Commercio. Nuovo bando regionale da 800mila euro per esercizi polifunzionali in aree svantaggiate

Rontini e Bagnari: “Un sostegno concreto alle attività insediate nei territori a maggior rischio di spopolamento"

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Novità per il commercio. È infatti in arrivo un bando regionale da 800mila euro per gli esercizi commerciali polifunzionali in aree svantaggiate. “Avevamo promesso di rendere più efficaci le misure a sostegno del piccolo commercio nelle aree montane e periferiche a rischio spopolamento, e così è stato – spiegano i consiglieri regionali Manuela Rontini e Mirco Bagnari –.

“Sostenere queste attività significa mantenere vive le comunità a cui offrono un prezioso servizio – proseguono i due consiglieri Pd-. Il bando, da 800mila euro (400mila euro per il 2019 e 400mila euro per il 2020), prevede l’assegnazione di contributi per progetti di insediamento, avvio o sviluppo di attività in aree a rarefazione commerciale. Si tratta di zone caratterizzate dalla presenza di massimo 3 esercizi per meno di 3.000 abitanti (ovvero con un rapporto di desertificazione dello 0,003%). Sono comprese anche quelle aree con meno di 350 abitanti e un solo esercizio commerciale attivo”.

Le aree sono state individuate dalle Amministrazioni comunali: in Emilia-Romagna sono 462, dislocate in 39 diversi Comuni, 24 dei quali sono 24 montani.

“Ad oggi, i Comuni in provincia di Ravenna che hanno comunicato interesse per questa misura e mappato le aree a rarefazione commerciale sono Faenza, Brisighella, Casola Valsenio, Castel Bolognese, Riolo Terme e Solarolo – spiegano i consiglieri –. Gli esercizi dovranno prevedere la vendita al dettaglio di alimenti e bevande insieme ad almeno altre tre attività: commerciale, servizi per abitanti e turisti, attività integrativa ricettiva. Le risorse potranno essere destinate all’acquisizione o ristrutturazione dei locali, all’acquisto di veicoli commerciali, strumentazione e arredi, all’allestimento di punti di informazioni turistici o sportelli di pubblica utilità per la collettività. Copertura possibile anche per la formazione di scorte necessarie alla realizzazione del programma di investimento, entro al limite massimo del 30% del totale. Per ogni esercizio è previsto un finanziamento massimo di 40mila euro, che potrà coprire fino al 60% delle spese”.

“Siamo consapevoli – concludono Rontini e Bagnari – che il bando non risolve tutti i problemi del commercio al dettaglio in sede fissa, o delle zone montane, ma è una misura concreta di sostegno a chi crede nel proprio territorio e vuole continuare a farlo vivere. Dopo il bando per l’innovazione tecnologica dei negozi di vicinato, con questo ulteriore provvedimento vogliamo aiutare i titolari delle piccole botteghe nelle frazioni e nei paesi di campagna: commercianti che con la loro attività garantiscono alle comunità locali servizi che vanno ben oltre lo scambio di merci, essendo diventati punto di riferimento per i residenti a cui assicurano anche un maggior livello di sicurezza”.

Nell’assegnazione delle risorse saranno premiate quelle imprese che intendono insediarsi o avviare un esercizio in aree caratterizzate dalla totale assenza di esercizi di somministrazione e vendita al dettaglio di prodotti alimentari; a seguire saranno valorizzate in graduatoria quelle imprese già localizzate che intendono avviare un’attività in aree con massimo due esercizi attivi.

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