Ravenna. Gli incontri del Centro Relazioni Culturali tornano a casa, Francesca Masi: “Riportare al centro del dibattito la competenza” foto

Non sono mai cessati, nemmeno in tempi di pandemia, gli incontri del Centro Relazioni Culturali di Ravenna. Ora però c’è una novità, ovvero che gli appuntamenti torneranno dopo anni nella originaria sede del CRC in via Ponte Marino. È proprio lì che il Centro nacque nel 1974 su idea di Walter Della Monica, all’epoca impegnato nella promozione di varie iniziative soprattutto nell’ambito della divulgazione letteraria e dantesca. La riapertura del Centro vedrà al centro del dibattito diverse tematiche, tutte legate alla città di Ravenna ed alla sua cittadinanza.
Primo appuntamento il 4 febbraio con lo storico e critico d’arte Claudio Spadoni che presenterà “Storia d’arte e di critica tra Ottocento e Novecento”, volume che raccoglie i testi scritti dall’autore presentati in diverse occasioni nel Bel paese.

Francesca Masi, responsabile del Coordinamento Scientifico del CRC, fa il punto della situazione in merito a questo importante traguardo: “Innanzitutto mi preme sottolineare che il Centro Relazioni Culturali non ha mai cessato la propria attività in questi ultimi anni. Attività che è continuata -pandemia permettendo- alla Biblioteca Classense ed ora siamo felici per il ritorno alla Sala D’Attorre. Dal 4 febbraio il Centro Relazioni Culturali torna infatti nella sala in cui tutto è nato. Si tratta di un importante ritorno perché le attività riprendono nel cuore della città. Il CRC è nato come strumento a disposizione dei cittadini per consentire l’accesso a strumenti di conoscenza sulla contemporaneità e sulla realtà attuale. In occasione di questo ritorno il Centro cambia il suo programma rispetto a quello degli ultimi anni, molto dedicato alla letteratura in concomitanza con l’Anno Dantesco e quindi della Letteratura su Dante.
A partire dal programma venturo il CRC avrà come argomento all’ordine del giorno l’attualità. Partiremo con l’arte, argomento centrale per i cittadini ravennati, proseguendo poi con il turismo, le infrastrutture, la pianificazione del PNRR, la sicurezza urbana, la rigenerazione, l’ambiente, l’architettura eccetera.

Francesca Masi

Francesca Masi

Il nostro scopo è quello di informare in modo scientifico, favorendo l’incontro della cittadinanza con persone che queste materie le studiano per professione. Riportare al centro del dibattito la competenza, non confinare gli accadimenti e gli aspetti che riguardano la collettività alle chiacchiere da social o “da sentito dire”. Nostro obiettivo è andare a fondo negli argomenti -con chi vuole naturalmente- facendosi ‘prendere per mano’ da chi nel settore ha pubblicato nel corso degli anni ed è passato quindi attraverso una selezione del mondo dell’editoria e degli studi. I nostri incontri hanno un carattere educativo e agli esperti chiediamo di raccontare i loro argomenti in modo da risultare comprensibili al pubblico. Criterio fondamentale è la capacità da parte degli autori di parlare alla gente. La Cultura che si pone come vocazione quello di essere e di divenire sempre più strumento popolare”.