VACA Vari Cervelli Associati: Lettera aperta alla Giunta Comunale di Russi

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– Libri mai mai visti resti qui.

– Scusate, qui dove?

È ben difficile che una separazione avvenga in modo armonico, cioè veramente consensuale tra le due parti ma l’abbiamo detto e lo ripetiamo: noi vogliamo uscire in punta di piedi, così come eravamo arrivati. Ci sono state 21 edizioni di Libri mai mai visti, a Russi: tutte troppo belle grazie ai concorrenti e ai loro meravigliosi libri manufatti, alle migliaia di visitatori, ai giornali e alle TV che ci hanno seguito e incoraggiato, alla abnegazione di VACA e dei dipendenti comunali, perché oggi si possa anche solo polemizzare. 

 

Quindi la nostra richiesta alla Giunta è quella di fare un semplice bilancio tra le entrate che portano i visitatori di Libri mai mai visti, la pubblicità per Russi che l’evento suscita, il prestigio che ne segue e i costi. Davvero esistono altre manifestazioni, a Russi, che guadagnano pagine nazionali su «La Repubblica» o sul «Sole24Ore», tanto per citare due dei quotidiani più venduti e tacere – un crimine – delle centinaia di pagine del «Resto del Carlino» «Il Corriere» e riviste e supplementi locali, regionali, nazionali? E ci perdonino gli autori dei servizi TV e si dimentichi della visita del presidente del Senato, del patrocinio del medesimo a suo tempo, o delle uscite internazionali della mostra.

Ma passiamo ora alle cifre: l’amministrazione comunale di Russi ha quantificato in €. 3.200,00 il costo dell’uso del teatro, della Chiesa in Albis, del personale di guardiania, ecc. che sommato al contributo di €. 5.000,00 fa la cifra complessiva di €. 8.200,00 (ottomiladuecento), per la mostra annuale di Libri mai mai visti che sta aperta dalla prima decade di dicembre sino a tutta la seconda di gennaio. Sono i 40 giorni che vanno dalla vigilia di Natale alla stagione dei saldi. L’evento quindi costa circa €. 200,00 al giorno. Davvero duemila visitatori non consumano un caffè (€.1,10 cadauno, a Russi, o un cappuccino o un panino e magari qualcuno pure pranza e altri, molti altri, ci hanno chiesto dove comperare e “bel e cot”, o i vini e persino dove dormire)? La Giunta ribadisce quanto avevamo detto nel nostro comunicato: “Il Comune di Russi è impossibilitato a fornire una sede per alloggiare i manufatti che arrivano” e, ovviamente, a portare il contributo al tetto del 50% delle spese. E noi cosa dovremmo fare, se l’affitto è di 5.007 euro, le utenze sopra i 1.000 euro, i premi ne costano più di quattromila (sono venti! il primo è certificato in mille euro, il secondo in 750 e il terzo in cinquecento, più altri sette premi e altri dieci sono i riconoscimenti)? Che fare se ogni anno dobbiamo stampare il catalogo, allestire la mostra, approntare il buffet di libri, convocare le giurie, ecc.? I privati ci hanno dato nel tempo aiuti fondamentali e ci piace ricordarne almeno alcuni: ChicomIga in primis, BCC Ravennate-Imolese, Mercatone Uno, varie tipografie e, attualmente, la tipografia Edizioni Montefeltro, la legatoria Berti di Forlì, la Libreria Antiquaria Tonini di Ravenna e non certo ultima l’assistenza indefessa, in tutti questi 21 anni dello studio “Ratio-consulting” di Russi. E ancora, fu grazie alla Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna che si poté fare, nel 2014, in onore dei 20 anni di Libri mai mai visti un’edizione particolare con il concorso, a Ravenna, alla Biblioteca Classense, intitolata Libri del desiderio con partecipanti da 29 nazioni.

Mentre “Ravenna capitale della cultura 2015” ha finanziato la mostra antologica, a Palazzo Rasponi aperta il 18/12/2015 e chiusa il 31/01/ 2016 (sulle sale strapiene di visitatori il libro delle firme è qui, a disposizione di chi non si arrende davanti al successo delle iniziative culturali). E tutto questo ben di Dio davvero si può buttare alle ortiche per via di una stanza, come – non da quest’anno, ma da anni – andavamo supplicando?

Morale. La nostra associazione è finita in profondo rosso. Pagheremo di tasca nostra il documentato scoperto bancario dovuto esclusivamente alla Mostra concorso dei Libri mai mai visti. Indebitati perché negli ultimi anni, mentre crollavano i contributi dai privati VACA ha ricevuto promesse dal Sindaco d’interessamento per la risoluzione del problema, poi, un pò tardi, la VACA ha capito che non se ne sarebbe mai fatto nulla. Meglio tardi che mai. Un politico di sinistra, di notevole prestigio in Regione, ci ha detto:

– “Non potete farci niente, sulla politica a Russi c’è una specie di congiunzione astrale”.

Forse è vero. Con i più cordiali e affettuosi saluti

 

VACA Vari Cervelli Associati

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