Confagricoltura Ravenna: l’Impresa Familiare (Fiiaf) ha incontrato i propri soci

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Mercoledì 10 gennaio presso il ristorante “La Campaza” di Fosso Ghiaia si è tenuta l’assemblea annuale dell’Impresa Familiare, il sindacato che all’interno di Confagricoltura rappresenta le imprese di piccole e medie dimensioni, una componente molto importante nel territorio provinciale per tipologie di produzioni di grande pregio. 

Con il proprio saluto il Presidente di Confagricoltura Ravenna Paolo Pasquali, ha ringraziato i presenti ed ha rimarcato la vitalità e la capacità della  Confederazione di sapersi rivolgere a tutte le tipologie dei produttori agricoli. Oltre duecento gli associati presenti per adempiere dapprima agli aspetti statutari dell’associazione FIIAF e quindi continuare con il convegno sulle problematiche economiche, commerciali e genetiche dei cereali. La vicepresidente Nazionale nonché vicepresidente di Confagricoltura Ravenna Danila Massaroli, ha informato i presenti dell’avvenuta costituzione del “Coordinamento Regionale” che ha la funzione specifica di collegamento tra le problematiche locali e la struttura nazionale e che sono in corso una serie di incontri con gli studenti dell’Istituto Tecnico Agrario “Perdisa” di Ravenna aventi come argomento varie tematiche quali la bonifica, le politiche comunitarie, l’associazionismo in agricoltura.

Il Presidente Nazionale Carlo Lasagna, salutando gli oltre 200 soci presenti, ha ribadito l’importanza per il sindacato del contatto con il territorio e l’impegno nel perseguimento degli obiettivi generali di Confagricoltura, di cui FIIAF è una parte importante, quali la redditività delle imprese, la valorizzazione delle eccellenze e l’innovazione.

Conclusa l’assemblea la manifestazione è poi proseguita con il convegno dal titolo: EVOLUZIONE DEI MERCATI E INNOVAZIONE GENETICA NEL SETTORE CEREALICOLO. Il primo dei relatori, Massimo Masetti, responsabile commerciale del Consorzio Agrario d Ravenna, ha fatto una panoramica mirata all’evoluzione ed alle prospettive in funzione alle produzioni a livello mondiale e nazionale dei cereali ritenendo probabile che nel prossimo futuro si verifichino prezzi stabili in funzione di produzioni abbondanti e stock consistenti. L’Italia è forte importatrice di grano, circa il 47% e quindi solo capendo il mercato si possono capire le peculiarità e le specialità che ora si trovano sul mercato estero: dobbiamo cercare le nicchie per intercettare le opportunità. Masetti ha poi concluso la propria relazione ricordando che per rapportarci con la grande industria, serve aggregazione.

Il dr. Andrea Villani – Direttore A.G.E.R. – Borsa merci di Bologna, ha ripreso confermando che l’Italia è un paese trasformatore. Il mercato dei cereali globale è legato alle grandi superfici delle nazioni estere ed in particolare ai paesi del Mar Nero, forti esportatori con limitate capacità di stoccaggio, che liberano in tempi limitati forti quantità di prodotto soppiantando quello che era il ruolo occupato dalla Francia; è costante l’aumento dell’attenzione nei confronti dei prodotti biologici. Come produttori il mercato si può solo subire, per questo è necessario individuare le peculiarità sulle quali differenziare le nostre produzioni.

Ha concluso il Prof. Silvio Salvi – professore associato Dipartimento Scienze Agrarie dell’Alma Mater Studiorum, parlando di innovazione e genetica.

Il Prof. Salvi ha illustrato i pilastri scientifici del miglioramento genetico con interessanti riferimenti alle velocissime tecniche oggi disponibili per superare i vecchi OGM ed ottenere varietà produttive, resistenti ai parassiti ed alle avversità.

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