Ravenna Festival: Claver Gold incontra l’Orchestra Arcangelo Corelli nella Notte del Rap a Palazzo S. Giacomo a Russi

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Un sofisticato intreccio di rime in bilico tra passione, improvvisazione e rigore compositivo; una formazione di strada e tanti dischi indipendenti la cui scrittura introspettiva e intessuta di citazioni ne ha fatto un affermato storyteller; il confronto con il Sommo Poeta per Infernvum con il collega Murubutu.

Claver Gold è pronto per una nuova e sorprendente sfida: l’incontro con un’orchestra sinfonica. Succede a Palazzo San Giacomo di Russi, per La notte del rap di sabato 25 giugno, alle 21.30, una produzione originale di Ravenna Festival e Woodworm.

La narrazione in presa diretta della quotidianità e le più oscure e inquiete evocazioni da fiaba nordica dell’hip hop di Claver Gold si colorano delle tinte e degli impasti degli strumenti classici, quelli dell’Orchestra Arcangelo Corelli affidata alla guida di Carmelo Emanuele Patti che cura anche gli arrangiamenti.

San Giacomo raddoppia domenica 26 giugno con La notte irlandese con il Martin Hayes Trio e i Birkin Tree (Martin Hayes sarà in conversazione con Ciro De Rosa sabato 25, alle 18, nel chiostro del Museo Nazionale a Ravenna). Queste due notti traboccanti di note sono rese possibili dalla collaborazione con il Comune di Russi e dal sostegno di Quick Spa.

Palazzo S. Giacomo Ravenna Festival

Fu “nobile villeggiatura” per i Conti Rasponi, maestosa residenza gentilizia la cui architettura richiama il palazzo dei Farnese a Colorno e quello degli Este a Modena; è il “muraiòn”, il muraglione, per i Romagnoli, con i suoi 84 metri e mezzo d’imponente facciata, dietro la quale si cela il più vasto ciclo pittorico romagnolo fra Sei e Settecento. E per Ravenna Festival? Palazzo San Giacomo è un’isola di musica immersa nella campagna, uno spazio magico disegnato fra l’argine del fiume Lamone, l’antica dimora e il cielo stellato. La storia del Festival a Russi nasce più di quindici anni fa con l’Ur-Hamlet di Eugenio Barba. È stato un colpo di fulmine: da allora Palazzo San Giacomo è uno dei luoghi di spettacolo più amati dal pubblico, che qui ha ballato sui ritmi della taranta e delle balere, ha applaudito artisti come Seun Kuti, Tony Allen, Capossela, Lindo Ferretti, cantato con De Gregori e i Baustelle…un percorso attraverso musiche e canzoni d’autore che continua anche quest’anno.

La ricerca delle parole è fondamentale nel rap di Daycol Orsini, in arte Claver Gold – in breve, perché dire fiore se si può scegliere parole come calicanto o ginestra? L’arte del dettaglio, quindi, per consegnare al pubblico un’immagine nitida, unica; per guidare chi ascolta nelle profondità del racconto. Vicende, sentimenti, sensazioni, frammenti di quotidiano, vite comuni: Claver Gold narra senza giudicare, consapevole che nella saturazione musicale che caratterizza questo millennio l’attenzione dell’ascoltatore è sempre più bassa. Per lasciare il segno e resistere al tempo bisogna investire sulla musicalità e sui significati, con una scrittura sempre più poetica e cantautoriale, e sul confronto con sonorità “altre”, come quelle di un’orchestra sinfonica. Tanto più se a guidare quest’ultima e firmare gli arrangiamenti è Carmelo Emanuele Patti, che sul palco dell’Ariston ha diretto Mahmood e Blanco, Elodie, Sangiovanni, Dargen D’Amico….e che tornerà in scena a Ravenna Festival per un altro appuntamento dalle colorature sinfoniche – quello con La Rappresentante di Lista, il prossimo 16 luglio al Pavaglione di Lugo.

Classe 1986, Claver Gold è nato in un quartiere popolare di Ascoli Piceno. Scopre prima il writing, poi si dedica anima e voce al rap; dal 2007 al 2013 ha vissuto a Bologna, dividendosi tra l’Accademia di Belle Arti e i palchi dei Centri Sociali. Dalla propria esperienza di ragazzo di provincia e dalla frequentazione della cultura hip hop dei tardi anni Novanta, Claver ha sviluppato uno stile lirico che popola i testi di immagini e metafore, trasformando scene quotidiane, sentimenti, problematiche sociali e individuali in drammi vividi di dettagli. Nel 2019 ha vinto il premio “Tonino Carino” come Giovane eccellenza per l’interpretazione cantautoriale.

Per entrambe le serate si rinnova una tradizione molto amata a San Giacomo – gli stand dei cappelletti e della piadina, aperti dalle 19.30. Ai possessori di biglietto per uno dei due eventi sarà inoltre garantito il biglietto a tariffa ridotta (5 Euro) per l’accesso alla mostra Alla Natura, l’azione artistica come ultimo rito magico e salvifico allestita all’interno di Palazzo San Giacomo (e che rimarrà aperta, nelle sere di spettacolo, fino alle 21.30).

Info e prevendite: tel. 0544 249244 – www.ravennafestival.org

Biglietti: posto in piedi 15 Euro (under 18 5 Euro)

L’appuntamento è in diretta streaming su ravennafestival.live

 

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