Fondali, logistica e crisi Libano/Israele al centro dell’incontro tra Mingozzi e gli spedizionieri

Più informazioni su

mercoledì 19 luglio 2006

Preoccupazioni per quanto sta accadendo in Israele e Libano, Paesi con i quali il porto intrattiene importanti traffici, fondali a – 14,50 metri, logistica, infrastrutture attorno allo scalo. Sono questi i temi trattati nel corso dell’incontro tra l’Associazione Ravennate Spedizionieri Internazionali e il Vicesindaco con delega al Porto Giannantonio Mingozzi e il direttivo dell’Associazione rappresentato dal Presidente Giuseppe Benazzi, dal Vice Presidente Claudio Chiarini, e dai consiglieri Riccardo Martini, Geremia Moschini, Giuliano Correale, Fabrizio Lorenzetti, Carlo Facchini nonché dal segretario dell’Associazione Mauro Leoni.
All’ordine del giorno le principali problematiche attinenti lo sviluppo commerciale e infrastrutturale del porto di Ravenna, le problematiche dei dragaggi, dei fondali e della realizzazione delle principali opere previste.
Una prima riflessione ha riguardato il momento di particolare difficoltà che vivono i collegamenti con Israele e il Libano, per la crisi mediorientale in corso e che coinvolge anche agenzie e operatori ravennati, essendo il porto di Ravenna il principale scalo italiano per import -export con il Medio Oriente, nell’augurio che la crisi sopravvenuta sia superata al più presto.

L’Associazione ha poi dichiarato di condividere le priorità sostenute dall’Amministrazione comunale di approfondimento del canale a -14,50, sottolineando però come sia necessario raggiungere i -11,50 nella parte operativa dell’intero bacino portuale; giudicati interessanti anche gli impegni di TCR, SAPIR e CONTSHIP per la realizzazione del nuovo terminal container. Gli spedizionieri, infine, hanno offerto la massima disponibilità affinché si realizzi una forte politica di promozione del porto di Ravenna verso i mercati internazionali nelle merceologie tradizionali e nei container.

Mingozzi ha ribadito come sia intenzione delle Istituzioni e dell’Autorità Portuale colmare le lacune delle infrastrutture esterne al porto, specie di collegamento con i grandi corridoi, che oggi costituiscono un fattore di svantaggio. “L’impegno per i fondali a -14,50 – ha detto Mingozzi – testimonia la necessità del rilancio definitivo del nostro scalo verso infrastrutture in grado di affrontare nuovi mercati per le merceologie più consolidate (cereali, mangimi, fertilizzanti) e per quelli di più recente affermazione (inerti materiali per costruzioni e siderurgici) condividendo il progetto strategico redatto dall’Autorità Portuale, a partire dallo sviluppo del settore dei container per fare di Ravenna il principale scalo dell’Adriatico, la realizzazione di una piattaforma logistica (Distripark) integrata all’ambito portuale, un programma continuo di manutenzioni per mantenere elevata la competitività del porto”.

Mingozzi ha concluso ribadendo la necessità di concentrare l’azione su progetti di valore internazionale, sveltendo ogni procedura, capaci di un reale impatto sul mercato dei traffici portuali, con il concorso di risorse pubbliche e private.

Nei prossimi giorni il Vicesindaco incontrerà sugli stessi argomenti altre Associazioni di operatori del Porto, Confindustria, Gruppo PIR, Marcegaglia.

Più informazioni su