Nuovo Dpcm. Parchi divertimento in protesta da Gardaland a Mirabilandia: “Chiusure contraddittorie”

Come riporta un articolo di VicenzaPiù, anche il settore dei Parchi divertimento (che raggruppa oltre 230 realtà in Italia tra parchi a tema (come Mirabilandia), parchi faunistici, parchi acquatici (come Aquafan) e parchi avventura per un totale di 25.000 posti di lavoro) si oppone al nuovo Dpcm che ne stabilisce la chiusura, e lo fa attraverso la voce ufficiale  dell’Associazione Parchi Permanenti Italiani che annuncia una protesta a difesa di un comparto “che ogni anno genera 60.000 posti di lavoro, tra occupati fissi, stagionali e indotto”.

“Il provvedimento, del tutto inatteso – scrivono dall’Associazione- vanifica di fatto milioni di euro di investimenti sostenuti per mettere in sicurezza i parchi dotandoli di tutti i presidi, le tecnologie e le strutture necessarie per evitare assembramenti e scongiurare il rischio di contagio ; investimenti che hanno permesso di operare nel pieno rispetto delle regole, senza registrare alcun focolaio in quattro mesi di attività “.

L’Associazione è preoccupata anche per la promessa di misure di “ristoro”. “Pur nel rispetto e nella massima comprensione della gravità del contesto che ha condotto le Istituzioni da prendere una decisione così drastica – dichiara il presidente dell’Associazione Parchi Permanenti Italiani e presidente del parco a tema Leolandia, Giuseppe Ira – il trattamento riservato alle aziende del comparto ancora una volta è ricco di contraddizioni: la visita dei parchi divertimento si svolge sempre all’aria aperta ed è illogico vietarla, quando si permette di svolgere lo sport all’aperto nei parchi e nei Giardini Pubblici, inoltre, non si fa riferimento alle aree giochi pubblici per bambini che spesso, per mancanza di controllo e scarso senso civico, non offrono la stessa garanzia di sicurezza dei parchi divertimento. Nel caso di parchi tematici, il danno economico è enorme: il provvedimento arriva nel pieno della stagione di Halloween, dopo che abbiamo sostenuto investimenti ingenti per la tematizzazione dei parchi e l’acquisto delle derrate alimentari”.

“In gioco ci sono i destini di centinaia di imprenditori e migliaia di lavoratori – dichiara Maurizio Crisanti, segretario nazionale dell’Associazione Parchi Permanenti Italiani – abbiamo già scritto al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, e ai Ministri Stefano Patuanelli e Dario Franceschini. Il Governo dovrà affrontare finalmente i danni subiti dal settore nel 2020, come del resto ha fatto nei confronti di altri comparti come quello dello spettacolo, a cominciare da cinema e teatri. Ad oggi il MIBACT ha completamente ignorato le difficoltà del settore, che ha perso nell’estate 2020 oltre il 72 per cento di visitatori rispetto al 2019, con un mancato incasso di circa 250 milioni di euro”.

MIRABILANDIA

“Nel rispetto delle misure varate dal Governo con il Dpcm del 24 ottobre 2020, i Parchi divertimento italiani resteranno chiusi. Pertanto, Mirabilandia – scrivono sul sito – non aprirà nel weekend di Halloween. Invitiamo tutti i possessori di un biglietto di ingresso valido per le date di sabato 31 ottobre e/o domenica 1 novembre a contattarci alla mail mirabilandia@mirabilandia.it o telefonicamente allo 0544561156 per ricevere maggiori informazioni. Ci dispiace moltissimo per i tanti amici che avrebbero desiderato trascorrere con noi le ultime due giornate di apertura di Mirabilandia ma vi diamo appuntamento al 2021 per vivere insieme una nuova stagione di divertimento”.

Commenti

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  1. Scritto da Pietro

    Chiudere Mirabilandia è stata veramente una cosa inutile. In tutta la stagione ci sono stati 0 casi covid a causa di Mirabilandia. Piuttosto il governo si dovrebbe concentrare a sistemare la situazione dei trasporti che qui a ravenna start romagna la gestisce malissimo.