“Mussolini lettore di Dante”, un saggio di 240 pagine, edito dal Girasole nella collana Fuori dalle Selva, in uscita a dicembre 2022, è l’ultima fatica di Ivan Simonini, saggista ed editore a un tempo. Il libro è destinato “agli amanti della storia applicata alla letteratura” racconta l’autore-editore, che elenca i 31 titoli dei capitoli del suo scritto. Ed è tutto un programma, volto a stupire il lettore.
Così si va da Il premier più cólto dall’Unità d’Italia a oggi? per fortuna con il punto interrogativo a Le mandibole di Mamma Rosa per arrivare al Curioso, eclettico, poliglotta e sciupafemmine. E poi L’aggancio delle avanguardie artistiche, Il Generale Alighieri, Quando il Duce era D’Annunzio, e ancora Bologna, Ferrara, Ravenna: la Marcia su Roma poi La doppia marcia su Ravenna e Aprì il Parlamento come una scatoletta.
Simonini continua con “Ne leggo un Canto ogni giorno al mattino”, E il Duce si eleva a DUX, Come il Regime realizza il Poema… Fascisti sinceri e sinceri comunisti, “Il più grande legislatore vivente”, Pietre parlanti nella Zona del Silenzio e ancora Le ossa di Dante da Bisanzio a Salò, Pound tra Confucio, Dante e Mussolini per finire con un ecumenico Dante è di tutti, anche dei fascisti. E vista la vittoria elettorale della destra post-fascista siamo totalmente al passo coi tempi.
Nella presentazione l’autore-editore ricorda che la Zona del Silenzio di Ravenna l’ha voluta Mussolini. E poi pone al lettore una serie di domande che restano sospese. Le risposte forse si troveranno nel libro di prossima uscita. Quindi il culto del Fascismo per Dante era sincero o calcolato? Dante è stato una fortuna per il Fascismo? Defascistizzare Dante non assomiglia a denazificare l’Ucraina? Dante in politica era uno sconfitto o un preveggente? Cosa unisce l’antifascismo da cassetta e quello da scalata? Si può parlare di “neoantifascismo costituzionale”? Per finire con una domanda dal sapore filosofico: Esiste davvero la parte giusta della storia? “Ho cercato qui la risposta a queste, e ad altre domande, sul fascio prepotente di luci e ombre lanciate dal Ventennio su Dante e la Divina Commedia, e ho visto ombre non meno illuminanti delle luci” dice in conclusione Ivan Simonini.