisciano il colore dando origine a forme che poi verranno contornate nei riempimenti, mediante un pennello, dagli acrilici. L’artista usa, inoltre, degli “scheletri” di telaio. Sega delle sezioni che faranno successivamente da guida, insieme a del nastro adesivo rimovibile di carta, alle linee delle composizioni. I colori sono forti e senza ombre, pieni e non trasparenti. C’è controllo della forma che non deve essere mai assoluta in quanto il colore genera delle sorprese inaspettate, spesso non meditate dall’autore e, come sottolinea R.R., “…alla fine il risultato è per metà mio e metà della pittura…”.

L’artista

R.R. è un giovanissimo ragazzo nato nel 2002 che frequenta l’ITIS (indirizzo informatica) di Ravenna. Estremamente interessante è stato il suo primo incontro con l’arte contemporanea astratta di fronte a un’opera di Lucio Fontana (Concetto Spaziale, 1960):  subito affascinato da un genere estremamente difficile, non consolatorio e apparentemente semplice da comprendere, come la pittura figurativa, durante una sua visita al Mart di Trento e Rovereto. R.R., dopo questo primo incontro con Fontana, inizia a sentire un’istintiva fascinazione verso la pittura ed il bisogno di creare qualcosa di personale. Nel 2018 comincia a lavorare su dei materiali di plastica “sfregando” sopra di essi del colore acrilico. Nel 2019 inizia ad usare le tele, sviluppando in modo molto interessante le forme geometriche regolari in dialogo con stesure di colore più liberi. Accade così una sorta di magica fusione tra razionale ed irrazionale nelle sue rappresentazioni e, per certi versi, arriva addirittura ad avvicinarsi all’Arte Analitica.

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