Stabilizzazione di 79 precari: accordo Nidil Cgil, Formart e Confartigianato

Galeotti (Nidil provinciale): "Proponiamo un modello sociale ed economico, alternativo al modello del Jobs Act"

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Nei giorni scorsi Nidil e Cgil Emilia Romagna, Formart e Confartigianato Emilia Romagna, hanno sottoscritto l’accordo per la stabilizzazione a tempo indeterminato di 79 lavoratrici e lavoratori che operano attualmente con contratti a tempo determinato e/o in collaborazione a progetto. L’assunzione avverrà dal primo gennaio 2015, è inoltre previsto un accordo conciliatorio per la parte antecedente, in base all’anzianità di servizio presso l’ente di formazione.

L’accordo rientra nel percorso di iniziativa contrattuale avviato dal Nidil e dalla Cgil per superare il precariato e garantire diritti a chi non ne ha. #tutoglioincludo è lo slogan che accompagna la proposta di modello sociale, economico, prevista dal piano per il lavoro della Cgil, alternativa al modello del Jobs Act, con la quale stiamo dimostrando che in questo paese si può cambiare verso ripartendo dal lavoro e dai diritti.

“Questa è la dimostrazione – dice il segretario provinciale del Nidil Cgil Idilio Galeotti – che in questa fase di crisi della politica, dove la maggioranza dei cittadini non va a votare e nella piena crisi sociale e del lavoro, dove sembra passare la logica dei fronti contrapposti (vedi la non possibilità di confronto fra Governo e parti sociali) si siglano accordi che, grazie al confronto fra le parti, vanno a stabilizzare in regione 79 lavoratrici, di cui 8 a Ravenna”.

Estensione dei diritti, superamento della precarietà, applicazione dei contratti nazionali di lavoro, investimenti sulla persona oltre che sul territorio e nei cicli produttivi, rappresentano l’unica ricetta possibile per uscire dalla crisi e ridare prospettive ai giovani di questo paese.

“Per queste ragioni stiamo riempiendo le piazze in questi giorni – dice Galeotti -, per sostenere un futuro dignitoso per chi lavora e per chi il lavoro lo sta cercando. Mentre riempiamo le piazze, facciamo anche gli accordi come quello dei giorni scorsi, inoltre nelle scorse settimane, anche al porto di Ravenna abbiamo siglato un accordo aziendale con la Intempo per gli oltre 140 dipendenti in somministrazione che lavorano al porto, portando miglioramenti sull’organizzazione del lavoro e su altri aspetti legati alla stabilizzazione. Forse non tutti sanno che come Cgil nel suo insieme abbiamo firmato oltre 15.000 accordi, per garantire il mantenimento del posto di lavoro e la tutela del reddito durante la crisi. Siamo sempre più convinti – conclude il segretario del Nidl Cgil – che un altro futuro sia possibile e per questa ragione continueremo a proporre un modello sociale, economico, alternativo al modello del Jobs Act, questo accordo dimostra che si può cambiare verso ripartendo dal lavoro e dai diritti”.

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