In mostra a Pallavicini 22 Art Gallery di Ravenna le opere di Marti Rotels

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H A B I T O è la seconda mostra personale di Marti Rotels a Ravenna. Gli spazi della galleria Pallavicini 22 Art Gallery di Ravenna ospiteranno una selezione delle sue opere principali, da cui traspare la personalità della pittrice e l’evoluzione della sua pratica artistica. La personale sarà inaugurata giovedì 16 luglio dalle 18 alle 22 e resterà poi visitabile dal giorno successivo, 17 luglio, fino al 2 agosto.

Le opere sono realizzate con il recupero e l’accostamento di materiali “organici”, presi in prestito dalla natura, come rami, foglie e pigmenti. Nonostante la giovane età Marti Rotels è un’artista che ha già trovato un proprio indirizzo pittorico consapevole. Nelle sue opere la Natura si congela in un perpetuo fermo immagine tridimensionale. Nulla è lasciato al caso: la sua è un’arte analitica, cerebrale e sensoriale allo stesso modo.

“Lo specchio finito dell’infinito”: con questa definizione presa in prestito al filosofo tedesco Friedrich Schelling (1775-1854) il curatore Roberto Pagnani definisce l’arte di Marti Rotels: un’arte che parla dell’immensità della natura utilizzando le sue singole componenti finite.

L’artista

Dopo essersi diplomata al Liceo Artistico Pier Luigi Nervi di Ravenna, Marti Rotels (Martina Rotella), si trasferisce a Firenze dove conclude un percorso Triennale di Pittura all’Accademia di Belle Arti. A seguito della laurea si stabilisce per un anno a Valencia, dove sperimenta nuove tecniche artistiche ed elabora nuovi dipinti, caratterizzati dal recupero di elementi organici. Essendo un artista poliedrica, al rientro in Italia, si iscrive alla specialistica in Scenografia teatrale, per ampliare le sue conoscenze sull’uso dei materiali.

Il suo lavoro artistico è caratterizzato da una curiosità verso la materia che si sviluppa con il recupero di elementi naturali che si trasformano sulla superficie della tela, creando nuove atmosfere emotive, attraverso l’uso istintivo del colore. In natura qualsiasi forma organica nasce, cresce e conclude il suo ciclo vitale decomponendosi nello stesso habitat che le ha dato vita. A un passo dalla decomposizione queste trovano una nuova forma, un nuovo habitat, che dona nuova linfa rendendole eterne. Un habitat differente, che offre a forme organiche, che in natura non coesisterebbero, un’opportunità di incontro con nuove specie, nuovi legami e diversi linguaggi.

Attualmente Marti Rotels, in collaborazione con altri artisti che operano nel territorio fiorentino, sta creando un Centro Culturale Artistico che vuole diventare un nuovo punto di riferimento nel cuore di Firenze, basato sulla condivisione di tutte le forme d’arte e di interazioni culturali: C4 LAB.

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