MUDI. Un museo d’arte contemporanea ospitato nell’iconico Cocoricò di Riccione

Con l’apertura del MUDI (Museo Discoteca) all’interno del celebre Cocoricò di Riccione, un nuovo capitolo si scrive nella storia dell’iconico spazio, tempio della musica. L’inaugurazione di MUDI non è solo un evento, ma l’inizio di una trasformazione continua che unisce passato, presente e futuro dell’arte e della cultura notturna.

Da domenica 19 maggio – giorno di inaugurazione del MUDI – è possibile vedere 29 opere degli artisti: Abraxass, Collettivo Cesura (Luca Santese, Marco Paolo Valli), David Pompili, Fabio Weik, Filippo Sorcinelli, Isabella Nardon, Jacopo Noera, Ka$ap Rocky, Laura Tura, Nic Paranoia, Riffblast, Rocco Trussoni, Sara Leghissa, Sara Scanderebech e Unfollow.
Alcune opere esposte saranno presto disponibili per l’acquisto: i proventi di queste vendite saranno utilizzati per commissionare nuove opere, assicurando così un rinnovo costante e mantenendo il museo sempre attuale e vibrante.

Durante la grande festa di presentazione è stato possibile visitare la collezione nell’ambito di una giornata interamente dedicata al piacere, tema portante di questo primo evento: reale, visivo, sensoriale. Le performance e le attività presenti hanno avuto questo territorio comune, tra musica, ball culture, installazioni interattive e performing art: Filippo Sorcinelli, artista, musicista, profumiere e stilista, ha scatenato i sensi con una performance sensoriale inaspettata. Ad accompagnarlo il collettivo Salò direttamente dall’underground capitolino: un orizzonte sonoro tra psichedelia, noise, avant rock e un gusto spiccato per la performance.

La Furia Film e Sunset Produzioni hanno riportato a casa “Cocoricò Tapes” nel t-room, il documentario di Francesco Tavella che racconta la storia vibrante del locale ai tempi di Loris Riccardi, documentario prodotto con il supporto della Regione Emilia- Romagna e attraverso Emilia-Romagna Film Commission. A rendere il corridoio verso la Piramide un’esplosione di creatività ci ha pensato Sara Leghissa con la sua live poster art. Il Collettivo Colore che già anima le serate del Cocco, da un’idea di Alessandro Arcangioloni (Sky) e Mike Pagliarulo, ha trasformato una stanza segreta in uno spaccato di vita del locale. Il gran finale “Bring it to the Runway” si è tenuto nella Piramide con una performance che ha espresso l’energia e il talento della scena ballroom italiana. Sotto la guida di La B. Fujiko artistic e movement director, si sono alternati spettacolari sfide di voguing, runway e lip-sync in una celebrazione della libertà di espressione ed autodeterminazione. Nel corso della serata c’è stato inoltre il lancio della collaborazione Cocoricò con MySecretCase.

“Sinceramente non ce lo aspettavamo”. Oltre 2000 persone. Un evento unico nel suo genere e “un Museo come l’ho sempre immaginato e sognato” dice il curatore Mike Pagliarulo. 

Un Museo che ha messo d’accordo tutti, ospiti, artisti, istituzioni e giornalisti

Un Museo Divertente. Che presenta arte e cultura in formati nuovi, creativi e innovativi. Dai profumi di Sorcinelli, la musica performante dei Salò, il divertimento educativo e libero di Mysecretcase, il documentario, Cocoricò Tapes, che elogia il passato, e dulcis in fundo la rappresentazione della cultura Ballroom (anni 80, queer, New York city). Le opere che arredano, che comunicano, che arrivano. Una giornata per dimostrare che il pubblico è pronto. Non è così che dovrebbero essere i musei? e se non possono esserlo non dovrebbero farlo forse i club?

Il MUDI è aperto durante tutte le serate del Cocoricò. Aperture speciali saranno comunicate sul sito cocorico.it. Alcune opere esposte saranno presto disponibili per l’acquisto: i proventi di queste vendite saranno utilizzati per commissionare nuove opere, assicurando così un rinnovo costante e mantenendo il museo sempre attuale e vibrante.

L’idea del MUDI è stata interamente concepita e sviluppata da Unfollow Advertising (unfollow.us), con la direzione creativa di Mike Pagliarulo che dirige anche il museo. Questo progetto ha visto la luce grazie a una significativa campagna di crowdfunding lanciata (sempre da Unfollow) nell’aprile 2021 nel bel mezzo del Covid. Questa inaugurazione dà la scusa per ringraziare nuovamente tutti i donatori. Unfollow non si è limitata a finanziare e curare l’allestimento del museo; ha infatti proposto una visione completamente nuova di come vivere la Piramide. Un grazie alla visione dell’imprenditore e titolare del Cocoricò, Enrico Galli, che ha messo a disposizione un palcoscenico così importante e che ha potuto dare un’incredibile visibilità a giovani artisti Italiani.

L’allestimento degli spazi del MUDI è stato curato da LCL Studio (lclstudio.it), noto per il suo approccio innovativo e rispettoso nella realizzazione di allestimenti museali di rilievo internazionale. LCL Studio ha lavorato per creare un ambiente che non solo valorizza le opere esposte, ma anche per trasformare fisicamente la percezione dello spazio, guidando i visitatori attraverso un percorso che è sia fisico che emotivo.

Il MUDI non è un museo tradizionale; è un ambiente dove l’arte incontra la vita notturna in modo dinamico e stimolante. Visitare il MUDI significa immergersi in una realtà dove le opere d’arte sono divertenti, sono opere da vivere. Questo concept si fonda sulla convinzione che l’arte debba essere accessibile e coinvolgente, capace di sorprendere chi viene per la musica ma che può ripartire arricchito da un’esperienza più profonda.

Il MUDI è un omaggio alla visionaria direzione di Loris Riccardi. Non è un museo delle glorie passate, ma un modo di proseguire l’impegno del Cocoricò di essere un fulcro di espressione libera e cultura. Col MUDI, ogni serata sotto la Piramide può trasformarsi in un’esperienza culturale vivace, che combina il fascino della musica con l’arte contemporanea.