Al Liceo Torricelli-Ballardini di Faenza arriva il progetto Scoop

I ragazzi della 4°BS scientifico stanno progettando la nascita di un’associazione cooperativa scolastica

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Avvicinare i ragazzi al mondo dell’impresa cooperativa attraverso dinamiche di interazione di gruppo e la costituzione di una vera e propria associazione cooperativa che operi all’interno della scuola è lo scopo del progetto Scoop, un percorso promosso da Irecoop Emilia Romagna, sede di Ravenna e Confcooperative Emilia Romagna, che si inserisce all’interno del progetto di alternanza scuola-lavoro dell’istituto scolastico.

A svolgere il progetto è la classe 4° BS del Liceo Scientifico Torricelli-Ballardini di Faenza. Le lezioni in classe, iniziate nel mese di settembre, sono coordinate dallo staff della cooperativa faentina RicercAzione. A gennaio, nel caso in cui la nuova associazione cooperativa progettata dagli studenti verrà reputata fattibile, nascerà ufficialmente all’interno dello stesso istituto.

Durante le 30 ore in classe gli studenti imparano a conoscere la storia e i principi della cooperazione, i meccanismi che permettono la nascita, lo sviluppo e la gestione di un’impresa cooperativa. Si stanno sperimentando nello sviluppo di competenze concernenti l’auto-imprenditorialità e acquisendo elementi e strumenti base di statistica funzionali alla ricerca di mercato.

«Stiamo cercando di creare una associazione cooperativa scolastica ACS che possa offrire servizi utili alla scuola – spiega Lucia Rota Bulò della 4°BS -. I servizi che andremo a proporre saranno: la gestione dei gadget scolastici (felpe, t-shirt, portachiavi, ecc…); uno servizio di supporto allo studio tra studenti attraverso lo scambio di appunti/ripetizioni fra studenti e uno spazio per le recensioni delle gite in cui ogni studente o professore potrà raccontare la propria esperienza. Infine organizzeremo attività extrascolastiche, giornate a tema o attività serali, con la partecipazione di relatori esterni, oppure proporremo film e relativo dibattito».

«Quando ci è stato proposto questo progetto sono rimasto un po’ stupito – racconta Flavio Baccarini – perché siamo l’unica classe del quarto anno a svolgerlo e le prime ore di lezione teorica in classe mi sembravano molto strane. Quando poi abbiamo iniziato a lavorare in modo operativo mi è sembrato utile e interessante».

«Inizialmente ero un po’ titubante perché temevo potesse essere una perdita di tempo – conclude Lucia Piazza – poi ho capito che stiamo creando un servizio intelligente e utile agli studenti. Quando prenderà il via, come ci auguriamo, speriamo possa essere usufruito da tutti e riproposto anche il prossimo anno. Questo progetto è servito molto ad unire la classe, in quanto non eravamo abituati a lavorare in gruppo e soprattutto ci sta preparando al mondo del lavoro».

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