Fondazione Cassa di Risparmio Ravenna: aperto cantiere Palazzo Guiccioli

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La Fondazione rende nota l’avvenuta apertura del cantiere di Palazzo Guiccioli, di proprietà della stessa, e comunica che è ormai imminente, una volta perfezionato a livello burocratico l’intervento per la “pratica sismica”, l’inizio formale dei lavori edili per il restauro del monumentale Palazzo.

I lavori vengono realizzati esclusivamente da imprese del nostro territorio.
Palazzo Guiccioli, con la ricostruzione dell’ambiente di una dimora dell’800, ospiterà il Museo del poeta Lord George Byron e il Museo del Risorgimento. Si tratta di una importante occasione per creare un virtuoso e innovativo percorso e circuito museale, anche con nuove attività commerciali nel centro storico.

 

Il complesso degli interventi su Palazzo Guiccioli muove risorse per oltre dieci milioni di Euro, e ha inoltre già consentito al Comune di Ravenna, attraverso la vendita del Palazzo che era di sua proprietà, di introitare importanti risorse destinate a rilevanti interventi di interesse pubblico.
I Comitati Scientifici sono al lavoro per il progetto museale che valorizzerà, in ambienti interattivi, un palazzo che ha anche ospitato i principali protagonisti della vita risorgimentale di Ravenna.

 

Inoltre l’Organo di Indirizzo della Fondazione, nell’approvare all’unanimità il documento programmatico previsionale proposto dal Consiglio di Amministrazione, presieduto da Lanfranco Gualtieri, ha confermato priorità ai settori inerenti gli interventi sociali.
La proposta previsionale per il 2015 è stata redatta secondo i consueti criteri di sana e prudente gestione ed in più deve tenere conto delle previsioni contenute nel Disegno di Legge di Stabilità per il 2015, ora in discussione in Parlamento, comportante per le Fondazioni di origine bancaria un fortissimo incremento della tassazione sui dividendi percepiti in corso d’esercizio, con una norma che, se approvata in via definitiva, decorrerà retroattivamente dal 1 gennaio 2014. Ciò comporterebbe per la Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna maggiori oneri fiscali per circa 1,7 milioni di euro per il 2014 e altrettanti per il 2015, il totale delle erogazioni per il 2015 sarà inevitabilmente fortemente condizionato dalle decisioni del Parlamento relative alla tassazione sui proventi delle Fondazioni.

 

La Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna è un soggetto non profit, privato ed autonomo, che svolge attività filantropica in continuità con le attività svolte dalla Cassa di Risparmio di Ravenna dal 1840, costantemente consolidando il suo patrimonio, diversificandolo secondo criteri prudenziali di rischio ed erogando contributi, in circa 24 anni, per oltre 114 milioni di euro (oltre duecentoventotto miliardi delle vecchie lire).
Questo è avvenuto anche nei sei anni di crisi profonda che abbiamo alle spalle.

 

La Fondazione eroga rilevanti risorse economiche ad altri soggetti non profit, privati o pubblici, per dare sostegno all’integrazione sociale degli anziani e dei soggetti più deboli, al volontariato, al sistema scolastico, allo sviluppo culturale e civile dei nostri territori. Penalizzare le Fondazioni significa togliere risorse economiche indispensabili per l’università, per le strumentazioni socio-sanitarie, gli adeguamenti informatici delle scuole, per il turismo e l’arte e soprattutto per le categorie più svantaggiate e ”invisibili” per la crisi e alle quali la mano pubblica non è più in grado di provvedere da sola.

 

La Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna partecipa, innanzitutto, al capitale di una banca ben gestita che distribuisce dividendi ininterrottamente da oltre 20 anni senza che in tale periodo la Fondazione abbia dovuto sottoscrivere alcuno dei quattro ingenti aumenti di capitale effettuati dalla banca ben prima della crisi.
Il nuovo Documento Programmatico Previsionale mostra l’impegno che la Fondazione Cassa rivolge in campo sociale, ancor più in un momento economico così difficile. Nel 2015 la Fondazione rappresenterà comunque, con le sue erogazioni, un fondamentale punto di riferimento nel sostegno alle iniziative sociali, assistenziali, educative, culturali e del volontariato, tutte tese a sostenere lo sviluppo sociale.
 

 

Come sottolineato dal Presidente Lanfranco Gualtieri, “in tempi sempre più difficili, la Fondazione prosegue a vantaggio del nostro territorio un ciclo di positività. Ora le norme della Legge di Stabilità, se confermate in legge dello Stato, rischiano di colpire proprio il ruolo sociale che la Fondazione orgogliosamente svolge da 24 anni. Chiediamo una mobilitazione a tutti i soggetti pubblici e privati che in questi anni hanno sempre utilmente collaborato con noi, a far sentire la loro voce, in tutte le sedi, a sostegno del ruolo indispensabile per lo sviluppo che le Fondazioni vogliono continuare a svolgere”.

 

“Con gli interventi realizzati in questi 24 anni – ha concluso il Presidente Gualtieri – nei campi della cultura, della educazione e dell’istruzione, della salute, dell’assistenza alle categorie disagiate e della pratica sportiva, abbiamo incrementato le buone pratiche di educazione alla legalità e ai valori della convivenza civile; nel qualificare meglio i servizi sociali e sanitari non ci siamo sostituiti all’intervento pubblico, ma abbiamo voluto contribuire alla evoluzione tecnologica e scientifica del mondo ospedaliero nell’ottica di una solidarietà attiva. Oggi c’è un’economia privata che ha bisogno di essere rinnovata e sostenuta. Ma esiste anche un’economia civile, una economia di reciprocità, che ha bisogno di essere sorretta quanto l’impresa privata, perché produce relazioni, valori condivisi e accompagnamento dei soggetti più deboli ad una condizione di maggiore civiltà, in breve il “valore” che la Fondazione ha aggiunto sul territorio”.

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