Ravenna Festival. I suoni di tutto il mondo nell’isola di legno dell’Orchestra di Piazza Vittorio

A Palazzo San Giacomo di Russi

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Il naufragio sull’Isola di legno dell’Orchestra di Piazza Vittorio, oggi sabato 23 giugno a Palazzo San Giacomo di Russi (ore 21.30) nella suggestiva corte open air della seicentesca residenza per la “nobile villeggiatura” della famiglia ravennate dei Conti Rasponi, sarà l’occasione per scoprire il nuovo mondo di sonorità dei suoi interpreti.

 

Un magma multietnico di musicisti, stretti in un’intesa di ritmo e di note, con miscele esotiche e irresistibili, fatte di oud e flicorni, flauti andini e chitarre, per una partitura ammaliante che canta di persone che si incontrano e si raccontano. Dall’esperienza partita dall’ombelico di Roma – dove all’Esquilino è nata l’Orchestra nel 2002 – sono trascorsi oltre tre lustri di attraversamenti reciproci e di complicità che danno forma ai paesaggi sonori dell’Isola di legno, il disco che l’OPV presenta in concerto.

 

Una fotografia cangiante e suggestiva intorno alla forma-canzone, che, come spiega Mario Tronco, il capitano della band “è per noi occidentali una forma scontata, ma non lo è per la musica araba o indiana. La struttura composta da strofa e ritornello è nostra, mentre i musicisti dell’OPV la trasformano con la loro sensibilità”. Ne emerge un ibrido inedito e irresistibile, un racconto a tappe che unisce culture diverse, accostando il folk al jazz, le tablas agli archi, i tamburi ai fiati.

 

Tra le note della loro musica, un duplice messaggio: “quello politico, quando ai nostri esordi abbiamo voluto sottolineare come unire culture diverse possa produrre bellezza. E quello musicale”. Ovvero, non limitarsi a mettere insieme artisti provenienti da posti esotici ma creare veri e propri background musicali diversi. L’OPV è diventata così un coro di autori più che un complesso, con un repertorio che ha dentro di sé il sapore del viaggio e dell’incontro: il viaggio dei musicisti dalla terra nativa verso Roma, l’incontro tra loro e le loro musiche. Ma anche il viaggio dell’Orchestra per strade nuove, in tour in Italia e nel mondo. “Nel corso di un viaggio – continua Tronco – i luoghi cambiano, ma anche i viaggiatori. Le performance live hanno aiutato i musicisti a conoscersi e capire se stessi come artisti. Negli ultimi dieci anni ogni elemento ha cambiato il proprio modo di pensare alla musica, lavorando insieme per lo stesso obiettivo”. Un work in progress, in scambio continuo di musiche, emozioni e platee internazionali che ha contribuito a scolpire l’originale fisionomia musicale degli OPV e a garantire ogni volta un concerto unico e diverso, entusiasmante e contagioso.

 

Fondata all’interno dell’Associazione Apollo 11, è un’orchestra multietnica nata da un’idea di Mario Tronco, componente della Piccola Orchestra Avion Travel, e del documentarista Agostino Ferrente. Il progetto viene sostenuto da artisti, intellettuali e operatori culturali che hanno voluto valorizzare il rione Esquilino di Roma. È la prima e sola orchestra nata con l’auto-tassazione di alcuni cittadini, creando posti di lavoro e permessi di soggiorno per eccellenti musicisti provenienti da tutto il mondo, promuovendo la ricerca e l’integrazione di repertori musicali diversi e spesso sconosciuti al grande pubblico, e al contempo costituendo anche un mezzo di recupero e di riscatto per artisti stranieri che vivono a Roma, talvolta in condizioni di emarginazione culturale e sociale. Dalla sua nascita a oggi ha realizzato numerose esibizioni nei cinque continenti, spettacoli teatrali – tra cui lo splendido Flauto magico, un’originale Carmen e il recente Don Giovanni – e cinque album musicali. Nel 2015 firma la colonna sonora del film Pitza e datteri diretto da Fariborz Kamkari, ottenendo una nomination ai Nastri d’argento per la miglior colonna sonora.

 

Con questo concerto – reso possibile grazie al contributo di due partner storici del Festival come Confartigianato Ravenna e La BCC Credito Cooperativo Ravennate, Forlivese e Imolese – si conclude la due giorni di Ravenna Festival 2018 a Palazzo San Giacomo, organizzata come sempre in collaborazione con il Comune di Russi. L’allestimento è realizzato nello spazio verde che si estende tra l’antica residenza e l’argine del fiume Lamone, una peculiarità che contribuisce all’atmosfera festosa e informale che sempre accompagna gli appuntamenti del Festival a S. Giacomo, grazie anche agli stand gastronomici (aperti dalle ore 19) che propongono le pietanze tipiche del territorio.

 

Info e prevendite: 0544 249244 – www.ravennafestival.org

 

 

Biglietti: 15 euro (posti in piedi) ‘I giovani al festival’: fino a 14 anni, 5 euro; da 14 a 18 anni e universitari euro 7,50

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