Presidio Cgil, Cisl, Uil davanti Confindustria Romagna a Forlì a sostegno vertenza dei 600mila addetti del settore multiservizi

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Si è svolto oggi 21 ottobre a Forlì davanti alla sede di Confindustria Romagna il presidio unitario di Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs e UIltrasporti, in collegamento diretto con la manifestazione unitaria di Roma in Piazza Barberini organizzata dai sindacati nazionali di categoria, a sostegno della vertenza che coinvolge gli oltre 600mila addetti del settore imprese di pulizia, servizi integrati e multiservizi, in attesa del rinnovo del contratto nazionale da oltre 7 anni.

A rispetto delle nuove normative anti covid è stato autorizzato a prendere parte al presidio di Forlì un numero limitato di persone rappresentanti dei territori di Cesena, Forlì, Ravenna e Rimini. In particolare, i sindacati puntano il dito contro “l’atteggiamento dilatorio di Anip Confindustria, Confcooperative Lavoro e Servizi, Legacoop Produzione e Servizi, Agci Servizi e Unionservizi Confapi e stigmatizzano le istanze imprenditoriali sui temi della flessibilità, dei diritti e dei costi a fronte di un aumento delle commesse e dei fatturati registrato durante la pandemia.”

Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucse e Uiltrasporti ribadiscono “l’urgenza di definire trattamenti economici e normativi congrui e dignitosi per i lavoratori che, nonostante le gravi condizioni di lavoro, sono sempre stati in prima linea anche in piena fase emergenziale, con grande senso di responsabilità. Anche nella seconda ondata ormai conclamata, questo settore continua a dimostrarsi quanto mai essenziale per la tenuta del sistema paese, garantendo la sanificazione e l’accessibilità di ospedali, scuole, uffici pubblici e privati, fabbriche, mezzi di trasporto. Solo nel territorio della Romagna i dipendenti nel settore sono 5.200 circa, dei quali 700 (120 nel comparto ospedaliero) a Cesena, 800 (100 nel comparto ospedaliero a Forlì), 1.700 (300 nel comparto ospedaliero) a Ravenna e 2.000 (350 nel comparto ospedaliero) a Rimini.”

Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucse e Uiltrasporti continueranno la mobilitazione a livello nazionale e locale “fino a quando non si riattiverà il tavolo di confronto per giungere in tempi certi e brevi al rinnovo del contratto che assicuri aumenti economici congrui e la conferma dei diritti.”

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