Ad agosto continua l’Arena Borghesi di Faenza con nuovi film, documentari ed eventi

Dopo un brillante primo mese di proiezioni, il Cineclub Il Raggio Verde si appresta ad affrontare un intenso mese di agosto all’Arena Borghesi Cinema con la seconda parte della programmazione di Finalmente!, il titolo scelto quest’anno per la stagione dedicata alla Settima Arte. Un luglio positivo per la realtà cinematografica, con molti faentini tornati in Arena desiderosi di riabbracciare una tradizione che perdura da oltre quarant’anni. Particolarmente apprezzati i “classici” che hanno segnato la storia del cinema, quest’anno racchiusi all’interno di una rassegna dedicata al metalinguaggio, film che hanno esplorato e analizzato, durante la narrazione, lo stesso linguaggio cinematografico.

Basti pensare che il film inaugurale della stagione 2022, La finestra sul cortile, Alfred Hitchcock, ha fatto segnare il tutto esaurito, in un periodo nel quale le sale cinematografiche stanno affrontando una pesante crisi di affluenza di pubblico, a causa del cambiamento di costumi dettato dalla pandemia.

Proprio sull’onda dei riscontri positivi ottenuti durante il primo mese, la rassegna dedicata al metalinguaggio continuerà anche in agosto con diversi appuntamenti, a cominciare fin dal primo giorno del mese. L’1 agosto sarà infatti proiettato Blow Out, Brian De Palma.

Il 3 agosto L’uomo con la macchina da presa, Dziga Vertov.

Il 15 agosto invece toccherà a quello che Woody Allen ha considerato per molto tempo il miglior film diretto, La rosa purpurea del Cairo.

Il 22 agosto uno dei più iconici film che raccontano il mondo cinematografico: Viale del tramonto, Billy Wilder.

Il 23 agosto il linguaggio metaforico di David Lynch in Mullholland Drive, che sarà proiettato in linua originale, il viaggio musicale e onirico nel rapporto fra due attrici di Hollywood.

Martedì 30 agosto un trittico di film di grandi maestri dell’epoca del muto: Porter, Keaton, Méliès. La grande rapina al treno, La lanterna magica e The Cameraman. Anche agosto saranno serate utili per tornare a recuperare o a rivedere in sala film dell’ultima stagione cinematografica. Dopo averlo scoperto sulle piattaforme di streaming, sarà particolarmente interessante vedere sul grande schermo È stata la mano di Dio (7 agosto), l’ultima fatica di Paolo Sorrentino, trionfatore ai David di Donatello e ai Nastri d’Argento, vincitore del Leone d’Argento a Venezia e candidato all’Oscar.

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È stata la mano di Dio di Paolo Sorrentino

Per quanto riguarda i film apparsi recentemente in sala, il Raggio Verde ha voluto anche quest’anno offrire al proprio pubblico titoli costruiti su grandi produzioni alternati a film appartenenti al circuito indipendente. Fanno sicuramente parte della prima categoria Diabolik (12 agosto), The Batman (19 agosto), West Side Story (21 agosto), film al vertice della classifica incassi degli scorsi mesi. Il remake diretto da Steven Spielberg dello storico musical sarà trasmesso in lingua originale.

Molte le serate in questa seconda parte di stagione dedicate alle piccole e medie produzioni. Film francesi come Tromperie – L’inganno, (10 agosto) Tra due mondi (13 agosto) o l’ultima regia di Ozon È andato tutto bene (18 agosto); film italiani come Il legionario (27 agosto) o Ennio (20 agosto), il documentario dedicato a Ennio Morricone girato da Giuseppe Tornatore, che torna in Arena dopo il grande successo ottenuto dalla serata di luglio.

Tornano anche ad agosto i film d’animazione: da una parte Lightyear (26 agosto), il nuovo film Pixar che narra l’origin story del giocattolo Buzz Lightyear, protagonista della saga di Toys; dall’altra Belle (6 agosto), una realizzazione giapponese che ha ottenuto molto successo in patria, negli Stati Uniti e al Festival di Cannes, con una standing ovation di 14 minuti. La storia di una ragazza, orfana di madre, che all’interno della realtà virtuale di un nuovo social indossa i panni di una cantante amata da tutti, imbattendosi nella ricerca dell’identità di un drago misterioso.

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APPUNTAMENTE SPECIALI

 

I minuti speciali

In agosto saranno tantissimi gli appuntamenti speciali all’Arena Borghesi. Come già anticipato per la rassegna del metalinguaggio, torneranno protagonisti alcuni film che hanno segnato la storia dell’epoca del cinema muto. Saranno due le serate dedicate ai muti musicati dal vivo.

Il 3 agosto Lorenzo Travaglini e la sua musica elettronica hanno raccolto la sfida di musicare L’uomo con la macchina da presa (1929), l’opera con la quale Dziga Vertov, negli anni del passaggio al sonoro, cercò di opporsi al cinema occidentale e hollywoodiano, realizzando uno dei capisaldi del futuro linguaggio cinematografico, pur fallendo nei propri intenti.

Il 30 agosto, al pianoforte di Alceste Neri, invece, il compito di narrare i racconti di Georges Méliès, Edwin Stanton Porter e Buster Keaton. Un viaggio all’interno di un’unica serata dagli albori agli ultimi anni del cinema muto fra La lanterna magica (1903), The Great Train Robbery (1903) e The Cameraman (1928).

