Paola, Carla, Isa e Loretta ricordano Giovanna Maioli Loperfido e la poesia in forma di megafono azzurro del Mercatino foto

Il Mercatino della Poesia di Ravenna, con le sue Bancarelle dell’Editoria a Mano, nasce ufficialmente in Piazza San Francesco il 14 e il 15 settembre del 1979, frutto della passione di Maria Giovanna Maioli Loperfido per poeti e poetesse. Dopo tre stagioni, si trasferisce in Piazza dell’Aquila. L’anno successivo approda al Teatro Alighieri, nella sala Corelli. L’ultima edizione è del 1994. Paola Rossi Gazzoni, Carla Baroncelli, Isa Mariani e Loretta Merenda sono state testimoni di quell’evento fin dal suo concepimento. Così ricordano quei momenti con Giovanna.

I funerali di Maria Giovanna Maioli Loperfido si terranno domani 17 aprile alle ore 15.20 presso la Chiesa di Santa Maria in Porto a Ravenna, in via di Roma.

PAOLA ROSSI GAZZONI

PAOLA ROSSI GAZZONI – Il “Mercatino della Poesia” nasce semplicemente così: un giorno Giovanna Maioli Loperfido mi confida di voler portare la poesia in piazza invitando poeti noti e non, ma senza copiare la manifestazione romana di Castelporziano. Quindi che fare? Perchè – le dico – non mettere in piazza San Francesco delle bancarelle dove ogni poeta vende le proprie poesie? Con lettura sotto il portico? L’idea le piacque molto e nel settembre del 1979 (pubblicizzato da un manifesto col megafono azzurro) ebbe inizio il mercatino.

Carla Baroncelli

Carla Baroncelli e Maria Giovanna Maioli Loperfido al mercatino del 1981

Carla Baroncelli

Carla Baroncelli con Paola Rossi Gazzoni e un altro partecipante al primo mercatino del 1979

CARLA BARONCELLI

CARLA BARONCELLI – Era l’estate del ’78. Piazza del Popolo. Quel pomeriggio Giovanna mi viene incontro e mi dice: ma tu scrivi poesie? Come tutte le donne, rispondo, le tengo nel cassetto. Me le fai leggere? Ovviamente io la conosco, o meglio conosco la sua voce. Maria Giovanna Maioli Loperfido. L’ho sentita interpretare le poesie di Eugenio Montale e quella sua voce modulata, dolce e dura insieme, come un canto, mi è rimasta dentro. Non so perché mi si sia avvicinata e mai avrei pensato che quell’incontro avrebbe cambiato  il mio futuro. Giovanna estrasse dal cassetto le mie poesie e con la sua voce diede loro la vita. E con essa diede fiducia alla mia scrittura. Una fiducia che non avevo. Divenne la mia mentore.

Giovanna, indomita amante e ‘fine dicitrice’ della poesia, qualche giorno dopo, mi invita ad un incontro con altre poetesse. Ha un progetto in testa. Vorrebbe parlarne con noi. Sedute al sole nel piccolo giardino a casa di Paola Rossi Gazzoni, siamo quattro donne. Oltre a me e a Paola c’è anche Loretta Merenda. E Giovanna con la sua strabiliante e incalzante idea: portare la poesia in piazza. Riempiamo una piazza di poesia. Il prossimo anno. Invitando poeti e poetesse da tutta Italia. Con bancarelle di libri fatti a mano, aggiunge Paola, nelle librerie le poesie sono nascoste. Facciamo un mercatino della poesia! Andrea Zanzotto, ci confida, ha già espresso il suo entusiasmo. Detto fatto. Giovanna è così. Una donna che appare fragile. In realtà forte e instancabile. Stimata. Considerata. Ottiene finanziamenti e permessi. Al nostro gruppetto si aggiunge Isa Mariani e insieme rincorriamo quella donna che non si ferma mai. Trainate dalla forza che ci trasmette. Per ascoltare poesie nascoste. E dar voce alle nostre.

Il 14 e il 15 settembre del 1979 il sogno di Giovanna si mostra al pubblico. Piazza San Francesco si riempie di bancarelle e la poesia si allunga fino al campanile. Il microfono è libero ai versi di chiunque. Quel sogno è stato vissuto, si è trasformato e ingrandito fino a che Giovanna l’ha protetto. Noi quattro facevamo parte di quel sogno che per me continua ancora.

ISA MARIANI

ISA MARIANI – Ho conosciuto Giovanna nel 1979, quando lavoravo a Radio Ravenna Uno nella pubblicità, con vari incarichi, e conducevo una trasmissione insieme ad un’amica. Aveva in mente di creare una manifestazione di poesia e stava coinvolgendo le persone che sarebbero state in grado di realizzare quello che aveva in mente.

