Turismo, primi 6 mesi 2019: dati in bilico, bene Ravenna città, male i lidi, tiene Cervia, in crescita Faenza e Lugo

La Regione Emilia-Romagna ha aggiornato in questi giorni i dati sul turismo nella stagione in corso. Rispetto al 2018 – che è stato un anno da ricordare – si registra a livello regionale un nuovo leggero incremento complessivo. Con luci e ombre, ovvero sono andate meglio le città d’arte e le colline, un po’ meno bene la Riviera Adriatica.

Ma vediamo Ravenna. Nel periodo 1° gennaio – 30 giugno in provincia di Ravenna si sono registrati 669.000 arrivi lo 0,2% in più rispetto al 2018. Con una leggera flessione degli italiani (559 mila) e una leggera crescita degli stranieri (110 mila). Se guardiamo ai pernottamenti abbiamo invece un risultato negativo dello 0,6% sul 2018 con 2.164.000 presenze (1.725 mila italiani e 439 mila stranieri, in deciso calo questi ultimi).

Se andiamo a vedere le performance delle città troviamo al primo posto il comune di Cervia con 335 mila arrivi (più 0,5%) e 1.103.000 presenze (meno 0,5%, pesante soprattutto il calo del 6,1% degli stranieri).

Dopo Cervia abbiamo il comune di Ravenna con due segni meno: 263 mila arrivi (meno 1,2%) e 878 mila presenze (meno 0,9%). Se andiamo però più nel dettaglio troviamo che si accresce la dicotomia fra città d’arte e mare, che continua nella sua inesorabile discesa. Ravenna città infatti fa registrare fra gennaio e giugno un doppio più: più 5,0% negli arrivi e più 1,3% nelle presenze. Mentre i lidi di Ravenna fanno registrare un doppio meno: meno 5,8% di arrivi e meno 1,6% di presenze.

Il comune di Faenza fa registrare un incoraggiante più 5,8% negli arrivi e un più 3,3% nelle presenze, rispettivamente 30.000 e 75.000 i numeri.

Infine il comune di Lugo fa registrare 14.000 arrivi (più 4,8%) e 28.000 presenze (più 1,8%).

 

 

Commenti

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  1. Scritto da matteo

    -1.6% di presenze al mare: ma vi rendete conto che vuold dire che nvece di 100 perseone in un dato momento ce ne sono “solo” 98.5 (!) ? Ma chi se ne accorge, che differenza fa? Come se fossero 101 o 101.5 … il fatto è che c’è sempre e comuqnue troppa gente tutta insieme. I nostri lidi sono invicibili nel fine settimana e “quasi” spopolati dal lunedì al venerdì. Chi di noi andrebbe in vacanza dove tutto costa carissimo e non si riesce a girare, a parcheggiare a stare davvero tranquilli e “soli” con se stessi? Nell’immaginario della gente, nelle pubblicità delle riviste e delle agenzie il sogno è una spiaggia esclusiva e deserta: vi pare l’immagine dei nostri lidi schiacciati tra il traffico delle auto e con il panorama delle industrie chimiche e delle piattaforme di estrazione, la spiaggia con la sabbia mista al fango nero del porto e l’acqua così trasparente che la gran parte dei giorni non ci si vede i piedi? Magari un attimo di sana autocritica farebbe bene.

  2. Scritto da FILIPPO DONATI

    Gradevole e delicatissimo “copiaincolla” dei dati, adesso però servirebbe per lo meno conoscere la performance economica; tutti questi più e meno a cosa equivalgono ?! Ad aziende in salute o in difficoltà ?! Ad imprenditori soddisfatti ?! A quanti posti di lavoro in più o in meno ?! Quale fatturato si è ottenuto nel settore alberghiero ed extralberghiero ?1 Nulla, continuiamo a far di conto senza mai arrivare a nulla……e dire che dovrebbe essere uno dei settori economici asset del nostro territorio….