Lugo torna a teatro con l’Orchestra Cherubini e David Fray sul palco del Rossini: è il giorno della grande riapertura foto

Al concerto il Presidente della Regione Bonaccini, l’Assessore regionale alla Cultura Felicori e il Sindaco di Lugo Ranalli

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Oggi, domenica 15 maggio, nel giorno di Sant’Ilaro patrono di Lugo, Lugo torna a teatro. Dopo tre anni di lavori di restauro, questa sera viene infatti inaugurato il nuovo Teatro Rossini con un grande concerto di musica classica offerto gratuitamente alla cittadinanza e agli amanti di quello (i biglietti sono esauriti) che è il più antico teatro all’italiana dell’Emilia-Romagna. Una data importante per Lugo e i lughesi che attendevano da tempo questo momento.

Ad assistere al concerto il presidente della Regione, Stefano Bonaccini e l’assessore regionale alla Cultura, Mauro Felicori, insieme al sindaco di Lugo Davide Ranalli.

“È sempre un momento di straordinaria rilevanza rendere nuovamente fruibile un luogo di cultura. E questo che si inaugura stasera è un autentico gioiello del nostro patrimonio culturale – ha commentato il presidente della Regione, Stefano Bonaccini – Questo luogo ci ricorda quanto sia importante l’impegno per la cultura. Specialmente oggi, che siamo in una fase di uscita da una pandemia che ha fortemente penalizzato questo fondamentale aspetto del nostro vivere civile, perché i teatri sono un punto di riferimento per tutta la comunità, non sono solo dei contenitori di spettacoli. È quindi con orgoglio che oggi lo riconsegniamo ai cittadini e soprattutto alle nuove generazioni, con l’augurio che questo sia un nuovo, e importante, inizio”.

L’ORCHESTRA CHERUBINI E DAVID FRAY

A inaugurare il palcoscenico del Rossini sarà l’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini con David Fray nella doppia veste di direttore dell’orchestra e pianista solista.

Aprirà il concerto il preludio religioso dalla Petite Messe Solennelle di G. Rossini, a seguire due concerti per pianoforte e archi di J.S. Bach (BWV 1052 e BWV 1055), per concludere il concerto per pianoforte e orchestra n. 24 in do minore K 491 di W.A. Mozart. Il concerto sarà gratuito con prenotazione obbligatoria dei biglietti (massimo 2 a persona). I biglietti saranno disponibili da lunedì 9 maggio presso la biglietteria del Teatro Rossini e da mercoledì 11 maggio alle ore 10 anche sul sito www.vivaticket.com

Teatro Rossini Lugo

DAVID FRAY – Descritto dalla stampa come “esempio perfetto di musicista pensante” (Die Welt) e acclamato per interpretazioni che spaziano da Bach a Boulez, David Fray si esibisce in recital, concerti solistici e cameristici nei principali teatri e sale da concerto di tutto il mondo. Fray ha intrapreso a quattro anni lo studio del pianoforte, poi proseguito con Jacques Rouvier presso il Conservatorio Superiore Nazionale di Musica di Parigi. Ha collaborato con le maggiori orchestre e con illustri direttori. Dopo il debutto negli USA nel 2009 con l’Orchestra di Cleveland, Fray ha ricevuto inviti da orchestre quali Boston Symphony, San Francisco Symphony, New York Philharmonic, Chicago Symphony e Los Angeles Philharmonic, e tenuto recital alla Carnegie Hall, al Lincoln Center, al Park Avenue Armory di New York, e all’Orchestra Hall di Chicago. Si esibisce regolarmente alla Konzerthaus di Vienna, al Mozarteum di Salisburgo, alla Wigmore Hall di Londra, al Théâtre des Champs Elysées e in molte delle più importanti sale da concerto mondiali.

Un posto speciale nel repertorio di Fray è da sempre occupato dalla musica di Johann Sebastian Bach. Di recente, il Théâtre des Champs-Élysées di Parigi ha ospitato il pianista in un ciclo Bachiano comprendente le Variazioni Goldberg, i concerti per due, tre e quattro pianoforti, eseguiti e diretti dallo stesso Fray, e le Sonate per violino proposte assieme a Renaud Capuçon. Quanto alle sue incisioni, pubblicate dall’etichetta Warner, sia le più recenti sia quelle previste a breve sono incentrate su Bach, e propongono tutte le opere summenzionate.