I documentari 

Il 3 agosto, inoltre, sarà una serata particolare. In programma infatti una doppia programmazione. Oltre alla visione di L’uomo con la macchina da presa, il pubblico dell’Arena potrà assistere anche al documentario Italia, il fuoco, la cenere, ovvero il viaggio intrapreso da Céline Gailleurd e Olivier Bohler, docenti francesi esperti in cinema delle origini, nel cinema muto italiano, una delle cinematografie più creative degli anni Venti, andata dimenticato con l’arrivo del sonoro.

I documentari saranno d’altronde grandi protagonisti nell’agosto dell’Arena, grazie al progetto regionale Doc in Tour.

Il 2 agosto è in programma La macchia d’inchiostro: la riscoperta di un testo teatrale di Roberto Roversi, mai portato in scena, rappresenta l’occasione per Ciro Valerio Gatto di portare lo spettatore a ritrovare il suo autore, scomparso quasi dieci anni fa. La serata sarà organizzata in collaborazione con Independent Poetry. Il regista sarà presente in sala.

Il 17 agosto sarà la volta di Per Lucio, il ritratto della vita e della carriera di Lucio Dalla raccontato da Pietro Marcello, un bacino infinito di materiali di repertorio pubblici e privati.

L’1 settembre, la serata conclusiva della stagione sarà dedicata a C’è un soffio di vita soltanto, l’esperienza del campo di concentramento di Dachau raccontata da Lucy, la transgender più anziana d’Italia, 96 anni, imprigionata in Baviera dopo aver disertato, o forse perché era “un intruglio scomodo per l’ideologia di purezza della razza nazista”, come la stessa Lucy racconta ai registi Matteo Botrugno e Daniele Coluccini. Gli stessi registi saranno presenti in sala e dialogheranno con Beatrice Bandini, docente del liceo “Torricelli – Ballardini”, con Sara De Giovanni, in rappresentanza del Cassero di Bologna, e con Milena Barzaglia, assessora alle pari opportunità del Comune di Faenza.

L’incontro è inserito all’intero dell’iniziativa Di cosa parliamo quando parliamo d’amore, rassegna di docu-film incentrati sulle relazioni e l’identità di genere, realizzata dagli assessorati alle politiche e cultura di genere dell’Unione della Romagna Faentina in collaborazione con Sos Donna, Il Raggio Verde, Ridotto Teatro Masini, Cinema Europa, Un secco no e Metra.

Altri appuntamenti speciali

Spazio anche ad una piccola produzione faentina, Dinosauri – Due amici, molte strade, una sfida fra i calanchi, cortometraggio nato dalla collaborazione tra il Museo Carlo Zauli e la compagnia teatrale Menoventi, in programma il 4 agosto. Il cortometraggio è ispirato e interamente girato tra i calanchi della Romagna faentina e rientra a pieno titolo all’interno del progetto di creazione di un parco culturale delle argille azzurre, la materia prima alla base dell’arte di molti ceramisti faentini, molto apprezzate in particolare da Carlo Zauli. Sempre la musica sarà protagonista la sera del 5 agosto, quando la S@rti Ensemble, diretta dal Maestro Jacopo Rivani, salirà sul palcoscenico restaurato dell’Arena per un concerto interamente incentrato sulle colonne sonore di Ennio Morricone: da C’era una volta in America a Nuovo Cinema Paradiso, da Metti una sera a cena a Il buono, il brutto, il cattivo.

Tutti i brani in programma sono stati arrangiati da allievi della Scuola di Musica Sarti che hanno partecipato al Laboratorio di Arrangiamento. La S@rti Ensemble è composta principalmente da allievi e docenti della Scuola di Musica Sarti. Presenti in formazione però anche allievi del Liceo Musicale Statale “Canova” di Forlì.

L’8 agosto omaggio a Lina Wertmüller, scomparsa il 9 dicembre dello scorso anno. Il Raggio Verde ha deciso di ricordare la regista romana con la proiezione di Film d’amore e d’anarchia – Ovvero “Stamattina alle 10 in via dei Fiori nella nota casa di tolleranza…” (1973), una storia grottesca e ironica attorno a regime, anarchia e antifascismo, che, al 26° Festival di Cannes, nel 1973, valse a Giancarlo Giannini il premio per la miglior interpretazione maschile.

Il 9 agosto sarà in programma invece un’anteprima dell’Ottobre Giapponese, Onoda – 10.000 notti nella giungla, in lingua originale, film diretto da Arthur Harari, liberamente ispirato alla vita di Hiroo Onoda, soldato di 22 anni all’epoca dei fatti, la Seconda Guerra Mondiale, inviato a Lubang, una piccola isola delle Filippine, addestrato a sopravvivere qualunque cosa accada, con una missione più importante di ogni altra cosa: a Lubang sta per sbarcare l’esercito americano. Onoda ha il compito di scatenare la guerriglia prima dell’arrivo delle truppe nipponiche. L’Impero però si arrenderà poco dopo l’arrivo del soldato sull’isola. Onoda, ignaro degli sviluppi della guerra, continuerà la propria battaglia. Ci vorranno 10.000 giorni prima che il soldato getti la spugna e accetti la fine della Seconda guerra mondiale.

Infine il 29 agosto, con Mamma Roma (1962), si chiude il ciclo di appuntamenti dedicati a Pier Paolo Pasolini, nel centenario della nascita. Nel film Anna Magnani incarna la maternità e la prostituzione in un racconto incentrato sul rapporto tra una madre e il figlio: la prima ossessionata dal miraggio del riscatto morale dopo un passato da tenere segreto, il secondo dedito ai furti in una banda di borgatari e innamorato di una donna più grande di lui. Sullo sfondo i primi segni della trasformazione di un Paese che ha iniziato a perdere e corrompere i suoi caratteri originari.

Per info:

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