I Måneskin, vincono Sanremo: Sangiorgi del Mei li ricorda sul palco di Faenza alla loro prima uscita dalla Capitale

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I Maneskin hanno vinto il Festival di Sanremo 2021, ma la loro prima uscita fuori Roma, dopo la  vittoria a un contest studentesco che aveva come premio la vittoria al MEI, li portò a Faenza nel settembre 2016.

“Anche i Måneskin erano al Mei, il Meeting delle Etichette Indipendenti  di Faenza, nel 2016”, ricorda Giordano Sangiorgi, patron del festival faentino.

A “rinfrescare la memoria” alle migliaia di fan della band, selezionata da Manuel Agnelli e arrivata seconda ad una recente edizione di X-Factor  e che ha vinto ieri sera il Festival di Sanremo, con il brano “Zitti e Buoni” e con la cover “Amandoti” dei Cccp, realizzata con l’accompagnamento dello stesso Agnelli, ci ha pensato il  Meeting delle etichette indipendenti faentino.

I Måneskin  si esibirono nel Ring Stage del Rock più “pesante” del MEI nell’area di Palazzo Laderchi la domenica pomeriggio. “Spaccarono – ricorda Sangiorgi – e piacquero subito al pubblico presente. Il padre ci disse: “Li ho dovuti accompagnare io perché la bassista non è neanche maggiorenne”. Non mancarono di vistare Faenza e di fare bellissime foto in bianco e nero di loro in Piazza del Popolo e sotto la Torre dell’Orologio per ricordare il loro primo live fuori dalle mura cittadine, un live per il quale  erano entusiasti, carichi e pieni di fiducia verso il futuro come ha dimostrato la loro successiva carriera”.

“Siamo particolarmente soddisfatti di questa edizione del Festival di Sanremo – aggiunge il patron del Mei – che ha aperto le sue porte a una intera nuova generazione musicale e sdoganato le porte a tutti i generi della musica indipendente ed emergente: lo dimostrano i premi che hanno ricevuto artisti come Colapesce DiMartino, artisti indipendenti dell’anno al MEI di Faenza dello scorso anno, Willie Peyote e Madame e la presenza sul podio di un cantautore come Ermal Meta che ha mosso i suoi primi passi nella scena indipendente con gli Ameba 4 e La Fame di Camilla, premiato due volte al MEI”.

“Ma anche – continua – la grande attenzione che è stata data ad artisti come La Rappresentante di Lista, che ha vinto il Premio MEI come migliori artisti indipendenti al Sanremo 2021 insieme al Premio Nilla Pizzi per la migliore interpretazione vocale, che riceveranno a Faenza dal 1 al 3 ottobre 2021 Extraliscio, veri rivoluzionari del festival, Fulminacci, Ghemon, Gio Evan, e artisti più storici dell’indie come Bugo, Lo Stato Sociale e tanti altri. Tra i giovani, Avincola e  Greta Zuccoli hanno dovuto lasciare spazio a progetti più tradizionali. Sotto questo aspetto ci aspettiamo quindi che la Rai da ora vada ad individuare una direzione artistica nuova al passo coi tempi capaci di interpretare il mondo musicale indipendente, capace di girare l’Italia e conoscere i palchi e i club dove si muovono gli artisti del futuro e si lavori a un “Sanremo tutto l’Anno” che diventi una sorta di scouting  per 365 giorni in giro per il Paese insieme a chi questo ha saputo dimostrare di farlo coi fatti ogni anno da anni”.

 

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