Il Governo cancella “per legge” gli erboristi. Per Unerbe Confesercenti “un pasticcio gravissimo”

Il sindacato che raccoglie circa 6mila imprese in Italia e 39 solo in provincia di Ravenna ha chiesto incontri urgenti con i parlamentari locali

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“Un pasticcio legislativo gravissimo, che cancella improvvisamente, dopo 90 anni di storia, la figura di erborista”.  Così definisce Unerbe Confersercenti il provvedimento con cui il Governo nazionale ha deciso di eliminare per legge la categoria degli erboristi, liberalizzando il settore e permettendo, di conseguenza, a chiunque di vendere prodotti a base di erbe officinali e derivati.

“Non solo si mette a rischio un settore che conta circa 6mila imprese in Italia (39 quelle registrate in provincia di Ravenna) – spiegano da Unerbe -, ma rendendo di fatto carta straccia la Laurea in Erboristeria, attualmente frequentata da migliaia di studenti in tutta Italia che potrebbero essere messi ‘fuori corso’ per Legge”.

Il sindacato delle Erboristerie di Confesercenti protesta vivamente contro l’intervento del Governo che, tramite un Decreto Legislativo della Presidenza del Consiglio dei Ministri, ha predisposto l’abrogazione della Legge del 1931 sulla “Disciplina della coltivazione, raccolta e commercio delle piante officinali”, il testo che istituisce la figura professionale dell’erborista in Italia. Un intervento il cui obiettivo ufficiale sarebbe quello di liberalizzare la produzione e la trasformazione di erbe officinali, ma che di fatto, spiegano da Unerbe, “elimina del tutto una figura professionale – per giunta anche laureata – che da quasi un secolo assicura la qualità e l’efficacia dei prodotti erboristici utilizzati”.

“È un provvedimento assurdo – aggiungono -, la deregulation dell’erboristeria punta, sostanzialmente, a consentire a chiunque di improvvisarsi erborista, anche in mancanza delle conoscenze indispensabili per lavorare in sicurezza. Un intervento che ignora ancora una volta lo Statuto delle Imprese, confermando l’inadempienza del Governo nei confronti delle Leggi che tutelano le imprese, e che serve solo a rincorrere consensi in vista delle elezioni. Creando un rischio per i consumatori e un danno irreparabile per le imprese e per il settore, che potrebbe subire la perdita di migliaia di posti di lavoro sia nei laboratori sia nella rete di vendita”.

“Per non parlare poi – concludono – della beffa subita dagli studenti dei corsi di Laurea di Scienze e Tecniche Erboristiche e dalle tante famiglie che hanno sostenuto i propri figli su questo percorso. L’esecutivo deve tornare sui suoi passi, e rapidamente: la Categoria è pronta a tutto per non farsi cancellare. In gioco c’è la dignità dei professionisti, il lavoro e il valore creato dalle imprese ed il progetto di vita di tanti giovani”.

Unerbe di Ravenna ha, pur a legislatura sciolta, chiesto urgentemente incontri e l’interessamento dei parlamentari locali in carica.

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