Polmonite per Riccardo Muti: il Maestro invita i giovani direttori della sua accademia a sostituirlo nel concerto all’Alighieri

Il Maestro Riccardo Muti, a seguito di una diagnosi di polmonite che ha escluso un’infezione da Covid-19, ha dovuto suo malgrado rinunciare ai concerti previsti alla Sagra Musicale Malatestiana e al Ravenna Festival, trasformandoli però in un’occasione per coloro che ha accompagnato alla scoperta della partitura verdiana. Saranno infatti i giovani direttori che egli stesso ha recentemente guidato nel percorso di studio della VII edizione della Riccardo Muti Italian Opera Academy, appena conclusasi alla Fondazione Prada di Milano, a sostituirlo sul podio della sua Orchestra Giovanile Luigi Cherubini per una selezione di brani daNabucco nei concerti in programma al Teatro Galli di Rimini sabato 18 dicembre e al Teatro Alighieri di Ravenna lunedì 20. E se la prima iniziativa del Ravenna Festival nel 2021 – la tournée in streaming della Cherubini e di Muti – ha potuto contare sul sostegno di BPER Banca, quest’ultima si fa partecipe del debutto dei giovani direttori scelti dal Maestro, confermandosi al fianco del Festival.

Giuseppe Famularo ha trent’anni, è nato in Sicilia dove si è diplomato in pianoforte, a Palermo, per poi formarsi come direttore a Milano; il venticinquenne Henry Kennedy si è recentemente diplomato alla Royal Academy of Music di Londra e CJ Wu, 35 anni da Taiwan, si è dedicata al violino prima di studiare direzione a Manchester; mentre è a Vienna che il ventitreenne moldavo Cristian Spătaru, anche compositore, ha completato i propri studi: sono loro i quattro giovani che si alterneranno sul podio a Rimini e Ravenna. Accanto alla Cherubini sarà impegnato il Coro Cremona Antiqua preparato da Antonio Greco e un cast vocale che include Serban Vasile nei panni di Nabucco, Gabriëlle Mouhlen e Francesca di Sauro rispettivamente come Abigaille e Fenena, Azer Zada (Ismaele), Riccardo Zanellato (Zaccaria), Giacomo Leone (Abdallo), Vittoria Magnarello (Anna) e Andrea Vittorio De Campo (Il Gran Sacerdote di Belo).

Nabucco
 è certo l’unico titolo che, nell’immaginario collettivo, possa essere riassunto in una pagina corale anziché in un’aria solistica – del resto, Rossini notò che non poteva definirsi tanto un coro quanto “una grande aria cantata da soprani, contralti, tenori e bassi”. Proprio dal Va’, pensiero sembra scaturire la scintilla che porta tanto alla composizione di quell’opera quanto all’intera parabola creativa del suo autore: “con quest’opera si può dire veramente ch’ebbe principio la mia carriera artistica” affermava infatti Verdi. Dopo un periodo di profonda crisi, sia familiare (la morte dei figli e della moglie) che professionale (il fiasco assoluto de Un giorno di regno), il successo di Nabucco, in scena al Teatro alla Scala il 9 marzo 1842, permise al compositore di riconquistare quel favore di pubblico e impresari che gli avrebbe assicurato la fama di un eroe nazionale.

Gli auguri del sindaco di Ravenna Michele de Pascale e dell’assessore alla Cultura Fabio Sbaraglia al Maestro Muti

“Abbiamo appreso la notizia che il Maestro Muti, a seguito di una diagnosi di polmonite che ha escluso un’infezione da Covid-19, ha dovuto suo malgrado rinunciare ai concerti previsti alla Sagra Musicale Malatestiana e al Ravenna Festival. Giungano al Maestro gli auguri più affettuosi di tutta la comunità ravennate. Quattro giovani direttori recentemente guidati da Muti nel percorso di studio della VII edizione della Riccardo Muti Italian Opera Academy dirigeranno l’orchestra Cherubini al posto suo. Un gesto bellissimo che trasforma una situazione delicata in un’opportunità positiva per fare crescere e valorizzare le giovani generazioni di artisti”.