Coronavirus. Confimi Romagna: effetti sulle imprese locali? Produzione rallentata e aumento costo materie prime

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In seguito all’emergenza Coronavirus Confimi Romagna ha effettuato una rilevazione presso un campione di 70 aziende appartenenti ai settori metalmeccanico (50%), chimico e lavorazione materie plastiche (21%), servizi alle imprese (21%) e alimentare (8%).

“L’indagine ha fatto emergere dati confortanti per quanto attiene il fenomeno dall’assenteismo dal posto di lavoro, a conferma di una risposta responsabile da parte dei lavoratori che, dal punto di vista professionale,  non si sono fatti condizionare dalle circostanze” dichiara Gianni Lusa, presidente di Confimi Romagna.

Su 70 aziende censite, soltanto in 12 di queste negli ultimi 10 giorni si è registrata l’assenza di 1 – 2 dipendenti per motivi legati a ordinari malesseri stagionali e/o alla necessità di seguire i figli in concomitanza della chiusura delle scuole.
Delle 70 aziende, solo il 3% ha fatto ricorso a smart working garantendo ai propri dipendenti la possibilità di lavorare da casa collegandosi al server aziendale in remoto.

“In ogni caso – prosegue Lusa – all’unanimità le aziende interpellate hanno dichiarato che la situazione genererà rilevanti danni economici, al momento difficilmente quantificabili ad eccezione delle spese già sostenute per costi vivi di trasferte del personale: solo 4 aziende sulle 70 interpellate sono già state in grado di quantificare un danno maturato complessivamente nell’ultima settimana di  € 1.000.000,00. Va da sé che, se questa situazione si protrarrà per molto tempo, il problema potrà assumere dimensioni estremamente preoccupanti”.

“A livello di conseguenze trasversalmente già rilevate si parla di rallentamenti nella produzione, annullamento di trasferte del personale in Italia e all’estero, aumento del costo delle materie prime, rinuncia a trasferte già programmate con la perdita dei titoli di viaggio già acquistati, nonché disdette a manifestazioni fieristiche”  sottolineano da Confimi. spiegando che rispetto alle misure preventive da adottare, l’associazione ha suggerito alle proprie aziende di attenersi rigorosamente ed esclusivamente a quanto disposto dagli enti competenti.

“Confimi Romagna – conclude Lusa – continuerà a monitorare l’evoluzione della situazione confidando che il fenomeno rientri  in tempi brevi e che, soprattutto, amministratori e società civile  siano sempre governati da logiche di buon senso nell’interesse di tutta la comunità”.

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