Link Sponsorizzato

Semi di canapa a colazione, pranzo e cena

L’abitudine di usare semi di cannabis nelle proprie pietanze non è nuova in molti paesi orientali e si sta sempre più affermando in occidente, una volta preso coscienza anche in questi paesi dei benefici per la salute che questo ingrediente può apportare. È così iniziata anche in Europa e negli Stati Uniti la vendita di semi di marijuana online e negli scaffali di molti supermercati, soprattutto quelli biologici, affinché il pubblico possa apprezzarne il gusto e godere delle loro proprietà nutritive.

Una precisazione è d’obbligo quando si parla di semi di cannabis. Come prescritto dalla legge italiana e come d’altra parte è uso nel commercio di questo prodotto, i semi che si trovano in vendita hanno una percentuale di THC, la sostanza psicotropa contenuta nella cannabis, estremamente basso. Una quantità tale da scongiurare il rischio di dipendenza ed assuefazione nonché i risvolti psicoattivi del tetraidrocannabidiolo.

Perché mangiarli?

Quel che dovrete cercare sono dunque il cuore dei semi di cannabis, contenuti in una confezione non trasparente, che li ripari dalla luce diretta. Questo prodotto alimentare, come i semi di canapa da collezione o per la coltivazione, sono molto sensibili alla luce, per cui è consigliabile tenerli in un luogo buio e fresco, non troppo umido. In questa maniera si può essere sicuri che le sostanze nutritive dei semi non si dissipino o si deteriorino, andando a sciupare la forza dei benefici salutari che invece possono veicolare. Inoltre, così facendo, si può preservare il piacevole sapore simile a quello delle noci, evitando che si rovini andando a male o ricoprendosi di muffa.

I maggiori giovamenti per il nostro organismo dipendo dal fatto che i semi di cannabis contengono lo spettro completo di proteine necessarie al nostro corpo e gli acidi grassi polinsaturi, in particolare Omega-3 e Omega-6, assai utili per il corretto funzionamento del nostro sistema cardiovascolare. Come se non bastasse, sono molto ricchi di quei sali minerali come sodio, magnesio, calcio, zinco, zolfo, che costituiscono un apporto basilare per la nostra salute.

Andando più nello specifico, è noto a tutti che il nostro corpo non è in grado di sintetizzare autonomamente molte delle proteine ed è per questo che è necessario introdurle attraverso il cibo. Questi semi hanno un concentrato altissimo di proteine (il 25% delle calorie di ogni seme proviene da proteine), molto più di tanti altri alimenti, tanto che solo 30g di questo prodotto equivalgono alla dose di proteine che si può avere mangiando un pezzo di carne di manzo. Inoltre, le proteine contenute nei cuori di semi sono altamente digeribili, molto più di quelle che si trovano nei legumi. Queste sostanze sono poi fondamentali per il nostro sostentamento, in quanto in assenza di esse si possono avere sintomi di incapacità di apprendimento, di concentrazioni, spossatezza eccessiva, alterazione del sonno, ansietà, inefficienze metaboliche, fino ad arrivare a deplezione dei muscoli.

Come abbiamo accennato, invece, Omega-3 e Omega-6, gli acidi grassi polinsaturi che hanno effetti benefici per il nostro organismo, migliorano la circolazione e il funzionamento del cuore. Queste sostanze vanno a ridurre l’effetto della proteina C-reattiva, che contribuisce all’insorgenza di molti scompensi e malattie cardiache. Nel fare questo, questi acidi grassi vanno ad agire anche sul sistema venoso e arterioso, per favorire il fluire regolare del sangue nei vasi, impedendone le ostruzioni. Questa azione si combina poi con quella di ridurre i trigliceridi e il colesterolo nel sangue, con il risultato di un sistema vascolare estremamente più pulito e sano.

Oltre a vitamine e minerali, che hanno funzioni multiple e disperse nel nostro corpo, i semi di cannabis sono certamente un ottimo modo di assunzione di fibre, che contribuiscono, insieme alle proteine, al funzionamento ottimale del sistema digerente. A questo fine vengono di solito utilizzati la mattina nel latte o nello yogurt con o in sostituzione ai cereali, per assicurare una regolare digestione fin dal risveglio.

Adesso si può

Per lungo tempo gli studi sulla cannabis e i prodotti che derivavano da essa erano proibiti in ragione degli effetti psicotropi del THC, che avevano portato ed escludere qualunque tipo di utilizzo della marijuana. Solo di recente gli studi hanno rivelato molti dei segreti di questa pianta e, soprattutto, delle proprietà nutritive e benefiche che se ne possono ricavare. Per sfruttarne al meglio gli effetti sono stati introdotti dei limiti alla concentrazione di THC che può essere presente nelle infiorescenze, nei semi e anche negli oli ricavati dai fiori, in modo tale da, da una parte, difendere il pubblico dagli effetti droganti del tetraidrocannabinolo e, dall’altra, permettere loro di godere di quanto di buono si può estrarre dalla cannabis.

Il risultato è stato che al giorno d’oggi un po’ ovunque è stato dato via libera al commercio di cannabis light, olio CBD e anche semi di cannabis, come sullo shop online di SensorySeeds.it. I semi usati per fini alimentari, poi, dovranno avere una concentrazione di tetraidrocannabinolo minore di 0,2%, un quantitativo tale per cui non si sprigionano gli effetti psicoattivi, ma vengono ingerite tutte le sostanze nutritive descritte in precedenza. Insaporire i piatti con un tocco originale ai semi di cannabis non è più proibito nel nostro ordinamento e contribuirà a un’alimentazione più sana, andando in aiuto a coloro che hanno scelto una dieta vegetariana e vegana povera di proteine.

Più informazioni su

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di RavennaNotizie, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

  1. Scritto da Torelli Giuseppe

    Il THC non è più drogante di alcol e nicotina avendo in più molte propieta terapeutiche è stato usato per millenni è stato messo fuorilegge solo per il profitto di alcune lobby petrolieri e case farmaceutiche in primis