Venti anni del Museo Carlo Zauli: Faenza celebra questo anniversario con tanti eventi dedicati all’artista

C’è anche una visita guidata record da 20 ore

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In quattro lustri è divenuto la quarta istituzione museale della città di Faenza pur essendo un “ente” privato. Si tratta del Museo Carlo Zauli di Via della Croce 6 nel cuore del centro storico, che in questi giorni compie 20 anni, durante i quali ha assunto un ruolo importante nel panorama culturale faentino, a ruota degli storici Palazzo Milzetti, Museo internazionale delle Ceramiche e Pinacoteca Comunale.

Per celebrare la ricorrenza è ormai al via una serie di eventi, molti dei quali già noti e di successo che si snoderanno fino ad autunno inoltrato.

“È un momento emozionante per le mie sorelle Monica e Laura oltre che per me – spiega Matteo, figlio dell’artista scomparso nel 2002 e oggi direttore del Museo intitolato al padre -: uno dei suoi desideri più grandi era che diventasse un centro culturale. Noi abbiamo ridato questa prospettiva, con orgoglio. Questo è un luogo percepito come museo dedicato all’artista, ma anche della contemporaneità; è privato ma è gestito come se fosse pubblico. In questi anni è stata fondamentale la collaborazione con il Comune di Faenza e la Regione Emilia-Romagna che ci hanno sempre sostenuto, ma anche con il MiC e con l’Istituto Superiore per le Industrie Artistiche, cui nostro padre fu legatissimo dopo avere seguito l’invito dell’amico Angelo Biancini”.

Carlo Zauli fu infatti presidente dell’I.S.I.A. dal 1980 al 1984, prima di Andrea Emiliani: in occasione di “Argillà Italia 2022” in settembre saranno dedicati a lui i laboratori della prestigiosa scuola di design, che lo appassionava.

“Nel 1960 fondò la Ceramica La Faenza con oggetti di design – precisa Matteo Zauli -; affermava che grazie al design l’arte poteva entrare nelle case di tutti; delle sue piastrelle se ne occupò pure la rivista ‘Domus’ negli anni ‘60”.

Carlo Zauli è considerato oggi uno dei ceramisti scultori più importanti del Novecento. Pochi mesi dopo la sua scomparsa nel 2002, inaugurò il Museo, che per volere della famiglia, del Comune e di molti partner privati, rendeva pubblico il patrimonio culturale dello studio-atelier del Maestro, e che ancora oggi si pone come tappa di riferimento per la conoscenza e l’approfondimento del suo percorso artistico. Il ventennale del Museo Carlo Zauli non sarà solo celebrazione, ma anche un susseguirsi di eventi all’insegna della vivacità: se ne vuole valorizzare la figura, unendolo alle  sperimentazioni contemporanee attraverso mostre, incontri e progetti realizzati in sinergia con giovani eccellenze che arricchiscono con il loro sguardo la sua ricerca in una visione inedita, come il Collettivo NN, gruppo curatoriale sperimentale, nato dalla collaborazione tra il Museo e quattro studenti dell’Università di Bologna, il cui obiettivo è quello di immaginare e progettare l’evento inaugurale del Ventennale e la mostra su Zauli e la collezione contemporanea ad “Alchemilla”, in Palazzo Vizzani a Bologna; o come  il  Gruppo Fotografia Aula 21 per il Festival dei Calanchi, o come la Camerata degli Ammutinati per il Festival Ossessioni.
La festa inaugurale del Ventennale in programma sabato 28 maggio si comporrà di un momento performativo nel cortile del Museo Carlo Zauli e di un concerto-djset al Clan Destino di Viale Baccarini accanto al MiC, durante il Distretto A Weekend-15esima edizione “Facciamo una robina”, preceduto da un’eccezionale presenza enogastronomica nella cornice della “Cena Itinerante”.

Museo Carlo Zauli di faenza

Matteo Zauli e il sindaco Massimo Isola

Il Collettivo NN ha inoltre ideato una Call e selezionato un progetto artistico che si inserirà al Parco Bucci al fine di creare un ponte tra il Museo e la dimensione pubblica di Faenza, ponendosi in continuità con la presenza delle opere di Carlo Zauli negli spazi cittadini. Nella miriade di eventi programmati e che verranno ricordati puntualmente in prossimità del loro svolgimento vanno ricordate diverse residenze d’artista, seminari, corsi di ceramica di base e, in particolare, il “Festival dei Calanchi” dall’8 al 18 settembre, con l’inaugurazione del Parco Culturale delle Argille Azzurre e dei Calanchi della Romagna faentina. Il progetto ha come obiettivo la valorizzazione della zona geografica dei cosiddetti “calanchi delle argille azzurre”, un’area geografica compresa tra i territori di Faenza, Brisighella, Riolo Terme e Castel Bolognese.

“Perché, se Faenza è una ‘città della ceramica’ lo dobbiamo ai calanchi dove venne scoperto un giacimento di argilla – sottolinea Massimo Isola, sindaco dal 2020 e dal 2010 sempre assessore alla cultura vicino al Museo Zauli -. Il ventennale è il raggiungimento di un traguardo, ancora più ambizioso in quanto proiettato nel futuro. E’ uno dei luoghi della contemporaneità che mantiene la sua freschezza; in altre città progetti somiglianti non sono andati così bene”.

In tema di originalità va ricordato che venerdì 17 e sabato 18 giugno Matteo Zauli assieme allo staff festeggia i 20 anni di apertura del Museo con una visita guidata record che si candida ad essere la più lunga della storia, raccontando tutto, ma proprio tutto, sulle collezioni del museo, sulla sua storia, sulla vita di Carlo Zauli e tanti aneddoti sui suoi collaboratori. Il tutto verrà registrato per arricchire l’Archivio Generale. Il Museo Carlo Zauli è aperto martedì e giovedì dalle 14,00 alle 17,00; mercoledì, venerdì e sabato dalle 10,00 alle 13,00 e dalle 15.00 alle 18.00 in giorni da concordare oltre ad aperture straordinarie in occasione di tutti gli eventi. È possibile fissare visite guidate in altri orari su appuntamento.

Per informazioni e prenotazioni: museocarlozauli@gmail.com; 333-8511042.

Museo Carlo Zauli di faenza

Artisti e staff al Museo Carlo Zauli

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