Ravenna. ‘Incanto’ Dante’, letture della Divina Commedia con la musica dell’Orchestra della Basilica di San Francesco

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Domenica 4 luglio alle ore 19:30, presso la Basilica di San Francesco di Ravenna, Il Centro Dantesco dei Frati Minori Conventuali e la Cappella Musicale della Basilica daranno vita alla quarta serata della stagione 2021 di “Incanto Dante”, la rassegna che combina letture tratte dalla Divina Commedia con musiche e immagini in grado di donare una magia sempre nuova ai testi di Dante. Nel corso dell’appuntamento, dopo una breve introduzione di Iacopo Gardelli, gli attori Sara Masotti e Lorenzo Carpinelli leggeranno i canti XIX – XX – XXI – XXII del Paradiso.

All’inizio Dante si trova nel sesto Cielo di Giove. L’autore vede, davanti a sé, un’aquila con le ali aperte formata dagli Spiriti Giusti. Essi cominciano a parlare e ad intonare una melodia che solo i beati possono comprendere. In quel momento, però, Dante è colto da alcuni dubbi riguardo la salvezza e la giustizia divina. Le anime, che conoscevano già la sua domanda, rispondono ai quesiti e risolvono le sue incertezze. Nel canto successivo, senza cambiare ambientazione, Dante incontra gli spiriti che formano l’occhio dell’aquila. Si tratta, tra gli altri, di David, portatore dell’Arca dell’Alleanza e dell’imperatore Traiano. Dopodiché l’aquila, il cui splendore aumenta sempre di più, continua il dialogo con il Poeta parlando di fede e predestinazione. Una volta terminata la conversazione, nel canto XXI, Dante e Beatrice ascendono al settimo Cielo di Saturno. Lì vedono un’interminabile scalinata d’oro. Mentre il mortale (ma reso immortale dalla sua opera) cerca invano di scorgerne la fine, si imbatte nelle anime dei contemplanti. Una tra tutte si avvicina ai due. È Pier Damiani che, dopo aver risposto alle domande, gli racconta della sua vita al monastero di Santa Maria in Porto di Ravenna.

“In quel loco fu’ io Pietro Damiano,/E Pietro Peccator fu’ ne la casa /Di Nostra Donna in sul lito adriano.”

Nel frattempo altri contemplanti si posizionano attorno alla figura del santo e, senza che Dante comprenda il motivo, emettono un grido simile ad un tuono. Così si apre l’ultima lettura della serata: Beatrice spiega che il grido rappresenta la vendetta divina contro la corruzione della Chiesa che, a tempo debito, giungerà sulla Terra. A quel punto si presenta San Benedetto da Norcia. Egli condanna i degeneri e assicura che la punizione di Dio non tarderà ad arrivare. Improvvisamente, con un movimento velocissimo, Dante si ritrova nel Cielo delle Stelle Fisse al cospetto della Costellazione dei Gemelli. Qui compone un inno supplicando gli astri perché possano aiutarlo a descrivere la parte finale del Paradiso.

L’Orchestra della Basilica di San Francesco si occuperà di accompagnare le letture di Masotti e Carpinelli. Le immagini, tratte dalle pubblicazioni conservate presso la biblioteca del Centro Dantesco di Ravenna, verranno proiettate sullo sfondo per aumentare il trasporto e la suggestione.

Il coordinamento relativo alla scelta dei brani e dei lettori è a cura di Chiara Lagani di E-production/Fanny&Alexander – Menoventi

Ingresso a offerta libera.

Per informazioni: cappellamusicalesanfrancesco@gmail.com.

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