A Faenza salgono sul palco gli Strumentisti del Teatro alla Scala con il compositore Gabriel Prokofiev, nipote del noto Sergei

È un concerto a tre anime quello di domenica 5 settembre alle ore 21.00 nella Chiesa di San Francesco di Faenza. Sul palco gli Strumentisti del Teatro alla Scala, formazione da camera composta da musicisti dell’Orchestra del Teatro alla Scala, insieme alla voce di Daniela Pini, da pochissimo premio alla carriera all’Emilia Romagna Festival, e al direttore del festival stesso, il flautista Massimo Mercelli. In programma musiche del periodo barocco, con una prima assoluta del poliedrico compositore Gabriel Prokofiev, nipote del noto Sergei, che parteciperà al concerto per presentare al pubblico il brano Dante di fronte al verde prato del Limbo.

Una serata il cui programma si muove attraverso alcuni culmini della musica barocca, periodo di grandissima innovazione e di virtuosi strumentisti come Giuseppe Tartini, che nel suo Concerto in sol maggiore per flauto e orchestra costruisce una briosa ed indimenticabile melodia per flauto. Un componimento che, nonostante aspiri regole matematiche dalla materia musicale, dimostra una sensibilità innata, culminante nel finale del secondo movimento dove la musica è così eterea da evocare paesaggi fiabeschi. L’ordine e la simmetria sono protagoniste anche dell’Altra aria del Vagante dal Juditha triumphans devicta Holofernis barbarie di Vivaldi, una musica rigorosa eppure mossa da una esuberanza esistenziale, è musica gioiosa che celebra la vita e la libertà. Vita, morte e passione sono anche gli elementi che hanno reso immortale La Follia di Corelli, una delle opere più trascritte di tutti i tempi, in questo caso dalla felice mano di Francesco Geminiani, compositore lucchese che studiò nella scuola di Corelli ampliandone le conseguenze teoriche e portandosela con sé nella Londra di Händel.

Suddivide in due il programma Dante di fronte al verde prato del Limbo del compositore contemporaneo Gabriel Prokofiev, in prima esecuzione assoluta con commissione di Emilia Romagna Festival. Un brano che si inserisce in quel percorso di rinnovamento degli stili musicali classici attraverso la contaminazione con linguaggi moderni, in particolare col DJ set.

Vivaldi torna nel programma della serata con il magnifico dialogo tra flauto e voce: l’aria Sol da te, mio dolce amore dall’Orlando furioso, nel quale i due strumenti s’intrecciano simulando un dialogo interiore tra i dubbi d’amore della protagonista e i suoi sentimenti, rappresentati dal flauto. Contrappunto e voce, anche qui di nuovo rigore e tepore, musica ragionata ma che accarezza l’orecchio, il celebre Salve Regina di Nicola Porpora è uno degli apici della scuola napoletana.

Sul palco, ad accompagnare la voce di Daniela Pini le cui doti vocali ed interpretative portano avanti la tradizione lirica della Romagna di Ebe Stignani, Pia Tassinari e Giulietta Simionato, Massimo Mercelli, flautista che al mondo vanta le più importanti dediche e collaborazioni con i maggiori compositori, e gli Strumentisti del Teatro alla Scala. Il repertorio eseguito dalla formazione dell’Orchestra del Teatro alla Scala, è lo specchio fedele della qualità di tutti i musicisti che ne fanno parte, dai quali emergono caratteristiche musicali timbriche e di fraseggio uniche nel panorama musicale delle formazioni da camera.

 

INGRESSO

Ingresso Intero I settore € 20 – II settore € 16
Gratuità fino a 10 anni

 

PROGRAMMA

FRANCESCO DURANTE

Concerto grosso n. 2 in sol minore

 

GIUSEPPE TARTINI

Concerto in sol maggiore per flauto e orchestra

 

ANTONIO VIVALDI

Altra aria del Vagante da Juditha triumphans devicta Holofernes barbarie, oratorio in due atti RV 644

 

GABRIEL PROKOFIEV

Dante di fronte al verde prato del Limbo

Prima esecuzione assoluta con commissione ERF

 

FRANCESCO GEMINIANI

Concerto grosso sulla sonata La follia di Arcangelo Corelli

 

ANTONIO VIVALDI

“Sol da te mio dolce amore” da Orlando Furioso, dramma musicale in tre atti RV 728

 

NICOLA PORPORA

Salve Regina in fa maggiore per contralto, archi e basso continuo

 

GRAZIE AL SOSTEGNO DI

CON. Am, Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna

 

IN COLLABORAZIONE CON

IN TEMPO 2021

 

CURRICULA ARTISTI

Daniela Pini è laureata presso l’Università di Bologna in Lettere Moderne, con tesi in storia della musica e successivamente in Beni Culturali, col massimo dei voti, ha studiato canto con il M° Angelo Bertacchi.

