Ravenna, quel piccolo rito, intenso e solenne, della lettura dei canti di Dante alle sei della sera foto
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A Ravenna, nell’ora che volge il disio, si consuma da un paio di settimane un piccolo rito, intenso e solenne: donne e uomini si alternano di fronte alla tomba di Dante, il Sommo Poeta, per leggere i canti della Divina Commedia. La cronaca di queste serate racconta di lettrici e di lettori emozionati, talvolta con la voce inizialmente un po’ incerta, poi via via sempre più sicura.
Qualcuno ha scelto di leggere il canto non nella lingua di Dante, come Fatou Boro Lo, che ha optato per la traduzione francese, e Julie Wade, americana trasferitasi in Italia, che ha scelto la versione in inglese del secondo canto dell’Inferno. Lettori coraggiosi li avrebbe definiti il grande divulgatore dell’opera dantesca Vittorio Sermonti, perché per entrare dentro la Divina Commedia bisogna appunto trovare il coraggio di leggerla ad alta voce, di “farsela uscire dalla bocca”. Lettori orgogliosi: perché leggere Dante al suo cospetto come dice Enrico Menghi responsabile Eventi della Fondazione RavennAntica, “può anche intimorire”, ma lascia in ciascuno di questi lettori più o meno la sensazione di avere fatto qualcosa di speciale. “Una emozione indicibile leggere davanti alla Tomba di Dante, concludere col suono dei tredici rintocchi e rivolgere lo sguardo al cielo”, scrive su Facebook Patrizia Ravagli, presidente dell’Istituzione Classense.
La cronaca racconta anche di una “compagnia” neppure tanto “picciola” (una cinquantina di persone ogni sera) che una manciata di minuti prima dell’ora convenuta si ritrova davanti alla tomba di Dante da poco restaurata. Una signora arriva sempre in bicicletta con la sua copia dell’Inferno, quella probabilmente di quando andava al liceo, con le note a piè pagina di Natalino Sapegno, un signore porta sempre con sé una piccola edizione con la copertina rossa e la tiene aperta nel palmo delle mani, quasi fosse un breviario. Di certo, i ravennati e non solo, stanno rispondendo in modo entusiasta a questa bella iniziativa inaugurata il 13 settembre scorso dal Sindaco Michele de Pascale in persona che ha letto il primo canto dell’Inferno.
Programmare la lettura perpetua dei canti della Divina Commedia , sette sere su sette, è senza dubbio, un’impresa titanica, ma per ora gli organizzatori hanno solo l’imbarazzo della scelta. Le date già fissate arrivano a fine novembre, quindi praticamente alla fine del Paradiso e ci sono già aspiranti lettori per i primi mesi del prossimo anno.
“Ogni giorno – spiega Menghi – riceviamo 30, 40 mail di persone che chiedono come fare per partecipare alle letture. Ci sono arrivate richieste oltre che dal territorio ravennate, da Firenze, Venezia, Tredozio. Un insegnante di una scuola romana ha espresso il suo interesse per questa iniziativa tanto da valutare la possibilità di venire a Ravenna con la sua classe. Ci sono persone che per venire a leggere il canto prendono le ferie o chiedono un permesso dal lavoro”.
Molto eterogenea la platea delle lettrici e dei lettori. Nelle fila dei “fini dicitori” destinate ad ingrossarsi ogni giorno che passa, ci sono giovanissimi studenti, come Filippo, 13 anni, che il 19 settembre è arrivato davanti alla Tomba di Dante accompagnato dagli orgogliosissimi genitori, casalinghe e pensionati, rappresentanti delle istituzioni, politici locali. L’esponente di Forza Italia Alberto Ancarani si è cimentato mercoledì 23 settembre con il decimo canto dell’Inferno, quello di Farinata degli Uberti. Martedì 29 settembre l’ex vicesindaco repubblicano Giannantonio Mingozzi leggerà il quindicesimo.
E poi importanti personaggi della cultura come la critica letteraria, scrittrice e saggista nonché nipote di Benedetto Croce Benedetta Craveri (venerdì 25 settembre), seguita la sera dopo sabato 26 settembre dal marito, il diplomatico francese Benoît d’Aboville e poi c’è il grande fotografo Paolo Roversi. La sua lettura è prevista il 10 ottobre, la stessa data dell’inaugurazione della sua mostra al MAR Museo d’Arte della città.
