Agricoltura, la Provincia approva un odg per portare il Cer fino alla via Emilia

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Il consiglio provinciale riunitosi ieri si è concentrato sul tema dell’agricoltura, con l’approvazione unanime, tra le altre cose, di un ordine del giorno che chiede ai due Consorzi di bonifica romagnoli di predisporre i progetti per portare l’acqua del Cer fino alle zone pedecollinari, e chiede contestualmente a Governo e Regione i relativi finanziamenti. I costi dell’opera sarebbero di 68 milioni di euro.
La discussione era stata introdotta dall’assessore provinciale alle Politiche  agricole Libero Asioli: "La Provincia, già dal giugno scorso, si è occupata della grave crisi dell’agricoltura. Diverse le iniziative intraprese unitamente alla Regione e ai componenti del tavolo verde provinciale. Si è dato vita da subito a livello regionale ad un tavolo interprofessionale per affrontare con la grande distribuzione la crisi delle pesche. Nell’autunno scorso, insieme al tavolo verde, abbiamo incontrato l’assessore regionale Tiberio Rabboni concordando ogni possibile sforzo a sostegno delle imprese più in difficoltà. L’argomento è stato affrontato anche con i Comuni, e molti consigli comunali hanno dibattuto su questa tematica approvando anche ordini del giorno a sostegno della nostra agricoltura. La Provincia, insieme alla Camera di commercio e al tavolo verde, ha commissionato al prof. Gabriele Canali uno studio sullo stato dell’agricoltura, utile a trovare soluzioni di prospettiva".

L’assessore Asioli ha concluso auspicando che "possa essere nominato rapidamente il nuovo Ministro, e che si intraprenda la strada già auspicata e richiesta dalla conferenza delle regioni all’unanimità per dare vita ad un tavolo interprofessionale a livello nazionale, che affronti con la Gdo il tema della crisi dell’ortofrutta. Occorre inoltre, ha sottolineato Asioli, convocare gli stati generali dell’agricoltura, per dare vita alla Conferenza nazionale dell’agricoltura, per fare nascere un nuovo progetto di sviluppo per la nostra agricoltura, capace di incidere a livello europeo sull’attuale Pac e di orientare la nuova politica agricola dopo il 2013".

Successivamente ha preso la parola Gabriele Canali, docente dell’Alta scuola di economia agroalimentare dell’università Cattolica del Sacro Cuore – sede di Piacenza e Cremona, che ha illustrato la ricerca: "L’agroalimentare a Ravenna nel nuovo scenario competitivo: criticità, opportunità, strategie".

"L’agroalimentare di Ravenna – ha detto il professor Canali – è uno dei sistemi locali più importanti a livello nazionale, soprattutto per le forti interazioni di filiera che qui si sono sviluppate, nel tempo, sia per merito degli operatori e del tessuto culturale e socio- economico sia per il ruolo di accompagnamento svolto dalle politiche e dalle istituzioni. Tuttavia negli ultimi anni anche questo sistema ha vissuto alcune criticità, soprattutto in alcune sue filiere chiave in termini di strategie di filiera, principalmente a causa dei cambiamenti strutturali nelle politiche e nei mercati. Occorre innovare, anche in termini di nuove forme di cooperazione e collaborazione di filiera, in un’ottica di programmazione e di identificazione di linee comuni di intervento". A breve sarà pubblicato il risultato dello studio che sarà a disposizione degli addetti del settore.

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