Nuovo DPCM. Cna Ravenna “No alle chiusure indiscriminate, sì ai controlli a tappeto per il rispetto delle regole”

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“La ripresa dei contagi è preoccupante – afferma il presidente della CNA di Ravenna Pierpaolo Burioli – e ha spazzato via quel cauto ottimismo che ci aveva indotto a pensare che il peggio fosse passato, ma non è stato così ed ecco che lo scenario di nuova emergenza e di misure restrittive si è concretizzato nel nuovo DPCM appena entrato in vigore che a nostro parere penalizza troppo duramente palestre, piscine, cinema, teatri, ristoranti, bar, pasticcerie, gelaterie ecc., imprese che già avevano pagato un prezzo altissimo durante il lockdown generale. Tutto ciò avrà sicuramente un effetto certo di natura economica: la creazione di pesantissimi effetti negativi sui redditi, sull’occupazione e sulla sopravvivenza stessa delle aziende. Questa nuova situazione di emergenza decretata dal Governo ci induce a pensare che per l’ennesima volta siamo arrivati male organizzati e non adeguatamente preparati per affrontare una nuova situazione di difficoltà che era già stata abbondantemente prevista e annunciata. Siamo contrari alle chiusure indiscriminate e siamo favorevoli ai controlli per il rispetto rigoroso delle regole”.

“Ora, per evitare la desertificazione economica dei territori – prosegue Massimo Mazzavillani, direttore della CNA di Ravenna – servono misure serie, concrete, tempestive e sostanziose per sostenere le imprese a fronte delle mancate entrate. Dare ossigeno all’economia reale provata duramente dall’emergenza Covid, attraverso il ristoro a fondo perduto e il rimborso degli affitti, deve rappresentare l’imperativo categorico per questo Governo. Infine occorrerà programmare attentamente gli interventi per il sostegno agli ammortizzatori sociali con pagamenti rapidi e garantire la predisposizione di una serie di provvedimenti fiscali che oltre a bloccare i versamenti più ravvicinati IMU e Tari, nel periodo più lungo, blocchi anche le altre imposte in scadenza. Una sottovalutazione e un sottodimensionamento delle misure per il sostegno economico non potranno essere più tollerati dal sistema imprenditoriale, soprattutto da quei segmenti che nel rispetto dei protocolli di sicurezza hanno investito pesantemente in dispositivi, materiale e sistemi organizzativi finalizzati a garantire la massima sicurezza del personale e della clientela. Imprese che non temono i controlli a tappeto in quanto rispettose delle regole e dei protocolli di sicurezza e che vogliono essere lasciate libere di poter svolgere le proprie attività per continuare ad esercitare il loro ruolo fondamentale: produttrici di ricchezza e occupazione”.

La CNA, per questi motivi, sostiene le ragioni delle imprese che si sono date appuntamento nelle piazze delle città: “Auspichiamo che le iniziative siano rispettose delle regole e dei protocolli, anche in questa occasione”.

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Commenti

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  1. Scritto da Ed

    Avete idee di cosa significhi controllare TUTTE le attività (non a campione) su tutto il territorio nazionale?
    E quanto tempo ci vorrebbe?

    Costa di più del ristoro previsto dal Governo (4miliardi)