Per quanto mi riguarda, credo le occorresse una persona in grado di presentare i poeti, non solo sul palco improvvisato dei portici di piazza San Francesco, ma anche nella trasmissione dell’avvenimento alla radio, appunto Radio Ravenna Uno. Il fatto che anch’io scrivessi penso non lo sapesse, anche se sapeva che collaboravo alla stesura dei testi pubblicitari.

Ad un certo punto mise insieme un certo numero di persone, che costituirono un gruppo, da lei chiamato Tutto Previsto, orecchiando il gruppo fiorentino di Salvo Imprevisti.

Megafono blu
Mercatino

LORETTA MERENDA

LORETTA MERENDA – Col cuore in gola, avevo, in gran fretta, confezionato un libretto con la copertina di cartoncino marroncina e il disegno di un filo bianco, sinuoso e un po’ aggrovigliato che la percorreva da una parte all’altra. L’avevo intitolato ‘Un filo di seta sottile‘ dal titolo della prima poesia. Con lo pseudonimo di Bertilla Collodette, portavo questo libricino, in alcune copie, alla prima edizione del Mercatino della Poesia. Questo pseudonimo doveva salvarmi dalle terribili conseguenze che avrebbe potuto avere la comparsa di questo librino: non accadde assolutamente nulla e la cosa mi incoraggiò.

Fra le bancarelle: autori, autrici, case editrici, ciclostilati, debuttanti, riviste, critici, nomi noti e sconosciuti: era una festa. Al microfono libero ognuno leggeva i suoi testi. Avevo affrontato l’inaudito ed ero piena di entusiasmo. Nacque di lì un gruppo di donne, autrici, poete, attorno a Giovanna Maioli, che amava e conosceva il mondo della poesia, che ci stimava e ci incoraggiava; pur con uno sguardo acutamente critico ci guidava e ci promuoveva.

Continuai a scrivere e, con Paola Rossi, a fare librini e quadernini: era la ‘Bancarella di Editoria a mano’, a cui approdarono tante autrici e autori, che non hanno più smesso scrivere. È stata un’epoca che ha cambiato le nostre vite. Grazie Giovanna!

Brill

E TUTTI GLI ALTRI

Rovistando fra i materiali delle varie edizioni del Mercatino della Poesia, della ‘Bancarella di Editoria a Mano’, e dei loro effetti collaterali, abbiamo trovato tanti poeti e poete che hanno condiviso con noi quell’aria carica di poesia. Alcuni nomi già famosi, altri lo sono diventati, e molti sono tornati nel silenzio.

Gregory Corso, Andrea Zanzotto, Vivian Lamarque, Tonino Guerra, Jolanda Insana, Attilio Lolini, Maria Luisa Spaziani, Roberto Roversi, Stefano Benni, Sebastiano Vassalli, Piero Santi, Antonietta dell’Arte, Silvia Batisti, Mariella Bettarini, Davide Ceccon, Lucia Munna, Tommaso di Francesco, Loris Pellegrini, Antonio Ricci, Alberto Cioni, Anna Liverani Barberini, Ivano Marescotti, Franco Costantini, la rivista e le tante pubblicazioni di Forum Quinta Generazione, Tonino Urgesi, la Tartana degli Influssi, Anna Laura Fiorentini, Marika Larocchi, Angela Marchionni e Gabriella Cappelletti, Vito Riviello, Valerio Magrelli, Francesco Montanari, Paolo Casadio, Luca Donelli, Gianni Benati, un Gruppo di Scrittura di Bologna con ‘piccole scatole’ di Gabriella, Paola, Anna, Angela, Marzia e Mariagrazia; Guido Vicari, Il Collettivo Valore d’uso, gli autori e le autrici dei Quaderni di Nuovo Ruolo, i Quaderni di Discorso Diretto gli autori e le autrici raccolti in By Logos, nell’’Annuario della Incongrua Attesa, o in Artificina, la rivista ‘Po. Etica. Mente’, Amelia Rosselli, Biancamaria Frabotta, Gianni Toti, la rivista Arteviva, il periodico Poetical, i quaderni di ‘dalle cantine’, la Guida poetica italiana, Il Giornale di poesia l’incantiere, la rivista Salvo Imprevisti, il foglio La rivolta degli straccioni,  Paolo Galletti, Corrado Costa, Maria Laura Antonellini, Davide Argnani, il bimestrale Contrappunti di Scrittura, Mariagrazia Veggi, Antonio Marchetti, Piero De Giovanni, Ida Giorgioni Medri, Eugenio Vitali, Tolmino Baldassarri, Carla Baroncelli, Isa Mariani, Loretta Merenda e tanti altri e altre ancora. Dalle vecchie carte è saltato agli occhi Molly Brill, il giornalino della Bancarella di Editoria a Mano, ideato da Paola Rossi Gazzoni, nonché il suo megafono azzurro, mitico simbolo del Mercatino. Giovanna ha ascoltato e incoraggiato tutti e tutte noi.