Il labirinto in mosaico di Dis-Ordine a Port’Aurea incontra quello effimero di Alfonsine

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Ultima tappa itinerante per la collezione del Dis-ORDINE A PORT’AUREA. Sabato 6 aprile alle 10.30 inaugura all’Azienda Galassi di Alfonsine l’esposizione che resterà visitabile fino al 7 giugno. Si conclude dove è cominciato l’incredibile viaggio del labirinto in mosaico progettato e realizzato dall’Associazione Dis-ORDINE per il giardino davanti al carcere di Ravenna, all’Azienda Galassi di Alfonsine dove nel settembre 2017 i maestri del Dis-ORDINE hanno realizzato il primo modulo triangolare dell’ormai noto percorso pavimentale in mosaico ispirato al labirinto della Basilica di San Vitale e agli elementi della natura nell’opera di Dante.

 

È dal 2006 che Carlo Galassi, titolare dell’omonima Azienda, collabora con le Scuole d’Arte di Ravenna, fin dai tempi del progetto di arredo urbano per le vie del centro di Ravenna da un’idea dell’allora Dirigente dell’Ufficio Strade arch. Marta Magni. Un progetto pilota che formalizza la metodologia didattica progettuale tipica delle Scuole d’Arte e in particolare degli ex-Istituti d’Arte.

 

All’epoca il punto di incontro tra i progetti degli allievi e la speciale sensibilità dell’imprenditore alfonsinese furono le fioriere della Fornace Francesco Del Re di Tavernelle Val Di Pesa, di cui l’Azienda Galassi è tuttora esclusivista in Romagna, grazie al quale si poté mettere in atto una delle prime collaborazioni tra privati, scuola e Istituzioni. Ma l’inventiva di Carlo è un continuo divenire con sfide sempre più audaci fino al 2010 con l’ideazione del primo labirinto effimero ricavato in un grande campo di mais. E da qui a seguire ogni anno con labirinti dai disegni sempre più articolati, elaborati in collaborazione con l’artista Luigi Berardi. http://www.galassicarlo.com/il-labirinto/.

 

Quest’anno l’occasione unica e imperdibile è l’opportunità per gli ex-allievi delle Scuole d’Arte di Ravenna di far dialogare la grandiosa opera collettiva del labirinto di Port’Aurea, realizzata da 169 artisti e mosaicisti delle ultime quattro generazioni oltre che con il coinvolgimento dei detenuti del carcere di Ravenna, con un nuovo progetto dell’Azienda Galassi: il primo labirinto effimero sospeso del mondo. Un percorso dalle pareti dinamiche realizzate esclusivamente con materiale di recupero e biodegradabile a fianco del più classico labirinto effimero in mais.

 

Ancora un gemellaggio, quindi, per la prima opera musiva pensata in funzione di uno spazio che viaggia prima di essere collocata definitivamente nel luogo per cui è stata progettata, sotto l’egida di un simbolo dagli incanti orientaleggianti che in questa combinazione tra terra e aria si avvicina a forme di arte contemporanea come la Land Art e le suggestioni di un tema, Dante. Il labirinto sospeso, progettato per resistere all’aria aperta almeno 1000 giorni in modo da scandire un tempo dell’avvento fino al 2021, ondeggia sulla composizione in mosaico inducendo una sorta di ebrezza in chi si avventura lungo il percorso.

 

Il Giardino del Labirinto rientrerà a Ravenna a metà giugno circa per l’installazione definitiva, di fronte alla Casa Circondariale in via Port’Aurea, 56, in occasione della Biennale del Mosaico 2019. 

 

Il progetto generale Dis-ORDINE A PORT’AUREA, avviato in accordo con la Direttrice della Casa Circondariale di Ravenna dott.ssa Carmela De Lorenzo e sviluppato in collaborazione con LandShapes di Paolo Gueltrini, si avvale della collaborazione e del sostegno di Ministero della Difesa, Comune di Ravenna (Assessorati Cultura – Ambiente – Politiche Sociali), Regione Emilia Romagna, ORSONI Venezia, Siderurgica Ravennate, CMC e GAMA CASTELLI. http://dis-ordine.it/dis-ordine-a-portaurea/

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