Riaperture 18 maggio. Tagiuri (Confesercenti Ravenna): c’è voglia di ripartire. Siamo pronti
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“Finalmente apriamo. C’è voglia e siamo ottimisti” con queste parole Mauro Tagiuri, Presidente comunale Confesercenti, commenta la notizia, anticipata ieri dal Presidente della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, sulla riapertura da lunedì 18 maggio per negozi, bar e ristoranti. “I pubblici esercizi o le attività del commercio avrebbero potuto ripartire alla fine di aprile” prosegue, spiegando che le linee guida da adottare ricalcheranno quelle già emanate per le categorie già aperte, ad esempio i negozi di alimentari.
“E’ vero, mancano ancora le linee guida ufficiali, ma sappiamo che i protocolli da rispettare riguarderanno il mantenimento della distanza di sicurezza tra clienti e personale, l’obbligo di mascherine e guanti per dipendenti, gel all’ingresso e numero limitato di clienti all’interno del negozio, in base alla metratura” spiega. “E’ tutto ampiamente gestibile, assicurando la tutela della salute sia dei clienti che degli addetti alle vendite. Non credo ci saranno problemi”.
“Gli ultimi mesi sono stati terribili. Noi siamo il mondo delle piccole aziende, abituate al flusso di cassa giornaliero e quindi la chiusura per tre mesi ha comportato danni gravissimi a tante realtà – spiega il presidente comunale Confesercenti-. E’ stato un periodo pesante perché, oltre al danno morale e psicologico dovuto al grave problema sanitario, per la nostra categoria c’è stato un danno economico rilevantissimo e ci vorrà del tempo per riprendersi. Per tre mesi siamo stati senza vedere una lira e abbiamo perso circa un terzo del fatturato annuo, senza considerare che i negozi sono pieni di merce. In particolare l’abbigliamento ha tutta la primavera-estate e i fornitori devono essere pagati. E’ stata una botta non da poco e continuerà ad esserlo. Ora guardando al futuro, siamo fiduciosi, speriamo che ci sia voglia di normalità ma sappiamo che anche i prossimi mesi saranno difficili”.
In merito all’ipotesi di posticipare l’avvio dei saldi ad agosto, Tagiuri non è d’accordo: “Posticipare i saldi imporrà nuove regole sugli eventi promozionali e temo che ciò diventi un ulteriore limite. Direi che sia meglio lasciare ai singoli commercianti la libertà di comportarsi come meglio credono. Non servono nuove regole ma maggior liquidità, che non c’è stata e che non ci sarà. Ritengo invece positiva la liberalizzazione degli orari per il settore “bellezza”. Anche noi faremo interventi sugli orari, cercando di individuare le fasce di maggiore afflusso e spero che l’Amministrazione comunale ci dia una mano, con interventi sulla ZTL, concedendo maggiori accessi o l’abolizione temporanea, almeno per quelli in centro”.
“Con l’Amministrazione c’è un dialogo aperto – prosegue -. si sta valutando una pianificazione di piccoli eventi in cento, un’animazione diffusa per invogliare i cittadini a ri-frequentare la città. Al momento si sta ragionando su piccoli appuntamenti in piazze o palazzi, eventi per piccoli numeri che non creino il rischio di assembramenti ma invitino a fare la passeggiata in centro.”
Infine Tagiuri sottolinea che le misure economiche per contrastare la crisi, prese dal Governo in questi mesi, sono state insufficienti: “Molti dipendenti non hanno ancora ricevuto la cassa integrazione, mentre gli aiuti che dovevano arrivare attraverso le banche, si sono rivelati inadeguati. Pensiamo ad un commerciante che magari ha già un mutuo aperto con la banca, e che si troverà a dover restituire il prestito di 25mila euro in tre anni. Insomma… non ci siamo proprio. Non so se sia colpa della burocrazia o della scarsa conoscenza del nostro mondo”.