“Partigiani fratelli maggiori”, a Castel Bolognese concerto tematico dei Cantosociale

Questa sera ppuntamento musicale nell'ambito delle celebrazioni per il 70° anniversario della Resistenza e della Liberazione

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Questa sera, venerdì 27 marzo, alle ore 21.00 nel Teatrino del vecchio mercato di Castel Bolognese, appuntamento musicale nell’ambito della Celebrazione del 70° anniversario della Resistenza e della Liberazione a cura del Comune unitamente al locale Comitato antifascista. Il concerto tematico Partigiani fratelli maggiori è una proposta di Cantosociale, gruppo musicale proveniente storicamente dalla Lomellina.

Partigiani fratelli maggiori è un concerto-testimonianza delle diverse esperienze di resistenza al nazifascismo nel ricordo di uomini che hanno lottato per la giustizia, per la pace e la libertà. Un percorso narrativo di canti sociali storici, canzoni originali del gruppo, musiche e intensi monologhi costruiti su testimonianze e racconti orali frutto di ricerche del gruppo. Un doveroso tributo all’epica delle gesta partigiane sulle montagne ma anche alle azioni di semplici cittadini che hanno rischiato la vita con il loro quotidiano sostegno. Un lavoro del gruppo di rivalutazione di un repertorio dimenticato, ma anche di vera e propria ricostruzione di canzoni nell’appassionato abbinamento dei versi scritti con musiche originali di atmosfera folk-rock rispettosa della matrice popolare e acustica.

Piero Carcano (voce e autore dei testi) e Gianni Rota (chitarra e flauto) fondano nel 1997 il gruppo Cantosociale dopo diverse esperienze musicali (rock, folk, blues, etnica) realizzate con band emergenti di buon livello come Good Old Boys, Via dalla Pazza folla e gruppi di animazione e teatro musicale come il Rodari Club Trio. L’intento è “cantare e raccontare la Storia e la Gente” attraverso la cultura popolare di oltre un secolo (dall’800 a oggi) presentando canti e poesie in equilibrio tra tradizione orale e letteratura, suoni antichi e moderni, strumenti acustici ed elettrici. Componenti ormai storici del gruppo anche Vittorio Grisolia e Cristian Anzaldi: il primo è da anni protagonista della scena folk italiana, sia tradizionale che progressiva, con importanti gruppi (Bandalpina, Gli Zanni, La Roncastalda). Con violino, mandolino, flauti, cornamuse, ocarina ha aggiunto suoni autenticamente tradizionali permettendo al gruppo di scatenarsi anche in vorticosi e animati girotondi a ballo (monferrine, polche, gighe, mazurche); il secondo chitarrista, bassista e fisarmonicista è ben conosciuto nell’area novarese per aver militato nei migliori gruppi di rock progressivo e di blues. Recentemente il gruppo si è arricchito della presenza di Davide Buratti  apprezzato contrabbassista e bassista di estrazione jazzistica, componente storico del gruppo Navi in Bottiglia.

Il lavoro del gruppo si avvale di fonti orali attraverso le ricerche «sul campo» e le registrazioni provenienti dagli archivi; importante è la collaborazione con l’Istituto Ernesto de Martino di Ivan Della Mea e Cesare Bermani. Il materiale recuperato è importante e riguarda non solo canti della tradizione contadina, in particolare di risaia, ma anche quelli di filanda e soprattutto brani inediti della Resistenza. Per finire non va dimenticato il loro interesse verso la cultura afroamericana che evidenzia il filo comune che lega le diverse espressioni tradizionali, dagli strambotti ai blues, dalla risaia ai campi di cotone.

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