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Daniele Rossi: il Porto non si ferma, ma perdite consistenti di traffico nel 2° trimestre, a maggio assegnazione gara Hub Portuale Ravenna

Il Porto di Ravenna è settore strategico per la Regione e il Paese e non si è fermato di fronte alla crisi Coronavirus. Naturalmente risente dei contraccolpi subiti dall’economia globale e nazionale e dalla contrazione dei traffici. Daniele Rossi Presidente di AP Ravenna teme una caduta dei traffici soprattutto nel secondo trimestre (“saranno numeri a doppia cifra”) e immagina una graduale ripresa nella seconda parte del 2020 e, soprattutto, nel 2021. A patto che si rimetta in moto tutto il Paese e in particolare il nord.

Dottor Rossi, qual è lo stato dell’arte dell’operatività dell’Ente Autorità Portuale Ravenna di fronte alla crisi determinata dal Covid-19?

“L’Autorità Portuale di Ravenna è sempre rimasta operativa, ovviamente con la prevalenza delle modalità di lavoro in remoto o smart working. In ogni caso abbiamo garantito la piena funzionalità di tutti i servizi dell’Ente. E continueremo a operare in questo modo finché non saranno revocate le attuali misure di sicurezza. Peraltro, devo dire che dalla disgrazia di questa situazione abbiamo tratto un insegnamento e cioè che lo smart working è un’evoluzione importante e necessaria delle modalità di lavoro che potrà tornare utile ed essere implementata anche dopo l’uscita dalla crisi attuale.”

Per quanto riguarda l’attività portuale nel suo complesso a Ravenna quanto incide la crisi attuale?

“Il settore della logistica portuale è un settore strategico per la sopravvivenza del Paese. Non dimentichiamo che il 92% delle merci e dei beni d’importazione che troviamo nella nostra vita quotidiana, nelle case, nelle botteghe, nei supermercati piuttosto che nelle aziende, arriva attraverso i porti. Quindi il Porto di Ravenna è un porto strategico per la Regione e per l’Italia e non può fermarsi. E, infatti, non si è fermato. Il Porto ha continuato a operare attraverso l’adozione di tutte le misure di sicurezza richieste per continuare tutte le attività.”

È stato adottato un protocollo per la sicurezza firmato da tutti… Enti, Aziende, Sindacati.

“Sì. Abbiamo sottoscritto un protocollo di sicurezza che era già vigente anche in precedenza ma che è stato aggiornato in maniera importante per fare fronte all’emergenza Coronavirus, perché in questa stagione garantire le misure di sicurezza, e poi l’azione costante di informazione, indirizzo, controllo è diventata più significativa e necessaria di prima.”

Ma l’andamento dei traffici quanto sta risentendo della crisi attuale?

“Purtroppo anche il Porto di Ravenna, come tutti gli altri porti del mondo, sta pagando un prezzo altissimo a questa situazione che si è determinata con la crisi sanitaria. Ci prepariamo anche noi a gestire numeri in grande flessione per il primo e il secondo trimestre di quest’anno. C’è una perdita significativa di traffici, più contenuta nel primo trimestre – qui possiamo parlare di assestamento – mentre nel secondo trimestre andremo sicuramente verso una perdita con numeri a doppia cifra. Per le caratteristiche del Porto di Ravenna, che presenta un’ampia diversificazione merceologica, prevediamo che ci possa essere una graduale ripresa nella seconda parte del 2020, che poi dovrebbe consolidarsi nel 2021. Certo questa ripresa avverrà solo se contestualmente riprenderanno le attività economiche che hanno come riferimento marittimo il nostro porto. Parliamo dell’economia del Nord Italia, in particolare del distretto ceramico e di quella della siderurgia. Di certo quest’anno in termini di risultati, sia per il porto che per il polo industriale ravennate che gravita sul porto, sarà un anno da dimenticare.”

L’iter del bando per l’Hub Portuale Ravenna sta subendo contraccolpi per via di questa crisi?

“L’iter non si ferma. Il lavoro sta andando avanti anche se il lavoro telematico in certi frangenti può avere ritardato un po’ le operazioni. Abbiamo ricevuto le ultime approvazioni necessarie per la nomina della Commissione di gara e quindi domani (sabato 18 aprile, ndr) mi appresto a nominare questa Commissione. Non lo faccio oggi perché è venerdì 17 e mi si consenta un minimo di scaramanzia. Dalla settimana prossima la Commissione tecnica di valutazione delle offerte comincerà a lavorare e credo che nel giro di un mese ci possa essere l’individuazione del general contractor vincitore dell’appalto. Domani faremo uscire una nota per fare il punto su tutta questa partita che riassume lo stato dell’arte del bando, la nomina della Commissione e i tempi tecnici che prefiguriamo.”