Nel 2021 David Fray ha ideato e presentato la prima edizione di un nuovo Festival, L’Offrande Musicale, a sostegno delle persone disabili, che si terrà annualmente nel dipartimento francese degli Alti Pirenei, sua regione natale. Tra i premi ricevuti da Fray figurano l’Opus Klassik per il concerto innovativo dell’anno 2020, il premio tedesco Echo Klassik come strumentista dell’anno, e il premio al Giovane Talento del Ruhr Piano Festival. Nel 2008 è stato nominato “Artista Emergente dell’Anno” dal BBC Music Magazine. Alla Montreal International Music Competition 2004 Fray ha ricevuto sia il Secondo Gran Premio sia il Premio per la migliore interpretazione di un’opera canadese.

Orchestra Cherubini

ORCHESTRA GIOVANILE LUIGI CHERUBINI – Fondata da Riccardo Muti nel 2004, l’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini ha assunto il nome di uno dei massimi compositori italiani di tutti i tempi attivo in ambito europeo per sottolineare, insieme a una forte identità nazionale, la propria inclinazione a una visione europea della musica e della cultura. L’Orchestra, che si pone come strumento privilegiato di congiunzione tra il mondo accademico e l’attività professionale, divide la propria sede tra le città di Piacenza e Ravenna. La Cherubini è formata da giovani strumentisti, tutti sotto i trent’anni e provenienti da ogni regione italiana, selezionati attraverso centinaia di audizioni da una commissione costituita dalle prime parti di prestigiose orchestre europee e presieduta dallo stesso Muti. Secondo uno spirito che imprime all’orchestra la dinamicità di un continuo rinnovamento, i musicisti restano in orchestra per un solo triennio, terminato il quale molti di loro hanno l’opportunità di trovare una propria collocazione nelle migliori orchestre.

In questi anni l’Orchestra, sotto la direzione di Riccardo Muti, si è cimentata con un repertorio che spazia dal Barocco al Novecento alternando ai concerti in moltissime città italiane importanti tournée in Europa e nel mondo nel corso delle quali è stata protagonista, tra gli altri, nei teatri di Vienna, Parigi, Mosca, Salisburgo, Colonia, San Pietroburgo, Madrid, Barcellona, Lugano, Muscat, Manama, Abu Dhabi, Buenos Aires e Tokyo.

Al Ravenna Festival, dove ogni anno si rinnova l’intensa esperienza della residenza estiva, la Cherubini è regolarmente protagonista di nuove produzioni e di concerti, nonché, dal 2010, del progetto “Le vie dell’Amicizia” che l’ha vista esibirsi, tra le altre mete, a Nairobi, Redipuglia, Tokyo, Teheran, Kiev, Atene, Paestum e, nel 2021, a Erevan, sempre diretta da Riccardo Muti.

Nel 2020 la Cherubini è stata al centro del progetto di Ravenna Festival per il ritorno alla musica dal vivo in Italia dopo il lockdown imposto dalla pandemia da Covid-19; il concerto inaugurale diretto da Muti alla Rocca Brancaleone in presenza di pubblico è stata anche la prima trasmissione in diretta streaming per l’Orchestra. A seguito della nuova sospensione degli eventi con spettatori, la Cherubini e Muti sono stati impegnati con concerti in streaming: due appuntamenti a novembre al Teatro Alighieri – diffusi anche attraverso la partnership con i siti web di El País, Rossiyskaya Gazeta e lo Spring Festival di Tokyo – e, a marzo 2021, in una tournée in streaming che ha toccato Bergamo (Teatro Donizetti), Napoli (Teatro Mercadante) e Palermo (Teatro Massimo). Lo scorso luglio è stata protagonista del concerto diretto da Riccardo Muti nel Cortile d’Onore del Palazzo del Quirinale, in occasione del G20 della Cultura 2021.

La gestione dell’Orchestra è affidata alla Fondazione Cherubini costituita dalle municipalità di Piacenza e Ravenna e da Ravenna Manifestazioni. L’attività dell’Orchestra è resa possibile grazie al sostegno del Ministero della Cultura.

Nel giorno di Sant’Ilaro, il santo patrono di Lugo, Lugo torna a Teatro. La riapertura del Teatro Rossini domenica 15 maggio, in serata, con un grande concerto di musica classica, sarà anche simbolo di una nuova rinascita dopo la pandemia, attraverso la cultura. Come annunciato nelle scorse settimane dal Sindaco di Lugo Davide Ranalli quella primaverile sarà un’apertura singola per festeggiare con la cittadinanza un traguardo tanto atteso. Dall’autunno 2022 il Teatro Rossini sarà pronto a riaccogliere stabilmente al suo interno gli amanti della musica e della prosa.

