Coldiretti Ravenna. Variante via Emilia-Castel Bolognese, siglato accordo quadro indennizzi espropri

Nella mattina di lunedì 9 marzo 2020 è stato sottoscritto l’accordo che disciplina e definisce procedure di esproprio e indennizzi per le aziende agricole del territorio coinvolte nell’opera pubblica di realizzazione della variante di Castel Bolognese alla via Emilia. A sottoscrivere l’accordo il presidente di Coldiretti Ravenna Nicola Dalmonte e il sindaco di Castel Bolognese, Luca Della Godenza.

L’accordo, che giunge al termine di un lungo ed articolato percorso di confronto e concertazione che ha visto lavorare fianco a fianco Coldiretti Ravenna, Amministrazione comunale di Castel Bolognese e imprese agricole, si basa su di un criterio principe, condiviso da tutte le parti in causa, ossia che la risoluzione di un problema sentito dall’intera comunità locale, quindi la realizzazione della variante volta a sgravare il centro abitato da traffico e inquinamento, con tutte le ricadute positive in termini di sicurezza e qualità della vita, non vada a discapito della parte privata, in questo caso le attività economiche e agricole del territorio.

In tal senso, la firma dell’accordo è stata anticipata il 6 marzo 2020 dall’approvazione, da parte del Consiglio comunale, di uno specifico Ordine del giorno che riconosce le criticità e l’impatto che l’opera pubblica genererà a carico di agricoltori e residenti stabilendo la necessità, poi ribadita nell’accordo di stamane, “di salvaguardare gli interessi dei soggetti privati coinvolti nella realizzazione dell’opera pubblica garantendo l’uguaglianza del loro trattamento da parte del Realizzatore dell’opera stessa.

Le dichiarazioni del presidente Coldiretti Ravenna Nicola Dalmonte

“Siamo grati al Comune perché ha pienamente compreso la necessità di tutelare tutti i cittadini nell’ambito di questa importante realizzazione. L’accordo quadro, infatti, riconosce l’impatto che l’opera avrà sulle imprese agricole, ed in particolare sul valore delle imprese coinvolte, garantendo giuste retribuzioni rispetto ai danni importanti che le aziende subiranno, nonché gli indispensabili adeguamenti progettuali da portare all’attenzione di Anas nella prossima Conferenza dei Servizi”.

Con l’Odg del 6 marzo 2020, infatti, l’intero Consiglio comunale ha dato mandato alla giunta di impegnarsi affinché l’accordo sia pienamente recepito e applicato da Anas .

“Siamo soddisfatti – conclude Dalmonte – l’accordo tiene in considerazione quei temi che troppo spesso, quando c’è in gioco un’opera di pubblica utilità, vengono marginalmente trattati, se non ignorati come, ad esempio, il valore aziendale dell’impresa coinvolta, quello delle produzioni in relazione alla ricostituzione degli impianti, sia frutticoli che irrigui e, da ultimo, anche il valore del suolo agricolo consumato”.