Nell’ex discarica di Russi idrocarburi e arsenico alle stelle: lo dice la Calderana srl

Come è possibile che il Comune di Russi abbia reiterato la delibera (la prima era stata annullata dal Tar) con cui trasforma la ex discarica in zona umida, si chiede il Presidente Pesci

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La società Calderana srl con una nota rende noti i risultati dei recenti scavi finalizzati alla redazione di un accertamento tecnico preventivo effettuati nell’ex discarica comunale di Russi di via Calderana e i relativi esiti del finalizzati al monitoraggio del sito e alla macro e micro analisi dei materiali. Calderana srl nel 2007 ha acquisito la proprietà dell’area. Gli scavi hanno portato alla luce diverse tipologie di rifiuti pericolosi e le analisi effettuate hanno evidenziato un altissimo rischio di inquinamento per via del superamento di diversi parametri oltre i limiti di legge. 

 

“Fra gli inquinanti con più alta concentrazione ci sono gli idrocarburi, l’arsenico, il boro, il piombo e altro. – dice il Presidente di Calderana srl Boris Pesci – Tutto questo evidenzia ancor più la necessità e l’urgenza della messa in sicurezza del sito e del risanamento dell’intera area. Nel periodo di attività della vecchia discarica, che risale agli anni Ottanta e risultata successivamente mai autorizzata, sono stati sversati rifiuti di ogni sorta, senza regole e senza controlli. Con l’aggravante che tutto questo è avvenuto senza le dovute autorizzazioni alla stregua di una discarica abusiva come ne sono state scoperte tante in Italia. Per quell’area, la società Calderana srl ha ben precisi e noti progetti industriali con conseguente risanamento, ma il Comune di Russi appena alcuni mesi fa ha reiterato la delibera (la prima era stata annullata dal Tar) con cui trasforma la ex discarica in zona umida, e cioè in zona verde ambientalmente incontaminata. Proprio non comprendiamo come ‘con un semplice tratto di penna’ quale è una delibera comunale, il Comune di Russi, dopo aver gestito la discarica mai autorizzata e piena di materiali e sostanze inquinanti pericolosissimi possa “trasformare” la stessa in “zona umida” senza aver mai adottato preventivamente interventi per la sua messa in sicurezza.”

 

“Per venerdì 8 maggio è convocata presso la Provincia d Ravenna la Conferenza dei Servizi chiamata a pronunciarsi sul progetto di risanamento dell’ex discarica comunale presentato dalla società Calderana srl. – continua la nota di Pesci – Inutile sottolineare che per la società, che tanto ha investito su quel progetto, questo passaggio sia fondamentale; Calderana srl comunque guarda a questo appuntamento con la piena fiducia che le nostre Istituzioni, in primo luogo la Provincia, assieme ad Arpa, Ausl e Comune, sapranno compiere la scelta migliore per il territorio di Russi. A favore del nostro progetto si sono già pronunciati il WWF Ravenna in data 25 febbraio 2011, la Soprintendenza di Ravenna, Ferrara, Forlì-Cesena e Rimini che ha confermato che il sito non è sottoposto ad alcun vincolo o tutela di sua competenza in data 25 marzo 2011 e recentemente anche il Consorzio di Bonifica della Romagna in data 29 aprile 2015. Per parte nostra ci presentiamo all’appuntamento di venerdì certi di aver fatto fino in fondo il nostro dovere. Il nostro progetto, in campo fin dal 2007, coniuga due aspetti rilevanti sotto il profilo ambientale: da un lato rende possibile l’eliminazione dell’amianto principalmente dal territorio della Provincia di Ravenna, dall’altro risolve definitivamente la messa in sicurezza del sito dell’ex discarica. Il tutto senza costi aggiuntivi per la collettività, anzi mettendo in campo due milioni di euro di nuove risorse in un arco di dieci anni: per il Comune di Russi, per i servizi alla cittadinanza e per rendere gratuita la rimozione dell’amianto dai tetti dei residenti. Il nostro progetto guarda al futuro della nostra comunità perché tutti sanno che l’amianto è cancerogeno, che le fibre aerodisperse possono provocare gravi malattie polmonari e che è meglio toglierlo definitivamente e quanto prima dai nostri tetti. Noi abbiamo messo in campo una soluzione concreta, senza la solita retorica che di fronte a problemi complessi (e questo lo è) si ferma normalmente solo all’analisi. Abbiamo presentato un progetto al passo coi tempi, fondato su basi scientifiche solide, che mentre crea lavoro, tutela l’ambiente con un indotto che supera di gran lunga i cinquanta nuovi addetti. E’ un progetto di cui siamo orgogliosi, nel quale crediamo fermamente.”

 

“Contro la nuova delibera del comune di Russi che trasforma, ‘con un tratto di penna’, dicevamo, quella pericolosa discarica in zona verde incontaminata, la società Calderana ha presentato ricorso al Tar. – si conclude la nota di CALDERANA S.r.l. a firma del Presidente Boris Pesci – I giudici amministrativi bolognesi si esprimeranno entro pochi giorni. Noi abbiamo piena fiducia nella decisione della magistratura amministrativa e vogliamo ancora ricordare come a seguito del nostro ricorso la prima delibera del comune di Russi sia stata a suo tempo annullata. La CALDERANA S.r.l. fa parte della società Astra, un consorzio che raggruppa 28 aziende locali, 1.500 persone in campo ogni giorno per la qualità dell’ambiente e la cura di questo territorio. Siamo pronti a mettere a disposizione anche in questa occasione tutta la nostra competenza, esperienza e dedizione. Per questo abbiamo scelto da sempre la strada della chiarezza e della trasparenza verso i cittadini e non abbiamo esitato ad informarli e coinvolgerli in più occasioni assieme alle associazioni del territorio. Convinti che, con questo progetto, non solo il problema di Calderana può trovare finalmente soluzione, ma anzi può diventare un’opportunità per il territorio”. 

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