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Riciclare la carta: vantaggi e falsi miti

Ormai da diversi anni, è normale che si faccia una attenzione maggiore a tematiche ambientali preferendo sempre di più prodotti sostenibili che riducono il loro impatto sull’ambiente. Per esempio, da diverso tempo sono spariti i sacchettini di plastica monouso in favore di quelli realizzati in carta oppure in materiale biodegradabile. Si tratta di una scelta ecologica visto che la plastica monouso rappresenta uno dei maggiori inquinanti per l’ambiente naturale (fiumi, mari e oceani compresi).

Il riciclo delle materie prime va di pari passo con la scelta di prodotti come quelli elencati sopra. Si tratta di due aspetti che aiutano la sostenibilità ambientale perciò il riciclo di prodotti come la plastica, l’alluminio ma soprattutto la carta, riveste un ruolo estremamente importante. Riciclare la carta e gli altri materiali rientra nelle attività di gestione dei rifiuti e conseguente valorizzazione, alimentando la cosiddetta economia circolare. Anche la carta per la stampante laser all’ingrosso ed al dettaglio può esser riciclata in maniera da non gravare su materie prime vergini. Grazie alla raccolta differenziata fatta correttamente, diventa possibile immettere nuovamente nel processo produttivo input che altrimenti sarebbe risultato come uno scarto.

Perché preferire la carta riciclata

Oltre ad aiutare l’ambiente e incentivare l’economia circolare, carta e altri prodotti simili presenta uno vantaggio che riguarda in primo luogo le discariche. Infatti, riducendo i rifiuti diretti in discarica, si abbassa il numero e la grandezza delle discariche. Ciò ha a che fare anche con la riduzione dei costi per la gestione delle stesse. Grazie all’introduzione della raccolta differenziata obbligatoria in moltissimi comuni, le quantità di rifiuti dirette in discarica, e tutto ciò ecco che ne consegue come costi ed emissioni dannose per il trattamento, si sono notevolmente ridotte.

Grazie alla raccolta differenziata, si crea nuova materia prima secondaria per tutte le fasi di produzione. La fase di riciclo della carta fornisce fibre di cellulosa senza dover utilizzare quelle derivanti dal legno. Infatti, si riduce l’uso di fibra vergine e anche tutte le emissioni legate alla sua produzione come, per esempio, le emissioni inquinanti per il trasporto del legname. Oltre a queste, si riducono anche le emissioni generate dai consumi elettrici e idrici per estrarre la fibra cellulosa dal legno.

Falsi miti sulla carta riciclata

Sebbene il riciclo della carta sia un’attività ricca di vantaggi, esistono ancora diversi falsi miti e credenze in merito a questa attività. Per iniziare, la carta purtroppo non è riciclabile all’infinito, caratteristica che vanta solo e unicamente l’alluminio, il quale non perde le sue caratteristiche anche se è riciclato centinaia e centinaia di volte. Invece, i processi di riciclo della carta alterano le proprietà meccaniche e chimiche delle fibre di cellulosa.

Come per tutte le operazioni, anche il processo di riciclo della carta produce ugualmente emissioni dannose e rifiuti. Ovviamente, bisogna tenere presente che sono comunque minori rispetto alla produzione di carta da materie prime vergini. Inoltre, questi rifiuti possono essere utilizzati per la termovalorizzazione sebbene esistano ancora pochi impianti in grado di utilizzarli.

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