Bagnacavallo. Presentata la mostra “Non giudicare”, riflessioni visive contemporanee sulla figura di San Michele fotogallery

È stata presentata presso l’ex convento di San Francesco, a Bagnacavallo, la mostra Non giudicare, promossa dal Comune in occasione della Festa di San Michele e organizzata dal collettivo Magma. L’apertura è prevista per venerdì 11 settembre dalle 18 alle 23, con ingresso contingentato (prenotazioni info@festasanmichele.it). Il percorso espositivo è allestito al primo piano dell’ex convento con le due gallerie monumentali e le sale adiacenti. Ingresso libero: i visitatori, muniti di mascherina, saranno invitati a seguire un apposito percorso all’interno della mostra e gli accessi saranno contingentati per garantire il rispetto della distanza interpersonale. La mostra resterà aperta fino al’11 ottobre nei seguenti orari: martedì-venerdì 18-23; sabato 16-23, domenica 10-12.30 e 15-21. Lunedì chiuso.

Aperture straordinarie in occasione della Festa di San Michele (25-29 settembre): venerdì 25 ore 18-23, sabato 26 e martedì 29 ore 10-12 e 15-24, domenica 27 ore 10-24 e lunedì 28 ore 18-24.

Alla presentazione sono intervenuti la curatrice Viola Emaldi, Alex Montanaro di Magma, l’assessore alla Cultura del Comune di Bagnacavallo e numerosi artisti. La mostra, che resterà aperta fino all’11 ottobre, prende spunto dalla tradizionale devozione per l’arcangelo Michele, patrono della città e oggetto di un culto diffuso, per indagare attraverso l’arte contemporanea l’attualità della simbologia che accompagna questa figura.

In mostra ci sono opere di quindici artisti visivi contemporanei fortemente legati al territorio romagnolo per nascita o ragioni di vita: Yuri Ancarani, Sergia Avveduti, Bertozzi & Casoni, Silvia Camporesi, David Casini, Stefania Galegati, Chiara Lecca, Enrico Minguzzi, Alessandro Pessoli, Alessandro Roma con Paola Ponti, Andrea Salvatori, Marco Samorè, Nicola Samorì, Italo Zuffi.

«San Michele è raffigurato tradizionalmente nelle sembianze di guerriero armato – spiega la curatrice Viola Emaldi – la spada stretta nella mano destra ci informa che il giudizio deve essere severo ma giusto, proiettato verso l’unità fra le parti in causa; la bilancia sollevata con la sinistra esorta invece a mettere ordine e armonia fra gli opposti. Michele ci invita a cercare l’equilibrio tra i piatti della bilancia del bene e del male. Attraverso la sua figura ci sprona a farlo essendo consapevoli che tali estremi sono sempre legati l’uno all’altro e dunque il giudizio su di essi dev’essere sempre rivolto verso un’armonia superiore.

Spesso consideriamo le polarità che contraddistinguono il mondo come fossero tagliate perfettamente a metà. L’esortazione che viene enunciata dal titolo della mostra è invece di non giudicare le persone e le cose in base a quello ci è possibile vedere nell’attimo, poiché qualsiasi valutazione di merito che dia l’impressione di poter essere valida per sempre, in realtà è già in marcia per diventare il proprio opposto.

Questa è la prospettiva che l’esposizione vuol suggerire – conclude Viola Emaldi – affidando la riflessione ad artisti visivi contemporanei nati in Romagna, o che qui hanno deciso di stabilirsi per portare avanti la propria personale ricerca; anche artisti che in Romagna non vivono più ma che mantengono un particolare rapporto con la loro terra d’origine.»

Il percorso espositivo si snoda attraverso tre generazioni di artisti, dai nomi conosciuti a livello internazionale come Bertozzi & Casoni nati negli anni a cavallo tra Cinquanta e i Sessanta fino al più giovane Enrico Minguzzi nato all’inizio degli anni Ottanta. Una scelta che racchiude uno spaccato della sensibilità che anima la ricerca visiva contemporanea con radici romagnole.

In mostra troviamo opere caratterizzate da una forte componente concettuale e da un’estetica elegante e ragionata; dai collage di Sergia Avveduti alle composizioni di David Casini fino al lavoro di Italo Zuffi. Una maestria tecnica accompagnata da una poetica potente come nella sequenza di grandi affreschi strappati presentata da Nicola Samorì, a volte cruda – come nel caso di Yuri Ancarani – altre ribelle, spesso al femminile: ne sono un esempio i lavori di Stefania Galegati o di Chiara Lecca.

Il percorso attraversa una molteplicità di medium, tipica delle espressioni artistiche contemporanee e che raccontano il territorio fisico o mentale di provenienza, dai materiali caldi lavorati a mano, come le ceramiche di Andrea Salvatori, all’impiego di tecnologie digitali. Dal disegno, è il caso di Alessandro Pessoli, alla pittura, dalla scultura all’installazione, come nell’intervento ad hoc di Marco Samorè, dalla fotografia di Silvia Camporesi al video, senza dimenticare la performance, che nel lavoro di Alessandro Roma si fonde con la scultura. Accomuna il lavoro di tutti una sensibilità spirituale che a livello estetico e formale si traduce in opere in cui l’idea che ne è alla base domina la materia e l’espressione.

I visitatori verranno dotati di mappa cartacea con codici QR per l’ascolto di brevi tracce audio di guida alla lettura delle opere.

Il catalogo verrà presentato venerdì 25 settembre alle 18.30 in occasione della Festa di San Michele, durante la quale il collettivo Magma proporrà inoltre una rassegna dedicata alla musica contemporanea. All’interno del chiostro dell’ex convento di San Francesco troveranno spazio tre progetti di artisti rappresentativi del panorama musicale contemporaneo italiano: Squadra Omega, collettivo divenuto simbolo della cosiddetta “Italian Occult Psychedelia” (25 settembre), Caterina Barbieri, compositrice italiana simbolo della scena elettronica internazionale (26 settembre) e Lorem, progetto avanguardistico di Francesco D’Abbraccio, un live audio-visivo che indaga sul rapporto umano-non umano (28 settembre).

Inizio live ore 22.30. Tutti gli spettacoli avranno posti limitati e su prenotazione (info www.magma.zone / info@magma.zone)

Saranno inoltre organizzati talk e conferenze durante tutta la durata della mostra. A iniziare il programma di eventi collaterali sarà il professor Venerino Poletti, medico bagnacavallese, che venerdì 18 settembre alle 19 porterà la sua riflessione “dall’esperienza alla scienza” nell’incontro dal titolo Una sorta di teatro interiore. Venerdì 9 ottobre dalle 20 sarà invece in programma la performance Congegno emotivo, a cura di Monica Francia.