La BUR Biblioteca Universale Rizzoli ripubblica il romanzo “Quell’estate di sangue e di luna” di Baldini e Fabbri

È da poco uscito per Rizzoli, in una delle collane più classiche e prestigiose del panorama editoriale italiano, la BUR (Biblioteca Universale Rizzoli) il romanzo “Quell’estate di sangue e di luna” di due autori ravennati, Eraldo Baldini e Alessandro Fabbri (quest’ultimo da tempo vive e lavora a Roma). Baldini è noto e affermato romanziere (ha pubblicato, oltre che per Rizzoli, per Einaudi, Mondadori, Frassinelli, Sperling & Kupfer, ecc.), ritenuto maestro di un genere che ha preso il nome da una sua raccolta di racconti, “Gotico rurale”, e prolifico saggista. Fabbri, già vincitore del Campiello Giovani, è oggi, oltre che scrittore, apprezzatissimo sceneggiatore (ha co-firmato, solo per fare qualche esempio, le serie tv “In Treatment”, “Catturandi”, “1992”, “1993”, “1994”, “Il processo”, “Fedeltà” e film come “La doppia ora” di Giuseppe Capotondi, “Il ragazzo invisibile” di Gabriele Salvatores, ecc.).

Il romanzo che hanno scritto a quattro mani, “Quell’estate di sangue e di luna”, uscì in prima battuta per Einaudi nel 2008 ed era ormai da tempo esaurito e introvabile. Da qui la recente acquisizione dei diritti da parte della Rizzoli.

È l’estate del 1969. A Lancimago, paese rurale di poche centinaia di anime, quattro amici undicenni, Enrico, Billo, Valerio e Gianni seguono sui giornali e in tivù la missione Apollo che porterà il primo uomo sulla Luna. Ma sul villaggio, proprio in quei giorni, si scatena un crescendo di eventi strani e terribili. La natura pare ribellarsi o impazzire, mentre aleggiano sui campi i fantasmi di superstizioni dimenticate e di antiche paure. Saranno i quattro bambini, ancor più di altri, a cercare di capire cosa sta succedendo e a fronteggiare qualcosa di potente e di arcaico che pare svegliarsi mentre nello Spazio si impongono i segni ambiziosi della modernità dell’uomo e della sua tecnologia. Ma perché trent’anni dopo, diventato adulto, lo stesso Enrico accompagna a Lancimago il figlioletto? Quale incombenza da non trascurare, quale segreto, quale missione da compiere li aspetta laggiù?

Un romanzo incalzante che si fa leggere tutto d’un fiato, in cui si declina una dimensione millenaria e non manichea del Male, o meglio della Potenza con cui l’uomo da sempre deve confrontarsi.