Faenza. MEME Festival inizia il 14 ottobre con “Se questo è Levi – I sommersi e i salvati” di Fanny & Alexander

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L’edizione 2021 di MEME Festival inizia giovedì 14 ottobre alle ore 21 nella Sala del Consiglio del Comune di Faenza con I sommersi e i salvati, parte del progetto Se questo è Levi di Fanny & Alexander, progetto che ha valso alla Compagnia ravennate il Premio UBU Progetto Speciale 2019.

Andrea Argentieri, Premio UBU 2019 come Miglior Attore Under 35, veste i panni dello scrittore in un question time, in cui è il pubblico, seduto negli scranni del Sala Consiliare a porre le domande allo scrittore in un incontro a tu per tu che ripercorre l’esperienza del lager per interrogarsi, tutti, sul senso di un’appartenenza comunitaria, sul valore di quell’antidoto all’orrore che risiede nella collettività e nell’assunzione di una responsabilità comune rispetto agli eventi della storia.

Con la regia di Luigi De Angelis e la drammaturgia di Chiara Lagani, I sommersi e i salvati parte dai documenti audio e video delle teche Rai, attraverso i quali Andrea Argentieri assume la voce, le gestualità, le posture, i toni, i discorsi in prima persona di Primo Levi che, a partire dal vincolo di verità che lo ha ispirato nelle sue opere, porta una testimonianza lucidissima, di scrematura della memoria, con la trasparenza di uno sguardo capace di esprimere l’indicibile a partire dal perimetro apparentemente sereno della ragione.

Grazie alla tecnica del remote acting, dell’eterodirezione, Andrea Argentieri compone un ritratto dello scrittore che si basa sulla vertigine di una domanda: quanto questa testimonianza è ancora urticante e capace di parlarci tramite la sensibilità di un attore che si lascia attraversare dai materiali originali a noi rimasti di quello scrittore? Può l’epifania di una voce, di un corpo-anima, imprimendosi nel corpo di un attore molto più giovane del modello-impronta che persegue, far sgorgare in maniera ancora più cogente la potenza e la necessità della sua testimonianza? Se questo è Levi è un ritratto d’attore, il tentativo di concretizzare l’esperienza del resoconto, a tu per tu con lo scrittore.
Lo spettacolo è a ingresso gratuito su prenotazione a organizzazione@e-production.org e ai numeri 349 7629249 / 349 5824266.

MEME Festival, dopo questo appuntamento iniziale – attraverso spettacoli, concerti, mostre fotografiche e dialoghi – si diffonderà in luoghi diversi della città fino al 13 novembre.
Ideato e organizzato da Menoventi / E Production, con il sostegno del Comune di Faenza e dell’Unione della Romagna Faentina, e con la main partnership di Gruppo Hera, il progetto MEME si accende di un rigoglioso desiderio: l’incontro, a partire dalla sua accresciuta rilevanza in questo particolare momento storico.

La relazione di MEME con la letteratura, iniziata con Se questo è Levi, prosegue il 22 ottobre con l’incontro Io son poi da solo, e loro sono tutti con Paolo Nori alle ore 21 al Teatro Masini (Piazza Nenni 3). L’autore dello straordinario romanzo Sanguina ancora, recentemente edito da Mondadori, dialoga con il pubblico – a partire dal suo incontro con Delitto e Castigo di Dostojevskji – sulla letteratura russa e sulle sue conseguenze, ovvero sui libri memorabili che sono capaci di trasformare un momento qualsiasi in un momento indimenticabile, di consapevolezza rispetto al proprio essere al mondo.

Alle ore 22 all’incontro con Nori fa seguito il concerto per chitarra e flauto “A est dell’oriente” di Donato D’Antonio e Vanni Montanari, che proseguono con il linguaggio della musica la riflessione sulla cultura russa di fine Ottocento, un crinale in cui i compositori sovietici iniziarono a sperimentare nuovi colori fino allora ignoti. Con musiche originali e trascrizioni per flauto e chitarra di autori russi e dell’Est europeo, D’Antonio e Montanari propongono una panoramica di questa feconda irruzione, analoga a quella che Dostojevskji portò nella letteratura.