Non mancano neppure gli sportivi noti al grande pubblico, come Marco Bonitta che avrà il palco tutto per sé lunedì 28 settembre. Altri personaggi importanti saranno a Ravenna nelle prossime settimane per rendere omaggio a Dante. Fino alla fine di ottobre l’appuntamento quotidiano è alle ore 18.00; da novembre a marzo sarà alle ore 17.00. Unico giorno di sospensione nel corso dell’anno, il 25 dicembre, giorno di Natale. Per un giorno il Poeta resterà solo.
La lettura perpetua della Divina Commedia davanti alla tomba di Dante è un’iniziativa che fa parte del programma di celebrazioni ravennati per il Settimo Centenario Dantesco, inaugurato dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella il 5 settembre scorso. Chiunque volesse candidarsi a diventare lettrice e lettore di Dante, deve contattare il seguente numero 328 4815973 (dal lunedì al venerdì dalle ore 10.00 alle ore 16.00) oppure il sito leggidante@ravennantica.org.
Craveri, D’Aboville e Bonitta protagonisti delle prossime letture dantesche
Venerdì 25 settembre Benedetta Craveri (nella foto sotto),nipote di Benedetto Croce, si cimenterà nella lettura del XII Canto dell’Inferno. Critica letteraria e scrittrice, Craveri acquista notorietà internazionale come autrice di saggi e monografie sulla vita intellettuale dei salotti francesi che, in età moderna, hanno ruotato attorno alla corte di Versailles (Madame du Deffad e il suo mondo e La civiltà della conversazione). Il successo e la diffusione anche all’estero delle sue opere, in cui spiccano sempre i ruoli femminili, poggia sull’abile connubio di un’esposizione brillante con il rigore della trattazione storica.
Profonda conoscitrice del neoclassicismo transalpino del Settecento e dei primi anni dell’Ottocento, ha curato l’edizione italiana dell’opera di André Chénier. Membro dell’Istituto dell’Enciclopedia Italiana, integra l’attività accademica con la partecipazione a programmi radiofonici e televisivi e con la collaborazione alle pagine culturali di quotidiani e periodici internazionali. A Parigi è stata insignita di un riconoscimento prestigioso, quello di “ufficiale” dell’Ordre des Arts et des Lettres e ha collaborato, in qualità di professoressa invitata, con l’università della Sorbona (2007).
Il giorno successivo, sabato 26 settembre, sarà l’ambasciatore Benoît D’Aboville, già Rappresentante Permanente di Francia presso la NATO, a leggere in lingua francese il XII Canto dell’Inferno in una sorta di “staffetta letteraria” con la moglie Benedetta Craveri. Nominato nel 2007 dal Presidente Sarkozy membro della Commission Nationale du Livre Blanc sur la Défense et la Sécurité Nationale, D’Aboville ha pubblicato saggi ed articoli su questioni di politica estera e difesa. D’Aboville è una delle grandi famiglie della nobiltà francese, originaria della Normandia, della quale si hanno notizie certe dal ‘400, da sempre prodiga nel dare al Paese, indipendentemente dai regimi succedutisi, generali, ammiragli, ambasciatori e politici.
Infine, lunedì 28 settembre sarà Marco Bonitta(nell’ultima foto) a cimentarsi nella lettura del XV Canto dell’Inferno. Coach, dirigente sportivo e responsabile del settore giovanile del Porto Robur Costa 2030, Bonitta ha guidato l’Italia femminile alla prima e, per ora, unica vittoria del Campionato del mondo (Germania 2002). Questi tre importanti personaggi del mondo letterario e sportivo, accomunati dalla passione per la Divina Commedia che sta coinvolgendo le tante persone che chiedono di iscriversi all’iniziativa, dimostrano come lo spirito del Sommo Poeta sia vivo ancora oggi ed in grado di toccare le corde di un pubblico quanto più variegato ed eterogeneo.
Le letture sono in streaming su www.vivadante.it e sul canale Facebook di Ravenna Cultura.
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