Assessora alla Cultura Signorino risponde al question time di Ancisi su Mar Ravenna: nuovo allestimento valorizzerà la collezione

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Ecco la risposta che l’Assessora Elsa Signorino ha presentato oggi 24 novembre in Consiglio comunale all’interrogazione di Alvaro Ancisi sul presunto smantellamento del Mar.

“I musei, come tutte le altre istituzioni culturali, sono “organismi viventi”, e hanno non solo la possibilità, ma il dovere di crescere e adeguare i loro spazi alle necessità legate alla manutenzione, così come a quelle legate alle modifiche degli allestimenti e della selezione espositiva. In quest’ottica, suggerita da tutta la corrente letteratura museografica e museologica, il CdA del Mar d’intesa con l’Assessorato, nelle sedute del 13 dicembre 2019 e dell’8 maggio 2020, ha approvato la relazione del direttore riguardante i lavori oggetto del question time. Dopo averne informato tutto il personale interno, la direzione, il 30 giugno 2020 ha emesso un comunicato stampa ripreso da quasi tutte le testate locali, comunicando l’inizio dei lavori del quadriportico e la necessaria movimentazione della Collezione dei Mosaici Moderni e Contemporanei. La comunicazione, pubblicata anche sul sito online del museo, è tutt’ora visibile. Con lettera del 29 luglio 2020, tutti i mosaicisti rappresentati all’interno della Collezione dei Mosaici Moderni e Contemporanei, sono stati avvisati del momentaneo spostamento delle loro opere per effettuare i lavori di ripristino. – si legge nella nota dell’Assessora Signorino – La movimentazione della collezione è stata autorizzata dalla Soprintendenza. Ed è stata realizzata con una squadra di lavoro dedicata e sotto la supervisione dello staff del museo (coordinatrice culturale, conservatrice e staff ufficio mostre e collezioni) e con il supporto della mosaicista Luciana Notturni, che nel luglio 2019 aveva eseguito gli interventi di restauro conservativo e pulitura della Collezione. Tutti i mosaici e cartoni sono stati riposti presso depositi interni al Museo, così da garantirne la tutela.”

Le ragioni dell’intervento

“Il grave stato di deterioramento dei muri del quadriportico, a causa della risalita di umidità sulle pareti non impedita dall’intervento eseguito nel 2013 in occasione del precedente allestimento, metteva a grave rischio la sicurezza delle opere esposte. – continua la risposta della Signorino – I lavori in questione, anche per motivi di efficacia ed efficienza, sono stati pianificati in concomitanza con quelli necessari all’apertura del nuovo ingresso del museo sul lato dei giardini pubblici. La conclusione dell’intero lotto dei lavori, a cura dei servizi competenti del Comune, è prevista per la primavera del 2021. Il riallestimento delle collezioni di mosaici moderni e contemporanei, a causa dello slittamento in avanti delle mostre dovuto all’emergenza COVID, avverrà entro l’autunno del 2021. Il nuovo allestimento, più volte comunicato, valorizzerà ulteriormente la collezione. Esso prevede la collocazione permanente della sezione storica (1959) e di una selezione di opere rappresentative del passaggio storico dagli anni ’60 agli anni 2000, all’interno dello spazio espositivo al piano terra, prima dedicato alle mostre temporanee. Nel quadriportico troverà spazio una selezione di opere del nuovo millennio, dedicata non solo al mosaico ma anche ad altri generi artistici, con un sistema a rotazione che consenta la visibilità di molte opere attualmente custodite nei depositi. In questo nuovo allestimento verrà utilizzata anche parte delle dotazioni (illuminotecnica, tende) del precedente allestimento. Inutile sottolineare la novità del progetto teso a valorizzare la splendida loggia della facciata posteriore del Museo, a costituire un continuum con lo spazio a verde dei giardini, a proiettare il Museo in direzione della darsena con i suoi progetti di riqualificazione ma anche e soprattutto a promuovere nuovi pubblici grazie a nuove modalità di fruizione.”

“La scelta del Museo di dedicare in modo permanente il piano terra espositivo alla collezione del Mosaico nasce proprio dalla volontà non solo di valorizzare maggiormente la collezione stessa, collocandola in uno spazio già dotato di illuminazione idonea, ma anche di ridefinire l’identità del museo e del suo patrimonio affermando, ancora una volta, il suo ruolo primario nei confronti della storia del mosaico moderno e contemporaneo ed è in linea con la missione affidatagli da questa Amministrazione di operare per la piena valorizzazione delle collezioni permanenti. Il riposizionamento della collezione musiva rafforzerà anche il ruolo del CIDM nella sua funzione primaria di centro di documentazione, in sinergia con le attività di documentazione online svolte dalla Biblioteca Classense. In questa stessa ottica – continua Signorino – nell’ambito della più generale promozione di una fitta e proficua rete di collaborazioni fra le istituzioni culturali voluta da questa Amministrazione si inscrive il progetto di integrazione del posseduto della biblioteca del MAR all’interno delle collezioni della Biblioteca Classense. Il progetto, comunicato dal direttore e approvato dai rispettivi CDA nel 2017, intende favorire un più efficace e coerente livello di fruizione del patrimonio librario di ambito artistico posseduto dal Comune di Ravenna, in considerazione della limitata accessibilità della biblioteca del Mar (al di sotto di tutti gli standard nazionali e regionali) e coerentemente col riordino delle collezioni di saggistica della Classense, che ha condotto, relativamente alle sezioni artistiche, all’inaugurazione nel 2019 dell’Ala delle arti. Il trasferimento, con tutte le opportune procedure bibliografiche e biblioteconomiche, ha riguardato 6.424 volumi, 3.703 dei quali sono ora fruibili dagli utenti per la consultazione a scaffale aperto, per il prestito, locale e interbibliotecario, per il document delivery; la restante parte è rimasta a disposizione degli operatori del Museo, per uso interno.”

L’Assessora Signorino conclude la sua replica con una battuta: “Parlare di smantellamento del Museo in una interrogazione che cita la mostra in atto del Maestro Roversi, una mostra di respiro internazionale con sponsor internazionali, una mostra che avrebbe potuto aver luogo a Parigi e che si realizza a Ravenna per volontà dell’artista al quale mai prima era stato chiesto di esporre nella sua città, potrebbe risultare, e a me pare che sia, una contraddizione in termini.”

 

 

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Commenti

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  1. Scritto da Vince

    Un museo con due ingressi è un’anomalia. Due biglietterie? Percorsi incrociati? E poi dove questo ingresso, in mezzo alla loggia? Al MAR non ne vedo proprio la necessità e collegare l’intervento al progetto di valorizzazione della Darsena mi sembra una forzatura insensata

  2. Scritto da jack

    Bene…. non ci resta che attendere

  3. Scritto da Alvaro Ancisi

    Facile truccare le carte quando le si nascondono nelle fodere. Fino a prima, da fonte certa, i mosaici moderni del 1959 sarebbero andati al primo piano e i contemporanei sloggiati. Il pregevole allestimento dell’intera mostra all’ingresso del museo (quello vero), costato 200 mila euro nel 2014-2015, e che comunque viene mandato a farsi friggere, accusato di non essersi accorto che i muri erano marci (trattandosi di lavori si denuncino allora i progettisti e i tecnici del Comune). Gli enti proprietari dei mosaici del 1959 all’oscuro di tutto. Biblioteca trafugata. Centro internazionale del mosaico wanted. Informazione pubblica zero. Adesso andiamo a vedere tutte le carte scritte prima dell’interrogazione e le teniamo sotto, insieme a questa non-risposta, per vedere dove si va a finire.