La duttilità vocale di Daniela Pini le permette di spaziare tra diversi stili che vanno dalla musica barocca alla musica contemporanea ed ha in repertorio oltre 60 titoli.

Tra i numerosi ruoli che l’hanno vista protagonista citiamo Angelina ne La Cenerentola di Rossini (tra gli altri Opera Theatre di Seattle USA, Cartagena Colombia, Opera di Francoforte, Comunale di Bologna, Verdi di Trieste, Lirico di Cagliari, Teatro Regio di Torino); Cherubino ne Le nozze di Figaro (Suntory Hall Tokyo), Alcina ne L’Orlando furioso di Vivaldi (Opera di Francoforte, Champs Elisée Parigi, Budapest, Barbican Hall Londra), Romeo ne I Capuleti e Montecchi di Bellini (Filarmonico di Verona), Isabella ne L’Italiana in Algeri di Rossini (Comunale di Bologna, Regio di Torino, Verdi di Trieste), Dorabella nel Così fan tutte di Mozart (tra gli altri New National Theatre di Tokyo), Clarice ne La pietra del paragone di Rossini (Regio di Parma), Melibea ne Il viaggio a Reims di Rossini (La Monnaie di Bruxelles) e molti altri.

Il suo repertorio sacro comprende, tra i più famosi, il Salve Regina di N. Porpora, lo Stabat Mater e il Salve Regina di G. B. Pergolesi, la Petite Messe Solennelle e lo Stabat Mater di G. Rossini, il Requiem di W. A. Mozart e la Missa solemnis in re maggiore di L. Beethoven, il Messiah di G. F. Handel, lo Stabat Mater e il Gloria di A. Vivaldi, Stabat Mater di A. Dvorak.

Ha lavorato con direttori quali R. Muti, R. Abbado, Y. Temirkanov, D. Oren, E. Pidò, D. Renzetti, R. Frizza, P. Arrivabeni, K. Martin, J.C. Casadeus, C. Scimone, A. Battistoni, N. Luisotti, J.C. Spinosi, A. Marcon, M. Mariotti, D. Callegari, G. Noseda, P. Carignani, G. Sagripanti, D. Rustioni, R. Alessandrini, T. Ringborg, S.

Scapucci, e con registi come G. Vick, G. Lavia, D. Fo, L. Wertmuller, E. Scola, P.L. Pizzi, M. Gasparon, D. McVicar, L. Ronconi, H. De Ana, I. Brook, D. Michieletto, J. Font.

Recentemente ha calcato i palcoscenici del Teatro Costanzi di Roma, del Bayerische Staatsoper di Monaco e ha rappresentato l’Italia nel concerto di apertura del 18° Festival delle arti presso il National Centre For the Performing Arts di Pechino.

 

Massimo Mercelli è forse il flautista al mondo che vanta le più importanti dediche e collaborazioni con i maggiori compositori: hanno scritto per lui o ha eseguito le prime assolute di personalità del calibro di Penderecki, Gubaidulina, Glass, Nyman, Bacalov, Galliano, Morricone, Sollima. Allievo di Maxence Larrieu ed André Jaunet, Massimo Mercelli ha intrapreso la carriera di solista e suona regolarmente nelle maggiori sedi concertistiche del mondo:a diciannove anni diviene primo flauto al Teatro La Fenice di Venezia, vince il “Premio Francesco Cilea”, il “Concorso Internazionale Giornate Musicali” e il “Concorso Internazionale di Stresa”. Suona regolarmente nelle maggiori sedi concertistiche del mondo. Direttore artistico e fondatore dell’Emilia Romagna Festival, dal 2001 fa parte del comitato direttivo della European Festivals Association (EFA) e nell’aprile 2011 è stato eletto vice presidente della prestigiosa associazione europea, carica che ha mantenuto fino al 2017.

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