Confcommercio: “Aeroporto di Forlì, seconda pista di Bologna. Così si supera l’isolamento ravennate”

Mauro Mambelli, Presidente di Confcommercio Ravenna ha dichiarato: "Il livello dei nostri collegamenti sono inaccettabili, chiediamo investimenti mirati sul nostro territorio e non su altri territori per averne solo benefici di riflesso"

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I turisti che utilizzano l’aereo come mezzo di trasporto per raggiungere le mete di vacanza sono in aumento. Partendo da questo dato, Confcommercio Ravenna, facendo propria la proposta di Federalberghi Ravenna, lancia la sfida a Regione e Comune. La proposta è di utilizzare l’aeroporto di Forlì, attualmente fermo ma ben strutturato, come seconda pista dell’aeroporto di Bologna. Per farlo non sarebbero necessarie grandi risorse in quanto l’aeroporto di Forlì è dotato di tutte le caratteristiche tecniche per poter partire immediatamente.

L’idea è emersa nel corso del convegnoRavenna: infrastrutture e competitività. L’importanza di un sistema di mobilità e di collegamenti efficienti” che si è svolto ieri presso la Sala Bini di Confcommercio Ravenna. Il convegno fa parte del progetto ‘In viaggio con la cultura’, organizzato da Confcommercio provincia di Ravenna in collaborazione e con il contributo della Camera di Commercio di Ravenna.

Al convegno hanno partecipato Mauro Mambelli Presidente Confcommercio Ravenna e Vice Presidente Confcommercio Regione Emilia-Romagna, Raffaele Donini Assessore  ai Trasporti e Reti Infrastrutturali Regione Emilia-Romagna, Michele de Pascale Sindaco di Ravenna e Manuela Rontini Consigliera Regione Emilia-Romagna e Presidente Commissione Territorio, Ambiente e Mobilità. Presenti anche l’Assessore regionale al commercio e turismo Corsini, il ViceSindaco Fusignani, gli assessori comunali Costantini e Fagnani e il Capogruppo del PRI in Consiglio comunale Mingozzi.

La proposta di puntare sull’aeroporto di Forlì come seconda pista di Bologna si inserisce in una nuova visione della politica dei trasporti aeroportuali e in considerazione del fatto che, come precisano da Confesercenti, “lo scalo bolognese oggi è congestionato e non potrà avere un deciso e ulteriore aumento del transito di passeggeri per come è strutturato. Nell’aeroporto di Bologna  sono transitati lo scorso anno 7.680.000 passeggeri, un numero che impone scelte strategiche. Vicino a noi ci sono esempi in tal senso”.  

La società che gestisce l’aeroporto di Venezia, la Save ha tre piste: oltre all’aeroporto Marco Polo che movimenta 9.624.000 passeggeri annui, gestisce l’aeroporto Catullo di Verona con 2.807.000 passeggeri annui e l’aeroporto Canova di Treviso con 2.634.000 passeggeri annui.

“Se l’aeroporto di Bologna si dotasse di una seconda pista – spiegano dall’associazione di categoria -, cioè Forlì, il potenziale di crescita sarebbe enorme e si creerebbe un circuito aeroportuale, importante per la costa romagnola e per Ravenna, senza investimenti ulteriori”.

“Ravenna in materia di trasporti, stradali, ferroviari e aeroportuali deve fare molto di più – ha detto Mauro Mambelli –. Il livello dei nostri collegamenti sono inaccettabili, chiediamo investimenti mirati sul nostro territorio e non su altri territori per averne solo benefici di riflesso. Molti finanziamenti, prima promessi e mai arrivati, poi sono stati dirottati altrove. Puntare sull’aeroporto di Forlì come seconda pista dell’aeroporto di Bologna è una proposta che può essere realizzata, una scommessa da vincere. Ma prima dobbiamo crederci e poi tutti uniti dobbiamo provarci”.

Rimarcata, inoltre, da parte del Presidente Mambelli la richiesta di un collegamento veloce (treno) per raggiungere da Ravenna il capoluogo emiliano. Sulla questione  dell’aeroporto l’Assessore regionale Donini ha lasciato una porta aperta.

“Come Regione possiamo stimolare una riflessione, non possiamo imporla – ha detto l’Assessore –. Con l’aeroporto di Rimini c’è un’interlocuzione, con Parma c’è una strategia, con Bologna un progetto, con Forlì non c’è nulla. L’unica soluzione è che l’Enac stacchi la spina a Forlì e così si possono fare altri ragionamenti. Ma al momento non c’è nulla”.

Più in generale sulle infrastrutture e sui collegamenti del territorio ravennate, Donini ha sottolineato che l’isolamento di Ravenna va certamente superato, “ma che non può essere superato in 2 anni, quando c’è da 30 anni, anche se si sta riprogettando il territorio su iniziative realizzabili”.

A questo proposito l’Assessore ha citato i 400 milioni di euro destinati all’E45, ai 20 milioni per la Classicana e ai 22 milioni per i servizi ferroviari del porto, oltre ai 60 milioni per l’approfondimento dei fondali.

Inoltre, andando incontro alla richiesta del Presidente Mambelli sul collegamento veloce (treno), l’Assessore Donini ha assicurato che “dall’anno prossimo ci saranno nella tratta Ravenna-Bologna treni giornalieri che impiegheranno meno di un’ora”. Per quanto riguarda il collegamento ferroviario Ravenna-Bologna, il Sindaco de Pascale ha confermato che oggi “ci sono diversi livelli di limitazione, che vanno superati”. L’obiettivo è che il collegamento con Bologna sia diretto, senza fermate in tutte le stazioni.

Ma l’obiettivo più ambizioso, e in tal senso sono già stati presi contatti con Trenitalia, è quello di ‘deviare’ un treno al giorno della tratta Milano-Lecce per farlo giungere a Ravenna. Siamo solo all’inizio di un percorso, ma il Sindaco ha annunciato che “è stato commissionato uno studio per potenziare la linea ferroviaria”. Condividendo l’impostazione dell’Assessore Donini e del Sindaco de Pascale, la consigliera Rontini ha auspicato infine un recupero di competitività dei territori, soffermandosi in particolare sulle piste ciclabili e sullo stanziamento di 10 milioni di euro da parte della Regione alla mobilità sostenibile.

Nota per i lettori:
L’aeroporto di Forlì ha cessato l’attività commerciale il 16 maggio 2013, in seguito al fallimento della società di gestione. Attualmente la pista ospita le scuole di volo e può accogliere velivoli fino a 5.700 kg. Nel mese di giugno 2015, a seguito del bando europeo emanato dall’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile, la società Air Romagna ha ufficialmente ottenuto la concessione per la gestione totale trentennale dello scalo forlivese. Attualmente però l’aeroporto non è ancora stato riaperto al traffico commerciale.

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