Giovani in Musica e Concerti della Domenica alla sala Corelli del Teatro Alighieri

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Domenica 18 ottobre proseguono gli appuntamenti con i Concerti della Domenica, alle 11 alla Sala Corelli. In programma un concerto originale ed insolito, protagonista il pianista e baritono Raffaello Bellavista. Lunedì 19 ottobre alle ore 17 salirà sul palco della Sala Corelli il giovane pianista Fabio Fornaciari: allievo dell’Accademia Pianistica di Imola “Incontri col maestro” e laureato con lode al Conservatorio “Bruno Maderna” di Cesena, attualmente si sta perfezionando in musica da camera con Bruno Canino alla Scuola Musicale di Fiesole.

Nato a Ravenna nel 1992, questo artista porta avanti in parallelo la carriera pianistica e il canto lirico, dando vita a performance uniche sia nella musica classica che nel genere crossover. Recentemente ha reso omaggio alla sua città con la produzione di un video della Dante sonata di Franz Liszt per pianoforte, dedicato alle celebrazioni del settimo centenario della morte del Poeta. Bellavista si esibirà, nella prima parte del concerto, in un programma che si aprirà con la Fantasia quasi sonata n. 7 “Après une lecture du Dante” di Franz Liszt, da Années de Pélegrinage, composta fra il 1846 e il 1848, per proseguire con la celeberrima Sonata n. 14 in do diesis minore op. 27 n. 2 “Al chiaro di luna” di Beethoven: pubblicata nel 1802, reca la dedica alla diciannovenne contessa Giulietta Guicciardi, allieva prediletta di cui era stato innamorato. Concludono il programma le Dieci variazioni in do maggiore K 265 sull’aria “Ah, vous dirais-je maman”, composte da Mozart all’età di circa venticinque anni, fra il 1781 e il 1782 e pubblicate a Vienna nel 1785.

Nella seconda parte del concerto, accompagnato al pianoforte da Enrico Zucca, Bellavista sarà interprete delle arie “Madamina, il catalogo è questo” e “Deh, vieni alla finestra” dal Don Giovanni di Mozart e dell’aria di Escamillo “Votre toast, je peux vous le rendre…Toreador, en Garde” dalla Carmen di Georges Bizet.

Composto nel 1787, il “Don Giovanni” è la seconda delle tre opere buffe che Mozart compose su libretto di Lorenzo Da Ponte. Commissionata dall’imperatore Giuseppe II, anche a seguito del successo di Don Giovanni o sia Il convitato di pietra di Giuseppe Gazzaniga, non andò tuttavia in scena per la prima volta a Vienna, bensì a quello che oggi si chiama Teatro degli Stati di Praga.

Georges Bizet compose “Carmen” nel 1875, su libretto di Henri Meilhac e Ludovic Halévy: il torero Escamillo canta la celebre aria “Toreador” mentre entra nell’atto secondo e descrive varie situazioni dell’arena, il tifo della folla e la fama che deriva dalla vittoria. Il ritornello, “Toréador, en garde”, costituisce la parte centrale del preludio al primo atto dell’opera.

Lunedì 19 ottobre toccherà invece al giovane pianista Fabio Fornaciari. Il programma che propone si apre con la celebre Sonata n. 16 in sol maggiore op. 31 n. 1 di Ludwig van Beethoven: composta nel 1802, all’epoca in cui il compositore affermava «Non sono soddisfatto dei lavori che ho scritto fino ad oggi; d’ora in poi voglio incamminarmi per un’altra via», esprime un forte desiderio di novità e di originalità, che prelude alla composizione di opere monumentali come la Sinfonia Eroica.

A seguire, la Rapsodia ungherese n. 2 s. 244/2 di Franz Liszt, la più famosa delle diciannove rapsodie del compositore ungherese. Considerato uno dei brani più difficili della letteratura pianistica, reca la dedica al conte Ladislas Teleky (“au Comte Ladislas Teleky”) ed è stata composta nel 1847. Di Cesar Franck, Fornaciari proporrà il Preludio, fuga e variazione nell’arrangiamento per pianoforte di H. Bauer, opera elegante del 1878 dedicata a Camille Saint-Saëns. Infine, di Lowell Liebermann, compositore americano contemporaneo, i Gargoyles op. 29, una suite in quattro movimenti commissionata dalla Tcherepnin Society per il pianista Eric Himy.

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