Teatro Rossini Lugo

IL RESTAURO

Negli ultimi 3 anni il Teatro Rossini è stato oggetto di un vero e proprio restauro, coordinato dal settore Patrimonio del Comune di Lugo in collaborazione con il settore tecnico della Fondazione Teatro Rossini. Dopo l’ultimo, importante intervento del 1986, sono stati realizzati in questi ultimi anni lavori che hanno interessato la riduzione del rischio sismico, l’efficientamento energetico, il rifacimento delle principali condotte dell’impianto di riscaldamento, il potenziamento e l’ottimizzazione dell’impianto illuminotecnico interno ed esterno, il miglioramento del comfort interno, il rifacimento filologico della colorazione della facciata settecentesca, la ristrutturazione integrale del sistema stradale adiacente al Teatro (vicolo del Teatro, Largo Pratella, via Amendola, la parte a ridosso della zona ovest), l’installazione di un sollevatore per gli allestimenti del palcoscenico, il nuovo sipario e nuove attrezzature per gli allestimenti del palcoscenico e le attività relative alla scenotecnica. Inoltre sono state restaurate le raffigurazioni dei palchi di prim’ordine facendo emergere le decorazioni originarie che sono attribuibili, per tipologia di immagini, riquadrature e colorazioni ad alcune modalità pittoriche relative ai palchi teatrali del Bibiena.

L’investimento sostenuto dal Comune di Lugo è stato di circa 2.150.000 euro comprensivi di un contributo della Regione Emilia-Romagna. Per il sindaco Davide Ranalli “la riapertura del Rossini è densa di tanti significati, ognuno di noi potrà trovarci un suo personale senso di ripartenza dopo anni così difficili. Dobbiamo essere orgogliosi di questo grande e accurato lavoro e di avere nella nostra città un luogo di cultura così carico di storia. È il teatro di tutti i cittadini e per questo l’abbiamo curato con grande attenzione e con la consapevolezza di chi sa quanto sia complesso intervenire su un pezzo della storia di una comunità. Continuiamo a lavorare per una Lugo che si prenda cura dei suoi spazi. Il giorno di Sant’Ilaro, la nostra città avrà un motivo in più per festeggiare”.

Teatro Rossini Lugo

Un po’ di storia del teatro

Quello di Lugo è il teatro all’italiana più antico dell’Emilia-Romagna tra quelli in attività. Tra il 1758 e il 1760 vennero costruite le parti principali, su progetto di Ambrogio Petrocchi, a partire dal 1760 i lavori interni come la sistemazione del palcoscenico, della platea e dei palchi furono completati da Antonio Galli Bibiena. Il teatro venne intitolato a Gioachino Rossini nel 1859.

L’inaugurazione ufficiale avvenne nell’agosto-settembre del 1759 con l’opera Il Mercato di Malmantile di Domenico Fischietti, dopo l’innalzamento delle sole opere murarie esterne. Successivamente, il teatro ultimato venne inaugurato durante la Fiera del 1761, con Catone in Utica, dramma musicale su libretto del Metastasio. Al Rossini hanno suonato nel 1813 Nicolò Paganini e Arturo Toscanini nel 1902, fu anche il teatro dove debuttò il compositore lughese Francesco Balilla Pratella. Non solo, una preziosa locandina ritrovata nel 2010 testimonia la presenza in orchestra, e precisamente al cembalo, dello stesso Rossini in occasione dell’opera La nobiltà delusa, rappresentata al Teatro Rossini nel 1806.

Nel corso del Novecento fu adibito a cinema e, pur continuando a mantenere la funzione di fulcro della vita cittadina, conobbe un progressivo declino. Dopo la prima guerra mondiale e durante il ventennio fascista vi si tennero diverse manifestazioni di carattere sociale. Alcuni veglioni danzanti vi furono ospitati ancora nel secondo dopoguerra. Fu proprio il suo ruolo civico ed il ricordo degli antichi fasti a scongiurarne la demolizione, anche se il Teatro venne chiuso al pubblico a metà degli anni ’50 e restò inutilizzato per un intero trentennio.

Il 3 dicembre 1986, a seguito di una raffinata operazione di restauro scientifico affidata all’architetto bolognese Pier Luigi Cervellati e quasi interamente finanziata dal Comune, con il contributo della Regione Emilia-Romagna e dei tre istituti di credito locali, il Teatro Rossini riaprì per altri intensi trent’anni di programmazione, ospitando artisti di fama nazionale e internazionale, fino alla chiusura per il nuovo restauro nel 2019.

Teatro Rossini Lugo

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