Unione Bassa Romagna: nuovo Patto strategico, la giunta incontra le parti sociali per tracciare la rotta della ripresa foto

Continuano gli incontri della giunta dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna per il rilancio e la definizione di un rinnovato Patto strategico per lo sviluppo economico e sociale del territorio, alla luce del mutato scenario determinato dalla pandemia Covid. Questa settimana i sindaci della Bassa Romagna hanno incontrato i rappresentanti degli istituti scolastici superiori, degli ordini professionali e dei sindacati, firmatari del patto nel 2018, insieme alle associazioni di categoria che attraverso il Tavolo per l’imprenditoria sono state fin da subito coinvolte per condividere le misure urgenti adottate per fronteggiare l’emergenza.

“In questi mesi ci siamo impegnati per tenere aperto un confronto su temi puntuali legati alla gestione dell’epidemia e della ripartenza – ha dichiarato la presidente dell’Unione Eleonora Proni -. Superata le fasi dell’immediata emergenza, ora dobbiamo mettere a punto delle linee di sviluppo che siano coerenti con lo scenario attuale, per una nuova visione di futuro del territorio a livello economico, sociale e ambientale. Come abbiamo già detto, è questo il momento del cambiamento tanto auspicato, non dobbiamo trascurare le opportunità che questo tempo porta con sé”.

Diversi gli argomenti all’ordine del giorno: con le scuole sono stati affrontati oltre al tema cruciale della ripartenza anche le questioni di prospettiva legate all’orientamento professionale, all’alternanza scuola-lavoro, alla diffusione di una cultura della legalità e alla diffusione delle competenze digitali. Con gli ordini professionali (presenti architetti, ingegneri, geometri, periti industriali) è stato approfondito il tema attuale degli ecobonus, e sono state condivise anche ipotesi legate ai possibili scenari che si aprono per i centri urbani e per il rapporto città-campagna dal punto di vista della riorganizzazione degli spazi, della mobilità dei servizi, con grande attenzione alla socialità e all’ambiente. Lavoro e welfare sono stati invece al centro del confronto con i sindacati, dalla mappatura delle vecchie e nuove fragilità sociali, alla rivoluzione dello smart working, dalle politiche di conciliazione tra lavoro e famiglia alle nuove richieste di servizi, con un focus su temi strategici legati alla sanità (rete ospedaliera, medicina di base, telemedicina, eccetera), alla formazione (al vaglio l’ipotesi di un campus universitario per gli studi in medicina promosso da Villa Maria) e all’innovazione digitale come leva per far fronte alle nuove emergenze.

“La situazione emergenziale va trasformata in un’occasione per portare avanti le buone prassi che sono state sviluppate nel fronteggiare l’emergenza sul piano della rapidità di decisione e azione, della semplificazione e della sburocratizzazione dei processi e delle procedure – dichiara il sindaco Daniele Bassi, referente per le Attività economiche della Bassa Romagna -. Credo che gli enti locali in particolare abbiano dimostrato di essere macchine decisionali e organizzative di grande efficacia per come hanno saputo affrontare e stanno affrontando una crisi come questa, di una portata mai vista prima”. Bassi chiude invitando tutti i soggetti firmatari del Patto strategico per lo sviluppo economico e sociale della Bassa Romagna “a intraprendere azioni, compiere scelte innovative, creative, coraggiose e a sperimentare nuove idee e progetti per il territorio”.