Ermanna Montanari debutta a Castrovillari con “Madre” di Marco Martinelli, in novembre sarà a Ravenna

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Mercoledì 14 ottobre alle ore 21.30 al Teatro Sybaris di Castrovillari si terrà il debutto in prima nazionale di MADRE spettacolo di e con Ermanna Montanari, Stefano Ricci, Daniele Roccato su poemetto scenico di Marco Martinelli. Una produzione Teatro delle Albe/Ravenna Teatro in collaborazione con Primavera dei Teatri, Associazione Officine Theatrikés Salénto.

Il festival Primavera dei teatri di Castrovillari, in un’edizione d’eccezione in autunno, tiene a battesimo la nuova creazione MADRE nata dall’incontro di tre artisti dallo stile inconfondibile: Ermanna Montanari, attrice e autrice, Stefano Ricci, pittore e illustratore, Daniele Roccato, compositore e contrabbassista solista. A partire dal poemetto scenico scritto per loro da Marco Martinelli, si confrontano in scena intrecciando gli onirici disegni, realizzati dal vivo di Ricci alle magmatiche sonorità vocali di Montanari e a quelle dolci e lancinanti del contrabbasso di Roccato.

Subito dopo Castrovillari MADRE sarà al Festivala App – AMAT di Ascoli e debutterà al teatro Rasi di Ravenna il 6-7-8 novembre.

MADRE ci racconta di un figlio e una mamma contadina: lei è caduta dentro un pozzo. Per disattenzione? Per follia? Per scelta? Non si tratta di un dialogo: è un dittico, composto da due monologhi, lui che la sgrida e va a cercare gli strumenti, argani e moschetti, tubi di ferro e carrucole, la “tecnologia” per tirarla fuori, lei che in fondo, nel fondo di quel pozzo che pare infinito, confessa di non avere paura, di non sentirsi a disagio. Da quel paesaggio desolato si staglia l’allegoria di una Madre Terra sempre più avvelenata, l’incubo di una “tecnologia” che, anziché aiutare con discrezione l’umanità, si pone come arrogante e distruttrice, capace di devastare equilibri millenari. Nell’intarsio del testo, tra italiano e dialetto romagnolo, emergono due figure in bilico tra la realtà cruda dei nostri giorni e i simboli di un futuro minaccioso e indecifrabile: sembrano emblemi di una fiaba orientale.

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