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Comunità energetiche cooperative: Venerdì 10 Giugno convegno al Mercato Coperto Ravenna

Legacoop Emilia-Romagna, Legacoop Romagna e Coopfond organizzano un momento di approfondimento con esperti pubblici e privati 

Risparmiare sui costi della bolletta, promuovere l’uso di fonti rinnovabili, incentivare l’autoconsumo: le comunità energetiche sono uno degli strumenti su cui il sistema Paese punta per superare la dipendenza dalle fonti fossili, come attestano i recenti interventi normativi regionali e nazionali. Da più di un anno Legacoop presidia il tema e venerdì 10 giugno riunirà esperti e istituzioni a convegno per esplorare azioni, opportunità e modalità di attuazione. I lavori si svolgeranno al Mercato Coperto di Ravenna a partire dalle 14,30. 

 

Con l’aiuto di numerosi esperti pubblici e privati verranno affrontati gli aspetti più tecnici: le caratteristiche e le opportunità offerte, i possibili modelli di realizzazione e gli impatti del DL aiuti, gli aspetti giuridici e fiscali della scelta cooperativa, la normativa regionale e gli strumenti finanziari cooperativi a supporto. 

 

Tra i relatori Matteo Serafini (Innovacoop), Michele Benini (RSE spa), Morena Diazzi (Regione E-R), Alessandro Ficchia (Legacoop nazionale) e Paola Bellotti (Coopfond). A portare i saluti in apertura saranno il Sindaco di Ravenna Michele De Pascale, il direttore generale di Coopfond Simone Gamberini e il presidente di Legacoop Romagna Mario Mazzotti. Le conclusioni saranno a cura del presidente di Legacoop Emilia-Romagna Giovanni Monti e del sottosegretario alla Presidenza della Giunta regionale Davide Baruffi. A coordinare i lavori Emiliano Galanti, responsabile del progetto delle Comunità energetiche di Legacoop Romagna.

 

La partecipazione è libera con registrazione obbligatoria a questo indirizzo: https://bit.ly/cecravenna.

 

«Per le sue caratteristiche — dichiara Mario Mazzotti, presidente di Legacoop Romagna — la forma cooperativa è particolarmente adatta alla creazione di comunità energetiche, perché favorisce l’autogestione da parte di cittadini e imprese e riduce il rischio di speculazioni da parte di grandi operatori del settore. Perché si diffondano al massimo, però, serve chiarezza: oltre agli aspetti tecnici che sono attesi nei decreti attuativi della normativa nazionale servirà uno snellimento degli iter burocratici da parte dei vari enti coinvolti». 

 

«Le comunità energetiche sono uno snodo importante per diverse ragioni — osserva il presidente di Legacoop Emilia-Romagna Giovanni Monti —. Coinvolgono attivamente cittadinanza e imprese, fanno parte degli strumenti per la rigenerazione urbana, consentono di utilizzare energia rinnovabile e diminuire l’inquinamento, producono risparmi sulla spesa energetica e, se costituite in forma cooperativa, portano benefici diretti a tutti gli stakeholder».

 

«In Romagna — chiarisce il responsabile del progetto Emiliano Galanti — la raccolta dei dati è partita a marzo in collaborazione con la cooperativa Ènostra di Milano. Da una prima analisi è emerso che le comunità energetiche cooperative hanno già attirato l’interesse di 26 imprese associate, che generano un fatturato complessivo di oltre 800 milioni di euro. Abbiamo ricevuto manifestazioni di interesse da tutti i settori: dalle cooperative braccianti alle sociali, dalle agricole alle edili, passando per la filiera del vino e la raccolta dei rifiuti».

 

 

Legacoop Romagna rappresenta circa 380 imprese associate nelle province di Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini, con un valore della produzione di oltre 6 miliardi di euro, 80 mila soci e oltre 23mila lavoratori.

 

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Ufficio stampa Legacoop Romagna

Emilio Gelosi, cell. 347 0888128 – e.gelosi@legacoopromagna.it

Generico giugno 2022

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