La prima volta di Iván Fischer al Ravenna Festival con la “sua” Budapest Festival Orchestra

Palazzo Mauro de Andrè, venerdì 10 giugno ore 21

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E’ certamente una delle dieci migliori orchestre del mondo, anzi, per il «New York Times» è “forse la migliore”: è la Budapest Festival Orchestra, che venerdì 10 giugno alle 21, ospite di Ravenna Festival, salirà sul palcoscenico del Pala de André diretta da Iván Fischer, il maestro che nel 1983 l’ha fondata. Con un programma che spazia dal composito neoclassicismo di Stravinskij, con le musiche di “Jeu des Cartes”, balletto in tre mani, al colorismo slavo dell’Ottava Sinfonia in sol maggiore op. 88 di Antonín Dvořák, passando per il Secondo Concerto per pianoforte in la maggiore di Franz Liszt, affidato qui a Dénes Várjon, vera e propria star del pianismo ungherese.

 

 

Un concerto che prelude alle atmosfere danubiane che segneranno la Trilogia d’autunno dedicata all’operetta, e che vuole essere un omaggio al dinamismo culturale e musicale della capitale ungherese. Ove appunto ha preso vita questo complesso orchestrale, dapprima legato al festival che anima le sponde del Danubio, poi dal 1992 divenuto l’orchestra stabile di Budapest, impegnata in concerti internazionali ed insignita di premi importanti (tra l’altro due Gramophone e una nomination ai Grammy), ma al tempo stesso protagonista di innumerevoli esibizioni in patria, anche con progetti a sfondo educativo e sociale. Il concerto è reso possibile grazie al contributo di BCC Credito Ravennate e Imolese e Confartigianto della Provincia Ravenna.

 

Iván Fischer, che vanta una consuetudine con le orchestre più blasonate, dalla Filarmonica di Berlino alla New York Philharmonic, dall’orchestra del Royal Concertgebouw di Amsterdam alla Cleveland Orchestra, sul podio dell’orchestra che ha fondato per il pubblico del Festival ha scelto un programma particolarmente accattivante. Che si apre con la musica del balletto “Jeu de Cartes” di Stravinskij. Composta nel 1936 per le coreografie di Balanchine si è presto imposta nelle sale da concerto: un caleidoscopico gioco di rimandi e citazioni tematico-stilistiche che alludono a Ravel, Delibes, Johann Strauss, Beethoven, e soprattutto a Rossini di cui cita alla lettera la Sinfonia dal Barbiere di Siviglia, il cui divertimento consiste proprio nel creare un puzzle dove il bello, come in tutto il Neoclassicismo stravinskijano sta nello smontare e rimontare con magistrale sapienza costruttiva le tessere.

 

Con l’entrata in scena poi del pianista Dénes Várjon, si passerà al Secondo Concerto per pianoforte di Liszt, una composizione a cui, insieme al Primo Concerto, lavorò per molti anni, dall’inizio degli anni Trenta fino a 1857 quando per la prima volta lo presentò in pubblico. E dove rinuncia al virtuosismo “trascendentale” per concentrarsi sulle architetture, in particolari su quel principio della “forma ciclico” che tanto gli era cara, e che qui si esprime attraverso tre principali nuclei tematici, in quello che pur nell’avvicendarsi di vere e proprie sezioni, si dipana come un unico grande affresco, senza soluzione di continuità.

 

Infine, le sonorità slave – quasi una “lingua madre” per la BFO – dell’Ottava Sinfonia di Antonín Dvořák, che la completò alla fine del 1890 e che sempre rimase legato a quella che aveva scritto con l’intenzione di comporre “un’opera diversa da tutte le altre Sinfonie, con idee personali e lavorate in modo nuovo”, quindi cercando di allentare le strutture tradizionali muovendosi verso una dimensione di maggiore libertà, insomma verso il sinfonismo rapsodico professato da Liszt e Wagner. Non approderà al poema sinfonico, ma in questa partitura riversa una luce, una freschezza melodica e una serenità che conquistano il pubblico al primo ascolto.

NAVETTO 
Come per tutti gli spettacoli al Palazzo de Andrè è attivo il servizio navetta straordinario e gratuito – dedicato al pubblico del Festival – che percorrerà 2 volte la tratta Stazione Ferroviaria – Palazzo M. De André con partenza da Piazza Farini alle ore 20,15 e 20,30.
Al termine del concerto due corse riporteranno gli spettatori al capolinea.

Info e prevendite: 0544 249244 – www.ravennafestival.org
Biglietti: da 15 euro (ridotti 12) a 93 euro (ridotti 85)

‘I giovani al festival’: fino a 14 anni, 5 euro; da 14 a 18 anni e universitari, 50% tariffe ridotte.

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