Il 23 ottobre alle ore 18.30 si passa, quindi, alla fotografia con la mostra Albedo di Enrico Fedrigoli, a cura di Simone Azzoni, negli spazi del Museo Carlo Zauli (Via della Croce 6). Uno dei pochi fotografi a lavorare con banco ottico Linhof 10×12, Fedrigoli pone le sue immagini in dialogo con i sacchi di argilla, i forni e i calchi.
Al vernissage di sabato 23 ottobre, il fotografo e il curatore, introdotti da Matteo Zauli, raccontano il cammino per arrivare ad Albedo: una tappa del processo alchemico, un percorso dalla materia reale a quella formale, un passaggio, una trasformazione, un continuo sviluppo creativo tra ceramica e fotografia, visitabile fino al 13 novembre a ingresso gratuito (martedì e giovedì dalle 14 alle 17, mercoledì, venerdì e sabato dalle 10 alle 13).

Sempre il 23 ottobre alle ore 21, MEME torna al Teatro Masini con lo spettacolo Docile di Menoventi, per la regia di Gianni Farina, con Consuelo Battiston e Andrea Argentieri. Docile è una fiaba dei nostri tempi che racconta di Linda Barbiani, che non ha vinto ricchi premi alla lotteria della nascita: la dea bendata le ha assegnato umili origini e nell’umiltà è cresciuta, imparando l’arte del non lasciare traccia, dell’accontentarsi, di quella remissività che le permette di passare inosservata. Finché un giorno, l’Ufficio di Collocamento le consiglia di frequentare un corso di empowerment, dove incontra una persona che stimola la sua sensibilità e la sua fantasia, la sua possibilità di esprimere un desiderio.

Uno spettacolo-simbolo di Menoventi, che – in un rapporto di sottile complicità con lo spettatore – punta il dito contro l’inasprimento delle disuguaglianze sociali, evidenziando una fragilità che riguarda un’intera generazione.

Appuntamento conclusivo del Festival che anticipa la sezione di MEME dedicata alla formazione è Adunanza, il 30 ottobre alle ore 18 alla Casa della Musica (via San Silvestro 136). Durante il lockdown, infatti, MEME ha ideato e portato avanti tre percorsi on-line per adulti, ragazzi e bambini. Ora, docenti e partecipanti hanno finalmente la possibilità di incontrarsi di persona, in questa reunion che è anche occasione per presentare i nuovi percorsi, questa volta in presenza, che si svolgeranno tra gennaio e marzo 2022.

Dal laboratorio teatrale per bambini della scuola primaria All’Isola che non c’è, condotto da Consuelo Battiston, tra Peter Pan e polvere di fata, al laboratorio di lettura per adulti condotto da Anna Amadori dedicato a I rapporti umani, dal racconto omonimo di Natalia Ginzburg, passando attraverso Mistery, laboratorio di teatro e scrittura per i ragazzi della scuola primaria di primo grado, condotto da Beatrice Cevolani.

Si conclude, quindi, con un incontro che è anche una nuova apertura questa undicesima edizione del Festival MEME, un avvicinarsi agli altri che presuppone sempre una scelta coraggiosa, un darsi tempo di germogliare, di emergere – dopo la quiescenza – con nuovo spirito per soffiare sul mondo la nostra scoperta.

Informazioni e prenotazioni
www.menoventi.com
349 7629249 / 349 5824266
organizzazione@e-production.org

Gli eventi sono a ingresso gratuito tranne l’incontro + concerto (€ 10) del 22 ottobre e lo spettacolo Docile del 23 ottobre (€ 10). Formula abbonamento € 15 per entrambe le giornate.
I biglietti e gli abbonamenti potranno essere acquistati su VivaTicket dall’8 ottobre e in Teatro un’ora prima dell’inizio.
Link per l’acquisto dei biglietti:
https://www.vivaticket.com/it/biglietto/io-son-poi-da-solo-e-voi-siete-tutti-incontro-con-p-nori-a-est-dell-oriente-concerto-meme-festival/166206 https://www.vivaticket.com/it/biglietto/io-son-poi-da-solo-e-voi-siete-tutti-incontro-con-p-nori-a-est-dell-oriente-concerto-meme-festival/166206
23 ottobre
https://www.vivaticket.com/it/biglietto/docile-di-menoventi-meme-festival/166205

Abbonamento 22+23 ottobre https://www.vivaticket.com/it/biglietto/abbonamento-meme-festival/166204
Le prenotazioni per gli eventi gratuiti potranno essere indirizzate a organizzazione@e-production.org . Gli spettatori dovranno essere provvisti di Green Pass, secondo le disposizioni vigenti.

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